Assedio di Calais (1346): differenze tra le versioni

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|Luogo= [[Calais]], [[Francia]]
|Esito= Decisiva vittoria inglese
|Schieramento1 = [[File:{{simbolo|Arms of Edward III of England.svg|20px]]}} [[Regno d'Inghilterra|Inghilterra]]<br />[[File:{{simbolo|Blason comte-des-Flandres.svg|20px]]}} [[Contea delle Fiandre]]
|Schieramento2 = [[File:{{simbolo|Blason France moderne.svg|20px]]}} [[Francia medievale|Francia]]
|Comandante1= [[File:{{simbolo|Arms of Edward III of England.svg|20px]]}} [[Edoardo III d'Inghilterra|Edoardo III]]
|Comandante2= [[File:{{simbolo|Blason France moderne.svg|20px]]}} [[Jean de Vienne]]
|Effettivi1= 34.000 uomini <br /> 5.300 cavalieri<br /> 6.600 fanti<br /> 20,000 arcieri <br /> 2.000 soldati fiamminghi
|Effettivi2= 7-8.000 cittadini
|Note=
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Finché ebbe accesso al rifornimento via mare Calais poté resistere senza grosse difficoltà, quando però il blocco fu completo la città poté sperare solo nell'aiuto esterno; [[Filippo VI di Francia|Filippo VI]] nell'ottobre aveva ammassato truppe a [[Compiègne]] in vista di un'azione congiunta con [[Davide II di Scozia]], ma dopo la sconfitta dell'alleato a [[Battaglia di Durham|Durham]], e i rovesci subiti sugli altri fronti ([[Guienna]] e [[Britannia]]), congedò l'esercito per l'inverno, e scese nuovamente in campo solo nell'estate successiva, giungendo infine di fronte a Calais il 27 luglio 1347. Non osò tuttavia attaccare subito il campo trincerato inglese, che poteva essere assalito solo per due vie, le altre essendo impraticabili: attraverso le dune che segnavano la costa, e tramite la strada che attraversava il [[Hem (fiume)|fiume Hem]] al ponte di Nieulay; sulla riva del mare Edoardo aveva fatto tirare in secco alcune navi, guarnendole di uomini d'arme, arcieri ed balestrieri rendendole vere e proprie fortezze, mentre il ponte di Nieulay era tenuto da un forte contingente agli ordini del [[Enrico Plantageneto (1310-1361)|conte di Derby]]. Filippo, timoroso ad attaccare da una posizione di svantaggio, memore del disastro dell'anno prima, inviò alcuni ambasciatori ad Edoardo<ref>Secondo Froissart si trattava di [[Goffredo di Charny|Geoffroy de Charny]], [[Édouard de Beaujeu]], Eustache de Ribemont, [[Guy II de Nesle|Guy de Nesle]]; cfr. {{cita|Daumet|pag.8|dau}}</ref> proponendo uno scontro in campo aperto fra i due eserciti, ma Edoardo rifiutò la proposta. Anche la trattativa, durata tre giorni, condotta da due inviati di [[papa Clemente VI]], il vescovo di Frascati Annibaldo Gaetani di Ceccano, ed Étienne Aubert (poi Papa col nome di [[Papa Innocenzo VI|Innocenzo VI]]), non ebbe buon esito; Edoardo anzi approfittò del periodo di tregua per rinforzare le proprie difese e ricevere un rinforzo di 17 000 uomini dall'Inghilterra e dalla [[Lega anseatica]]. Fallito anche l'approccio diplomatico Filippo comprese di non avere possibilità di successo e si ritirò; il giorno successivo la città in preda alla fame si arrese.<ref name = cont30>{{cita|Contamine|pag. 30|cont}}</ref><ref>{{cita|Daumet|pag. 7-10|dau}}</ref>
 
Pare che inizialmente Edoardo III avesse intenzione, per la rabbia di essere stato costretto ad un così lungo assedio, di passare per le armi o prendere in ostaggio (a seconda del censo) l'intera popolazione della città; si risolse a più miti consigli in un secondo tempo,<ref>Forse consapevole che, date le alterne fortune della guerra, un giorno nella medesima situazione avrebbe potuto trovarsi una città inglese, lascia intendere Froissart; cfr. {{cita|Rose|pag. 20|rose}}</ref> esigendo che sei cittadini, i borghesi più in vista della città, si presentassero a lui in camicia e con un [[cappio]] attorno al collo, per essere giustiziati. I sei ebbero poi risparmiata la vita per intercessione della regina consorte [[Filippa di Hainaut]].<ref name = sew70>{{cita|Seward|pag. 70|sew}}</ref><br />
Il famoso episodio potrebbe tuttavia non essere realmente avvenuto in quanto non tutte le cronache lo riportano, pur avendo l'assedio di Calais sollevato un interesse altissimo in tutta l'Europa: l'inglese Geoffrey le Baker descrive una cerimonia di resa più sommessa, al termine della quale 15 cavalieri agli ordini di Jean de Vienne (tra cui il futuro [[maresciallo di Francia]] [[Arnoul d'Audrehem]]), e molti borghesi partirono per l'Inghilterra trattati con tutti i riguardi; la ''Chronique de Saint-Omer'' riferisce invece che il gruppo di ostaggi in camicia era composto da cinque persone, tra cui lo stesso Jean de Vienne, due borghesi e due cavalieri. Non è da escludersi, ritiene la storiografia contemporanea, che si sia trattato di un'abile mossa propagandistica di Edoardo a beneficio degli amici (il Parlamento inglese, da cui il sovrano inglese dipendeva per i finanziamenti alle sue campagne, che ne poteva lodare la magnanimità), e dei nemici (i francesi, che ne dovevano temere l'augusta collera).<ref>{{cita|Rose|pag. 21-22|rose}}</ref>