{{q|Tra cinque secondi accadrà forse la cosa migliore della mia vita.|Antoine}}
Così afferma egli stesso. Il malore diviene un'opportunità. Un momento della propria esistenza per riflettere su di essa e sui rapporti umani con chi lo circonda. Lavoro, amori, rapporti sociali, paura d'invecchiare appaiono allora nella loro dimensione reale e più veritiera.
La vita appare ora, non come la gara per essere i primi, amati, simpatici. Antoine, comprende come sia più importante scoprire i valori reali dell'esistere al di là delle ipocrisie e finte relazioni sociali.
== Precedenti ==
Altri film hanno trattato in passato le stesse tematiche. Un breve elenco di solo alcuni. Gli statunitensi [[Il grande freddo]] (The Big Chill) di Lawrence Kasdan, [[Il cacciatore]] (The Deer Hunter) di Michael Cimino. I francesi [[Piccole bugie tra amici]] di Guillaume Canet, [[Cena tra amici]] (Le Prénom) di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte. Il canadese [[Le invasioni barbariche]] (Les invasions barbares) di Denys Arcand. Gli italiani [[L'alibi (film 1969)|L'alibi]] di Adolfo Celi, Vittorio Gassman e Luciano Lucignani, [[C'eravamo tanto amati (film)|C'eravamo tanto amati]] di Ettore Scola, [[Amici miei]] di Mario Monicelli.
L'amicizia, la cena, il pranzo, l'incontro tra amici si trasformano in un momento collettivo di verità in cui si scopre se stessi e si ripensa l'esistenza. Ogni film è ben diverso, perché legato a vite e momenti storici differenti. Per questo, si passa dalla dimensione umana del singolo individuo a quella più ampia sulle società e sulle epoche a cui ogni film si riferisce.
