Terremoto di Verona del 1117: differenze tra le versioni

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Il sisma si fece sentire in tutta l'alta Italia da [[Cividale del Friuli|Cividale]] a [[Pavia]], nel [[pisa]]no<ref>Emanuela Guidoboni ed Enzo Boschi, "I grandi terremoti medioevali in Italia", in ''Le Scienze'', 4/1991.</ref> e addirittura in [[Svizzera]].<ref>[http://www.ips.it/scuola/concorso/terremoti/home4.htm Tratto da ips.it] URL consultato l'8 dicembre 2007.</ref> L'area di massima distruzione viene individuata in quella veronese, duramente colpite risultano anche: l'area tra il [[Lago di Garda]] e [[Padova]], quella tra [[Piacenza]] e l'[[Appennino Tosco-Emiliano]] e quella attorno a [[Pisa]]. I pesanti effetti del sisma si fecero sentire in tutta l'area medio-padana dal milanese al mare [[Adriatico]]. Da documentazioni del tempo sembrerebbe che il sisma fosse stato avvertito anche nei monasteri di [[Montecassino]] e di [[Reims]] in [[Francia]].<ref>Emanuela Guidoboni ed Enzo Boschi, "I grandi terremoti medioevali in Italia", in ''Le Scienze'', 249/1989.</ref>
 
I danni, oltre che a Verona, si concentrarono a [[Milano]], [[Bergamo]], [[Brescia]], [[Vicenza]], [[Venezia]], [[Treviso]], [[Padova]], [[Modena]], [[Pavia]], [[Parma]] e [[Cremona]] e si ipotizzano almeno 30.000 morti<ref>[http://meteoterremoti.altervista.org/blog/terremoti/i-terremoti-storici-del-veneto/ Terremoti storici del Veneto].</ref>. Per darne le proporzioni si consideri che la popolazione italiana nel 1.100 era circa un decimo di quella attuale.<ref>{{Cita web|url=http://images.slideplayer.it/11/3216548/slides/slide_11.jpg|titolo=Demografia italiana nel Medioevo|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref> Danni furono gravi in tutta l'area, con la sparizione di monumenti che a volte non vennero mai ricostruiti. Il primo terremoto ebbe uno [[sciame sismico]] di oltre 40 giorni.
 
L'episodio del sisma è riportato dalla cronaca di [[Landolfo Iuniore]], in cui si dice che le riunioni sinodali si svolgevano all'aperto<ref>''Landulphi Junioris sive de Sancto Paulo Historia Mediolanensis ab anno MXCV usque ad annum MCXXXVII'', a cura di Carlo Castiglioni, in ''Rerum Italicarum Scriptores'', V/3, Bologna, Zanichelli, 1934, p. 27.</ref>, mentre moltissime sono le menzioni nelle cronache successive.