Xenodochio: differenze tra le versioni
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Lo '''xenodochio''' (in [[lingua latina|Latino]]: xenodochium, dal greco ''ξενοδοχεῖον'' - xenodocheion da xéno, ''ospite'', e dòcheỉon, ''ricettacolo'', da dèchomai ''ricevo'') era una struttura di appoggio ai viaggi nel [[Medioevo]], adibita ad ospizio gratuito per [[pellegrinaggio|pellegrini]] e forestieri. Più piccolo di un ''hospitale'' era posto sul percorso di una ''via'' di [[pellegrinaggio]], come il [[cammino di Santiago di Compostela]] o la [[via Francigena]], veniva gestito da monaci che offrivano alloggio e cibo. Sulla [[via degli Abati]] lo ''xenodochio di San Pietro'' si trovava presso ''Boccolo de' Tassi'', nella [[valle del Ceno]], ed era gestito dai monaci dell'[[abbazia di San Colombano]] di [[Bobbio]], da cui dipendeva nel [[Feudo monastico di Bobbio]]. Sulla via Francigena presso [[Montelungo]] rimangono gli imponenti resti dello xenodochio di San Benedetto gestito dai monaci benedettini della [[Abbazia di Leno]].
In ambito urbano era un edificio delegato ad ospitare attività assistenziali presso le cattedrali di epoca tardo antica. Unito ad altri spazi con funzioni varie, portava alla costituzione del complesso episcopale.
▲In ambito urbano era un edificio delegato ad ospitare attività assistenziali presso le cattedrali di epoca tardo antica. Unito ad altri spazi con funzioni varie, portava alla costituzione del complesso episcopale.
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