Iperide: differenze tra le versioni

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=== Attività politica e diplomatica ===
==== Fino alla pace di Demade ====
Iperide entrò in politica da giovane, nel [[362 a.C.]], anno in cui promosse una ''[[graphe]]'' (atto d'accusa), forse ''[[Graphe paranomon|paranomon]]'',<ref>{{cita|Bartolini|p. 112}}.</ref> contro un personaggio molto influente, [[Aristofonte di Azenia]], da lui accusato nell'orazione ''Contro Aristofonte'', andata perduta, di vessazioni ed estorsioni nei confronti degli abitanti di [[Ceo (Grecia)|Ceo]], isola che faceva parte della [[seconda lega delio-attica]]:<ref name=M12-13>{{cita|Marzi|pp. 12-13}}.</ref> [[Piero Treves]] vide in quest'azione a sostegno dei diritti degli alleati di Atene un influsso del pensiero di Isocrate.<ref name=T1933>{{cita|Treves||Treves Hyp.|titolo=Iperide}}.</ref> Aristofonte fu assolto per due soli voti, risultato che procurò una certa fama al giovane accusatore.<ref>{{cita|Iperide|28|Hyp. III|titolo=Per Euxenippo}}.</ref><ref name=M12-13/>
 
Poco dopo, probabilmente nel [[361 a.C.]], Iperide partecipò all'accusa contro [[Autocle]] coll'orazione ''Contro Autocle'', andata perduta, poiché colpevole secondo lui di non aver aiutato il principe tracio [[Miltocite]] nella sua rivolta contro [[Cotys I]], azione questa che avrebbe potuto consolidare la posizione di Atene nel [[Chersoneso Tracico]]: anche in questo caso, il testo del suo discorso è andato disperso.<ref>{{cita|Marzi|pp. 13, 273}}.</ref>