Seconda battaglia della Sirte: differenze tra le versioni

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Alle 14:30 del giorno dopo venne avvistato fumo all'orizzonte, i britannici scoprirono con sorpresa che non dovevano affrontare una piccola forza veloce come si aspettavano, ma un gruppo di [[incrociatore pesante|incrociatori pesanti]] scortati da cacciatorpediniere. Misero immediatamente in atto il loro piano, il convoglio e le sue scorte virarono allontanandosi da Malta, mentre le rimanenti unità alzarono le cortine fumogene ed ingaggiarono gli italiani. Dopo un scambio di colpi d'artiglieria gli incrociatori italiani si ritirarono, ma ritornarono ben presto accompagnati dalla [[nave da battaglia]] ''[[Littorio (nave da battaglia)|Littorio]]'' e dai suoi cacciatorpediniere di scorta.
 
La battaglia infuriò per circa due ore e mezzo con le navi britanniche che uscivano dalle cortine fumogene per lanciare alcune bordate, quindi tornavano a nascondersi quando le salve italiane arrivavano troppo vicine. Alle 18:30 i britannici decisero di forzare la mano e lanciarono i loro cacciatorpediniere a lanciare i [[siluro|siluri]] da 9 km, la massima distanza alla quale gli italiani si avvicinavano. Nessun siluro colpì il bersaglio ma la ''[[HMS Havock (H43)|Havock]]'' e la ''[[HMS Kingston (F64)|Kingston]]'' furono entrambe colpite da proiettili delladel ''Littorio''. Nel frattempo lail ''Littorio'' era praticamente indenne, mentre un altro incrociatore era incendiato ma non danneggiato.
 
Al cadere dell'oscurità gli italiani rinunciarono e fecero rotta verso il porto verso circa le 19:00. Non essendo equipaggiati con [[radar]] si sarebbero trovati significativamente in difficoltà se la battaglia fosse continuata. Per tutto il combattimento gli italiani superarono per potenza di fuoco i loro avversari inglesi ed avrebbero potuto facilmente lanciare uno dei loro due gruppi contro il convoglio. Comunque non apparvero decisi a sferrare un colpo decisivo, probabilmente temendo un attacco di siluri dalla numericamente superiore forza di cacciatorpediniere britannici.