7. SS-Freiwilligen-Gebirgs-Division "Prinz Eugen": differenze tra le versioni

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Nel dicembre [[1943]] la divisione prese parte ad una nuova operazione contro le forze di [[Tito (storia moderna)|Tito]], che si concluse nuovamente con un nulla di fatto.
 
Nel gennaio [[1944]] la Prinz Eugen venne trasferita nella zona di [[Spalato]] e [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]] per un ulteriore addestramento e per essere riorganizzata e riequipaggiata. A marzo riprese la propria attività anti-partigiana in [[Bosnia ed Erzegovina|Bosnia]], a maggio tale attività spinse la divisione fino alla [[Drvar]]. In seguito, ad agosto la divisione venne destinata al fronte, dato che le truppe sovietiche e bulgare, stavano avanzando velocemente: [[operazione Rübezahl]].<ref>Massimiliano Afiero, ''[http://www.maxafiero.it/7ss.htm PRINZ EUGEN - La 7a divisione da montagna delle Waffen SS]'', su maxafiero.it</ref>
 
Nel settembre del [[1944]] la divisione venne impegnata nel ruolo più importante di tutta la propria storia. La Prinz Eugen, insieme con altre unità delle [[Waffen-SS]], fu impegnata nel costituire una testa di ponte per permettere a oltre 350.000 soldati tedeschi, di stanza in [[Grecia]], di sfuggire ad un accerchiamento sovietico nei pressi del Corridoio di [[Vardar]], in [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]]. Dopo il successo dell'operazione la divisione, come retroguardia delle armate tedesche, fu impegnata in una lunga ritirata da [[Čačak]], passando per [[Brčko]] e superando la [[Drina]].