Striscia a fumetti: differenze tra le versioni

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Le prime strisce in bianco e nero nel corpo del quotidiano risalgono al 1907 (''[[Mutt and Jeff]]''), ma i ''comics'' esistevano già da un po' più di una decina di anni con le cosiddette ''[[tavole domenicali|sunday pages]]'' (in [[lingua inglese|inglese]] «pagine domenicali»), vere e proprie [[Tavola (fumetto)|tavole]], quasi sempre a colori, contenute nei supplementi domenicali dei quotidiani, ben più ampie e sviluppate delle strisce pubblicate nel corso della settimana e indirizzate (a quei tempi) a un pubblico decisamente infantile. Esempi notevoli di prime ''sunday pages'' sono ''[[Yellow Kid]]'' di [[Richard Felton Outcault]] (1895, considerato da molti il primo fumetto), ''The Katzenjammer Kids'' di [[Rudolph Dirks]] (1897, noti in Italia per la loro comparsa sulle pagine del ''[[Corriere dei Piccoli]]'' col titolo di ''[[Bibì e Bibò]]''), ''[[Little Nemo in Slumberland]]'' (1905) di [[Winsor McCay]]. Di epoca molto più tarda sono le tavole di ''[[Flash Gordon]]'' (1934) del grande [[Alex Raymond]] e le avventure di ''[[Tarzan]]'' disegnate da Harold Foster ([[Hal Foster (fumettista)|Hal Foster]]) negli [[anni 1930|anni trenta]] e da [[Burne Hogarth]] negli [[anni 1940|anni quaranta]].
 
Tutt'oggi sopravvive la [[King Features Syndicate]], il principale distributore di strisce sui quotidiani, che propone, come quasi cent'anni or sono, le ''strips'' quotidiane di numerosi personaggi: tra questi da ricordare ''Popeye'' (in [[Italia]] [[Braccio di Ferro (personaggio)|Braccio di Ferro]]), ''The Phantom'' (l'[[Uomo mascherato]]), [[Peanuts]] e [[Tarzan]].
{{vedi anche|Strisce giornaliere}}