Malamocco: differenze tra le versioni

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La leggenda narra come l'antica Metamauco fosse localizzata in posizione più esterna dall'attuale Malamocco, ponendosi verso il mare. Sussistono ancora dicerie locali secondo le quali, nei giorni di mare calmo, è possibile scorgere le rovine della città che, sempre la tradizione, vorrebbe distrutta da un devastante [[maremoto]]<ref>{{Cita|Lanfranchi, Zille|p. 27}}</ref>. In realtà è molto più probabile che il porto di Metamauco non fosse rivolto al mare, ma alla Laguna; cosa confermata da [[Giovanni da Venezia|Giovanni Diacono]] ma anche dall'impossibilità, nell'[[VIII secolo]], di reperire il pietrame necessario all'erezione di efficaci opere protettive, come dighe e banchine<ref>{{Cita|Lanfranchi, Zille|pp. 27-28}}</ref>. Per quanto riguarda la decadenza della città, essa non fu causata da un grande evento catastrofico, ma dalla continua erosione dell'isola causata dalle correnti dell'adiacente canale di Poveglia. Ciò non esclude che il fenomeno possa essere stato accelerato, per esempio, da una violenta mareggiata<ref name=lanfranchi28/>.
 
In ogni caso, all'inizio dell'del [[XII secolo]] la decadenza di Metamauco era ormai al culmine: nel [[1108]] il [[priorato]] di San Cipriano fu trasferito a [[Murano]]; nel [[1109]] le monache dei S.S. Leone e Basso passarono a [[San Servolo]]<ref name=lanfranchi28>{{Cita|Lanfranchi, Zille|p. 28}}</ref>. L'apice fu raggiunto tra il [[1107]] e il [[1110]] con il trasferimento della diocesi a [[Chioggia]] (dove sussiste tuttora)<ref name=distefano/><ref name=castagnetti/>.
 
===La nuova Malamocco===