Battaglia del Cer: differenze tra le versioni

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I rapporti che segnalavano l'incursione austriaca raggiunsero il comando serbo lo stesso giorno d'inizio dell'attacco austriaco (il 12). Nonostante fosse evidente che il nemico avesse intrapreso una grossa operazione, il [[voivoda]] [[Radomir Putnik]], comandante dell'esercito serbo, continuava a credere che il grosso delle truppe austro-ungariche sarebbe arrivato da nord, concentrando l'attacco nella valle della [[Morava occidentale|Morava]]. Ci volle un po' di tempo affinché il suo assistente, il generale [[Živojin Mišić]], e il Capo delle Operazioni, il colonnello Živko Pavlović, lo convincessero a controbattere con una forte reazione all'attacco austriaco.
 
Alla pressione che stavano esercitando le armate di [[Austria-Ungheria]] si aggiunse quella degli Alleati, che nel frattempo si trovavano in difficoltà negli scontri nel nord-ovest dell'Europa: essi, infatti, chiedevano alla Serbia di assumere un atteggiamento più offensivo nei confronti degli [[Imperi Centrali]]. Il Comando serbo, di risposta, affermò che le loro unità erano già impegnate nel contrattacco verso le teste di ponte austriache. La 2ª Armata serba, comandata dal generale [[Stepa Stepanović]], avanzò in direzione del monte [[Cer (montagna)|Cer]], la divisione ''Šumadija'' si diresse verso [[Šabac]], mentre la Divisione di Cavalleria si mosse verso la [[Mačva]]. Sul fianco sinistro, invece, la 3ª Armata, sotto il comando del generale [[Pavle Jurišić Šturm]], entrò nel vivo della battaglia lanciando una massiccia offensiva, cozzando con il grosso delle forze nemiche.
 
La 2ª Armata era dunque, a causa della sua posizione, nel centro della formazione dell'ala nordoccidentale delle truppe serbe, la più forte delle tre armate che si trovavano in zona, non tanto in termini quantitativi ma qualitativi: l'armata numericamente più grande era, infatti, la 1a, a cui era stato affidato l'incarico di proteggere l'entrata alla valle della [[Morava occidentale|Morava]], che era la via migliore per entrare nel cuore del territorio serbo, poiché non vi erano, a protezione, difese naturali come nelle regioni montuose a nord-est e nord-ovest.