Rappresaglia: differenze tra le versioni

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== Storia ==
*Nel [[Grecia antica|mondo greco]] vigeva l'uso del rivalersi sui beni o sulla persona del debitore straniero o di suoi concittadini, salvo che intercorressero, tra le comunità cui apparteneva il debitore e quella cui apparteneva il creditore, accordi particolari in senso contrario.
*Nel [[Roma antica|mondo romano]] la rappresaglia era nota come momento dei rapporti internazionali, nella forma di azioni punitive rivolte contro comunità straniere, che venivano meno ai loro impegni verso [[Roma]].
*Nel [[medioevo]] la rappresaglia era un istituto giuridico per mezzo del quale il creditore, che non riusciva ad ottenere l'adempimento dell'obbligazione da parte del suo debitore straniero, otteneva dal proprio comune, esperita ogni via pacifica, la concessione di "lettere di rappresaglia", in forza delle quali egli poteva agire nei confronti del debitore, del comune cui esso apparteneva, o dei suoi concittadini fino al soddisfacimento delle pretese. (In talune città come [[Bologna]], si istituirono particolari magistrati, chiamati "ambasciatori delle rappresaglie", che dovevano recarsi a domandare i risarcimenti richiesti da un cittadino contro i debitori d'altro luogo).
*Nel 1828 nel salernitano il paese di [[Bosco (San Giovanni a Piro)|Bosco]], i cui abitanti avevano attivamente partecipato ai [[Moti del Cilento (1828)|Moti del Cilento]], venne raso al suolo e incendiato, come rappresaglia, dal generale borbonico Francesco Saverio Del Carretto.
*Durante il [[risorgimento]], nel corso della repressione del [[brigantaggio postunitario|brigantaggio]] vi furono azioni di rappresaglia attuate dall'esercito italiano una delle più note fu il [[massacro di Pontelandolfo e Casalduni]] per ritorsione contro l'uccisione di propri militari catturati, che all'epoca destarono polemiche da parte di parlamentari del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e anche di commentatori europei.