Oasis: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Non siamo arroganti. Pensiamo semplicemente di essere la migliore band al mondo|[[Noel Gallagher]]|We're not arrogant. We just believe we're the best band in the world<ref>{{Cita libro|autore = Michael Heatley|titolo = The Book of Rock Quotes|anno = 2010|editore = Omnibus Press|p = Capitolo 17|ISBN = 978-1-84772-418-2}}</ref>|lingua = en}}
Gli '''Oasis''' sono stati un [[gruppo musicale|gruppo]] rock [[regno Unito|britannico]] formatosi a [[Manchester]] nel [[1991]] e attivo fino al [[2009]].
 
Tra le band più note e di successo dell'[[indie rock]]<ref name="BBC"/> e, in particolare, del [[Britpop]], movimento di cui figurano tra i pionieri,<ref name="Pasini2">{{Cita libro|autore=Aurelio Pasini|titolo=Brit rock - I moderni|editore=Giunti|anno=2012|isbn=978-88-09-74528-5|pagine=5, 6, 95}}</ref>, gli Oasis sono il gruppo inglese di maggiore impatto dagli anni novanta<ref name="Pasini2"/>. Hanno pubblicato in totale 11 album. Si stima che abbiano venduto oltre 70<!-- non modificare: la fonte dice 70 --> milioni di dischi nel mondo<ref>{{Cita news |lingua=en |url=http://www.belfasttelegraph.co.uk/entertainment/music/reviews/some-might-say-oasis-are-still-world-beaters-after-slane-gig-28484657.html |titolo=Some might say Oasis are still world beaters after Slane gig |pubblicazione=[[Belfast Telegraph]] |data=22 giugno 2009 |accesso=1º dicembre 2014}}</ref>, di cui 18 nel solo 1996<ref name="charity">{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/1806093.stm|titolo=Oasis perform charity gig|editore=BBC News|data=7 febbraio 2002|lingua=en}}</ref>. Hanno piazzato 8 singoli al primo posto nel Regno Unito, 22 singoli consecutivi nella top 10 inglese e raccolto 15 [[NME Awards]], 6 [[Brit Awards]], 9 [[Q Awards]] e 4 [[MTV Europe Music Awards]]<ref>{{cita web|url=http://new.music.yahoo.com/blogs/live/1419/oasis-interview-whats-the-story|titolo=Oasis Interview: What's The Story?|editore=news.music.yahoo.com|data=6 ottobre 2008|lingua=en}}</ref>. Nell'agosto del 1996, tennero a [[Knebworth|Knebworth Park]] uno dei più grandi concerti all'aperto mai realizzati in Inghilterra. L'evento fu seguito complessivamente da 250.000 spettatori (i biglietti andarono sold-out in 2 giorni), con una richiesta di biglietti superiore a 2,6 milioni di persone, pari al 5% della popolazione britannica di allora<ref name="Supersonic">Documentario ''[[Oasis: Supersonic]]'', diretto da [[Mat Whitecross]], 2016</ref>.
 
Guidato dal [[chitarrista]], [[cantante]], [[compositore]] ede [[paroliere|autore]] [[Noel Gallagher]] e dal fratello [[Liam Gallagher]], cantante frontman e in seguito anche [[compositore]] ede [[paroliere|autore]] (chitarrista in alcune canzoni), quello degli Oasis è uno dei gruppi che hanno avuto maggiore successo e influenza nella società [[Regno Unito|britannica]] e nel mondo tra quelli nati negli anni novanta nell'ambito del movimento Britpop, fino ad assurgere a vero e proprio fenomeno di costume<ref name="knebworth">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/13/Oasis_record_battono_anche_disco_co_0_9608135252.shtml|titolo=Oasis da record battono anche il disco mito dei Beatles|editore=Corriere della Sera|data=13 agosto 1996}}</ref>. La loro musica, a metà tra il rock [[anni 1970|anni settanta]] e il [[rock and roll]]<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/29/nipotini_dei_Beatles_co_0_96032912617.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=I nipotini dei Beatles|editore=Corriere della Sera|data=29 marzo 1996}}</ref>, al tempo stesso ruvida e melodica<ref>{{Cita|Lodetti}}.</ref>, ha saputo dare un nuovo significato al termine Britpop, mentre i loro continui litigi e il loro atteggiamento talvolta bizzoso e rude sono stati oggetto di un'attenzione crescente da parte dei media<ref name="oasisbio">{{cita web|url=http://www.rollingstone.com/artists/oasis/biography|titolo=Oasis Biography|editore=Rolling Stone|lingua=en}}</ref>.
 
I fratelli Gallagher sono gli unici membri della formazione originaria che vi hanno fatto parte fino al 2009. Nel [[1991]] a [[Manchester]] si costituirono i [[The Rain|Rain]]: Liam Gallagher (voce), [[Paul Arthurs]] (chitarra), [[Paul McGuigan (musicista)|Paul McGuigan]] (basso) e [[Tony McCarroll]] (batteria). Poco dopo ai quattro si aggregò Noel (chitarra e voce) e Liam suggerì il nuovo nome. Il gruppo conobbe la fama già con l'album di debutto, ''[[Definitely Maybe]]'' ([[1994]]) che, pubblicato dall'etichetta indipendente [[Creation Records]], propose con forza la band come uno dei gruppi leader della scena indie rock. Con il nuovo batterista [[Alan White (batterista 1972)|Alan White]] gli Oasis realizzarono il secondo album, ''[[(What's the Story) Morning Glory?]]'' ([[1995]]), che ad oggi ha venduto 22 milioni di copie in tutto il mondo. Da quel momento dilagò una specie di Oasis mania<ref name="inf">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/29/Oasis_ecco_Beatles_del_Duemila_co_0_9601297601.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/gennaio/29/Oasis_ecco_Beatles_del_Duemila_co_0_9601297601.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Oasis, ecco i Beatles del Duemila|editore=Corriere della Sera|data=29 gennaio 1996}}</ref>:
 
Il terzo album, ''[[Be Here Now]]'' ([[1997]]), divenne disco record per l'elevatissimo numero di copie vendute in un giorno<ref name="bhn">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/agosto/24/Per_disco_degli_Oasis_gia_co_0_9708245836.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/agosto/24/Per_disco_degli_Oasis_gia_co_0_9708245836.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Per il disco degli Oasis è già record in 24 ore|editore=Corriere della Sera|data=24 agosto 1997}}</ref>, ma non fu risparmiato da critiche. Verso la fine del decennio la band visse un periodo di crisi. Due membri storici, McGuigan e Arthurs, furono avvicendati da Colin "Gem" Archer e, più tardi, da Andy Bell. Tra il [[1999]] e il [[2000]] la band registrò e pubblicò ''[[Standing on the Shoulder of Giants]]'', album che presentava un sound più sperimentale e psichedelico, seguito nel [[2001]] dall'[[album live]] ''[[Familiar to Millions]]''. Nel [[2002]] gli Oasis tornarono al suono delle origini con ''[[Heathen Chemistry]]'' e rividero il successo. Nel [[2005]] uscì il sesto album, ''[[Don't Believe the Truth]]'', registrato insieme al nuovo batterista [[Zak Starkey]]. Il disco registrò ottime vendite e riportò gli Oasis in classifica anche negli Stati Uniti. Nel [[2006]] uscì ''[[Stop the Clocks]]'', il primo ''best of'' degli Oasis, che ha venduto tre milioni di copie nel mondo<ref name="stc">{{cita web|url=http://www.amazon.com/Stop-Clocks-Oasis/dp/B001SGEULK|titolo=Stop the Clocks|editore=Amazon|lingua=en}}</ref>. Nell'ottobre [[2008]] è stato pubblicato ''[[Dig Out Your Soul]]'', settimo album, seguito da un lungo tour mondiale, in cui alla batteria figurava [[Chris Sharrock]].
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== Storia ==
{{Citazione|Non siamo arroganti. Pensiamo semplicemente di essere la migliore band al mondo|[[Noel Gallagher]]|We're not arrogant. We just believe we're the best band in the world<ref>{{Cita libro|autore = Michael Heatley|titolo = The Book of Rock Quotes|anno = 2010|editore = Omnibus Press|p = Capitolo 17|ISBN = 978-1-84772-418-2}}</ref>|lingua = en}}.
 
=== Gli esordi con i Rain e ''Definitely Maybe'' (1991–1994) ===
{{Vedi anche|The Real People|The Rain}}
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[[File:Oasisworklogo.png|thumb|left|Il logo storico della band, ideato da Brian Cannon]]
Dopo aver trascorso oltre un anno ada esibirsi nei vari locali di Manchester, nel maggio del [[1993]] la band ebbe finalmente la sua grande occasione. Gli Oasis erano stati invitati da una band chiamata Sister Lovers a suonare al King Tut's Wah Wah Hut Club di [[Glasgow]], in [[Scozia]]<ref name="Supersonic"/>. Una componente delle Sister Lovers, Debbie Turner, era la ex fidanzata di [[Alan McGee]], [[produttore discografico]] della [[Creation Records]], [[etichetta indipendente]] minore di proprietà della [[Sony Music|Sony]]<ref name="Supersonic"/>. Noel e Bonehead raccolsero il denaro necessario, noleggiarono un furgone e partirono insieme agli altri membri del gruppo per un viaggio di sei ore<ref name="VH1" />. Inizialmente la loro richiesta di ingresso fu respinta poiché non erano previsti in scaletta. Il rifiuto avrebbe suscitato le ire della band, che si sarebbe fatta largo con le maniere forti (sebbene i componenti del gruppo abbiano fornito versioni contrastanti in merito)<ref name="VH1" />. Alla fine, in qualche modo, la band riuscì ada ottenere uno spazio per suonare quattro brani<ref name="Supersonic"/>. La loro esibizione impressionò molto Alan McGee, il quale casualmente si trovava nel locale insieme alla sorella ("decisi di presentarmi lì per innervosire la mia ex"<ref name="Supersonic"/>).
 
[[File:Liam Gallagher.jpg|thumb|[[Liam Gallagher]] in un concerto a [[San Diego]] nel [[2005]]]]
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Il 18 febbraio 1994 gli Oasis presero un [[traghetto]] per raggiungere [[Amsterdam]], dove dovevano fare il debutto internazionale dal vivo come spalla del gruppo [[The Verve]]. Durante il viaggio Liam e Guigsy si ubriacarono e furono coinvolti in una rissa, facendosi chiudere a chiave nella stiva. Più tardi li raggiunse anche Bonehead, che si era messo a bussare a tutte le cabine, in cerca dei vestiti che - affermava - gli erano stati rubati. La vicenda si concluse con una messa al bando dalla compagnia di navigazione e un espatrio coatto<ref name="Supersonic"/>.
Nell'aprile del [[1994]] uscirono i primi due singoli, ''[[Supersonic (Oasis)|Supersonic]]'' e ''[[Shakermaker]]''. I due pezzi ebbero un discreto successo, guadagnandosi il passaggio nelle radio ed entrando nella Top 40 inglese: il primo fu 31º<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 149}}.</ref>, mentre il secondo divenne oggetto di una disputa legale con i [[The New Seekers|New Seekers]], i quali chiesero un risarcimento danni di 500.000 [[Dollaro|dollari]] per plagio. Fu con il terzo singolo, ''[[Live Forever]]'', uscito l'8 agosto, che gli Oasis iniziarono a farsi conoscere, entrando per la prima volta nella top 10 dei singoli inglesi, alla posizione numero dieci<ref>{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 13}}.</ref>. Noel Gallagher ha sottolineato come fu proprio ''Live Forever'' ada imprimere una svolta decisiva alla carriera della band: "Facevamo schifo. Poi scrissi quella canzone e cambiò tutto"<ref>{{cita news|url=http://oasisnotizie.blogspot.com/2015/07/noel-gallagher-facevamo-schifo-poi.html|titolo=Noel Gallagher: "Facevamo schifo, poi scrissi Live Forever e cambiò tutto. Eravamo così poveri che da piccolo mi nascondevano per non pagare il traghetto"|editore=OasisNotizie|data=22 luglio 2015}}</ref>. L'indomani, 9 agosto, Noel fu colpito da uno spettatore in pieno volto durante un concerto a [[Newcastle upon Tyne|Newcastle]] e reagì sfasciandogli la chitarra in testa<ref name="Vivaldi14">{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 14}}.</ref>.
 
Trascinato dal buon risultato dei singoli, il 30 agosto 1994 uscì l'album di debutto della band, ''[[Definitely Maybe]]'', che mescola [[rock]], [[baggy (genere musicale)|baggy]] e [[punk rock]]<ref>{{cita libro|titolo=Brit pop. Piccola enciclopedia (1990-1997)|autore=Carlo Villa|editore=Giunti|mese=settembre|anno=1997|pagine=88}}</ref>. Il disco andò a collocarsi direttamente alla prima posizione in classifica ed entrò nella storia come album di debutto capace di vendere più copie nel minor tempo<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 178}}.</ref>, 150.000 nei primi tre giorni<ref name="Vivaldi14"/><ref>Il record di vendite inglese per un album di debutto sarebbe stato battuto dodici anni dopo dagli [[Arctic Monkeys]] con ''[[Whatever People Say I Am, That's What I'm Not]]''</ref>. In concomitanza con l'uscita del disco gli Oasis tennero un concerto acustico nel negozio londinese Virgin di Marble Arch, dove fu ospite inatteso [[Evan Dando]], leader dei [[The Lemonheads|Lemonheads]]<ref name="Vivaldi14"/>.
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Nel settembre dello stesso anno, il bassista Paul McGuigan lasciò il gruppo per un po' di tempo a causa di esaurimento nervoso<ref>{{Cita|Mathur, 1997|pag. 205}}.</ref>. Il sostituto, consigliato dal manager degli Stone Roses Gareth Evans, fu Scott McLeod degli Ya-Yas, che comparve anche in alcune esibizioni dal vivo, prima di andarsene bruscamente durante un tour del gruppo negli Stati Uniti. In seguito McLeod chiamò Noel Gallagher e gli riferì di sentire di aver preso la decisione sbagliata. Gallagher replicò seccamente: "Lo credo anch'io. Buona fortuna quando ti presenti all'ufficio di collocamento"<ref>{{cita news|autore=John Robinson|url=http://arts.guardian.co.uk/glastonbury2004/story/0,,1242267,00.html|titolo=Not here now|editore=The Guardian|data=19 giugno 2004|lingua=en}}</ref>. Per completare il tour fu arruolato nuovamente McGuigan, convinto a tornare a far parte della band.
 
Gli accesi scambi di vedute, lo stile di vita sregolato e la spavalderia erano ormai divenuti un tratto caratterizzante dell'immagine pubblica dei fratelli Gallagher e della band. I frequenti battibecchi trovarono perfino una documentazione su singolo, ''[[Wibbling Rivalry]]'', contenente una registrazione (14 minuti) dell'intervista fatta il 7 aprile 1994 da John Harris della rivista ''[[Q (rivista)|Q]]'' ai due fratelli, che litigavano su qualunque cosa, dai meriti dei [[The Rolling Stones|Rolling Stones]] e dei [[Sex Pistols]] al fatto di conoscere o meno [[John Lennon]]. Stranamente la registrazione fu pubblicata in [[vinile]] anziché su [[CD]], forse perché il primo formato sembra adattarsi perfettamente ada un archivio<ref>{{cita web|autore=Gregor Muir|url=http://www.frieze.com/issue/article/wibbling_rivalry|titolo=Wibbling Rivalry|data=gennaio-febbraio 1996|lingua=en}}</ref>. Intanto erano finite le registrazioni del secondo album, iniziate a maggio ai Rockfield Studios di [[Monmouth (Regno Unito)|Monmouth]]<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 226}}.</ref>. ''[[(What's the Story) Morning Glory?]]'' uscì il 2 ottobre e divenne subito un grande successo commerciale.
 
La band di Manchester ottenne così la rivincita sui Blur, dato che, ad oggi, il disco ha venduto nel mondo oltre 16 milioni di copie e compare al terzo posto nella classifica degli album più venduti di tutti i tempi nel Regno Unito, dove ha venduto oltre 4.300.000 copie<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/6151050.stm|titolo=Queen head all-time sales chart|editore=BBC news|data=16 novembre 2006|lingua=en}}</ref>. Il disco, dal sound più melodico del precedente, vendette 346.000 copie nei primi sette giorni<ref>{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 29}}.</ref> e contiene pezzi entrati nella storia del rock, tra cui il terzo singolo, ''[[Wonderwall]]'', assurto a vero e proprio inno generazionale<ref>{{Cita web|url=http://www.ondarock.it/popmuzik/oasis.htm|autore=Pier Eugenio Torri|titolo=Oasis|editore=ondarock}}</ref>. ''Wonderwall'' uscì il 30 ottobre 1995 con tre inediti, raggiunse il secondo posto nel Regno Unito ed entrò nella top ten delle classifiche dei singoli americani (unico singolo della band ad aver raggiunto questo risultato)<ref name="Vivaldi30">{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 30}}.</ref>. La notorietà di cui gode ne fa, forse, il pezzo più conosciuto nel repertorio della band. Il singolo successivo (il quarto), ''[[Don't Look Back in Anger]]'', fu quello più venduto del [[1996]] nel Regno Unito e anche l'ultimo singolo estratto, ''[[Champagne Supernova]]'' – che vide l'importante collaborazione di [[Paul Weller]] come chitarrista principale e seconda voce – fu salutato con entusiasmo da gran parte della critica, piazzandosi al primo posto della [[Modern Rock Tracks]] statunitense. Anche [[Bono (cantante)|Bono]] degli [[U2]] espresse rispetto per la band<ref name="Vivaldi30"/>. Intanto i due concerti tenuti all'[[Earls Court Exhibition Centre|Earls Court]] di [[Londra]] il 4 e 5 novembre 1995 avevano battuto, con 19.000 spettatori a serata, il record di affluenza a una manifestazione al chiuso in Gran Bretagna<ref>{{Cita|Vivaldi, 1996|pag. 31}}.</ref>.
 
Nel febbraio 1996 la band di Manchester vinse tre [[BRIT Awards]] come migliore band britannica, miglior album per ''(What's the Story) Morning Glory?'' e miglior video per ''Wonderwall''. Nel corso della premiazione Liam Gallagher e il fratello si distinsero per alcune intemperanze. Liam [[parodia|parodiò]] irriguardosamente la canzone ''[[Parklife (singolo)|Parklife]]'' dei Blur (il titolo del brano fu storpiato in ''Shitlife'') e insultò il conduttore [[Chris Evans (conduttore)|Chris Evans]]. Noel attaccò [[Michael Hutchence]], che aveva consegnato il premio alla band, affermando che "i ferri vecchi non dovrebbero consegnare premi alle band emergenti"<ref name="Supersonic"/>. Gli Oasis avevano prima accettato e poi rifiutato di esibirsi<ref name="Cita|Mundy, 1996|pag. 5"/>.
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La band, accompagnata da un'orchestra di 40 elementi, tenne i suoi primi due concerti all'aperto come ''headliner'' (attrazione principale) nello stadio di [[Maine Road]], a Manchester, il 27 e il 28 aprile 1996, di fronte a 40.000 spettatori per ognuna delle due serate<ref name="maine road">{{cita news|autore=Matt Wilkinson|url=http://www.nme.com/blogs/nme-blogs/oasis-maine-road-gigs-turn-20|titolo=Oasis' Maine Road Gigs Turn 20 - Five Reasons Why They Defined The Mid-90s|data=27 aprile 2016|editore=NME|lingua=en}}</ref>. Del concerto, il primo negli stadi per la band di Manchester, rimasero impressi nell'immaginario collettivo la chitarra di Noel, una [[Epiphone Sheraton]] raffigurante la [[Union Jack]], e la commozione suscitata durante l'esecuzione di ''Live Forever'', quando furono proiettate sul maxischermo posto dietro il palco alcune immagini di celebri musicisti destinati a "vivere per sempre": [[Elvis Presley]], [[Jimi Hendrix]], [[Sid Vicious]], [[Steve Marriott]], [[Bob Marley]], [[Marvin Gaye]] e [[John Lennon]]<ref name="maine road"/>. Alcune riprese del secondo concerto avrebbero fatto parte del video ''[[...There and Then]]'', commercializzato in [[videocassetta]] nell'ottobre 1996 e per la prima volta in [[DVD]] nel novembre 1997.
 
Il gruppo toccò il picco della fama in estate, quando nell'arco di due serate (10 e 11 agosto) ben 250.000 persone<ref>{{Cita|Harris, 2004|pp. 298-299}} (il calcolo è cumulativo)</ref>, distribuite su 10&nbsp;km² di terreno<ref name="knebworth"/>, assistettero sul prato del parco di [[Knebworth]] a uno dei più grandi concerti all'aperto mai realizzati in Inghilterra<ref name="ganzerli">{{Cita|Ganzerli, 1996}}.</ref>. Ad oggi siSi tratta dello spettacolo con più richieste in assoluto nella storia della Gran Bretagna. Furono, infatti, ben 2,5 milioni (quasi il 5% della popolazione britannica) le persone che cercarono inutilmente di acquistare un biglietto per il concerto<ref name="liveforever"/>, come confermano i botteghini. I biglietti andarono esauriti nel giro di otto ore e il ricavato delle vendite superò i sei milioni di sterline (14 miliardi di lire), mentre l'evento fu trasmesso in diretta radiofonica in 34 paesi<ref name="ganzerli"/>. La frase pronunciata da Noel Gallagher all'inizio del concerto (''This is history, this is history, right here, right now...'', "La storia è qui, adesso, stiamo facendo la storia"<ref name="ganzerli"/>) e l'irriverente risposta del fratello rimasero celebri. L'avvenimento, cui partecipò pure il chitarrista degli Stone Roses [[John Squire]], chiamato sul palco da Liam per l'esecuzione di ''Champagne Supernova'', consacrò gli Oasis come star internazionali: se giornali autorevoli come il ''[[The Times|Times]]'', l<nowiki>'</nowiki>''[[The Independent|Independent]]'' e l<nowiki>'</nowiki>''[[The Observer|Observer]]'' dedicarono loro le copertine, un sondaggio condotto tra gli appassionati di musica dai 15 ai 45 anni rivelò che i fratelli Gallagher erano più amati dei Beatles<ref name="ganzerli"/>. Il loro successo era ormai all'apice.
 
Il mese successivo si rivelò, tuttavia, difficile per la band, ma in realtà l'intero 1996 fu l'anno in cui lo scioglimento degli Oasis sembrò imminente. Il 23 agosto il gruppo registrò una puntata di ''[[MTV Unplugged]]'' alla [[Royal Festival Hall]], ma Liam diede forfait per mal di gola. Nonostante la defezione, Liam presenziò ugualmente in sala<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/28/Liam_degli_Oasis_snobba_band_co_0_9608285783.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/28/Liam_degli_Oasis_snobba_band_co_0_9608285783.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Liam degli Oasis snobba la band|editore=Corriere della Sera|data=28 agosto 1996}}</ref> e, da un balcone, assistette all'esibizione acustica del fratello con in mano sigarette e birra, ironizzando su di lui nelle pause tra un brano e l'altro<ref name="VH1"/>.
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L'album era talmente atteso che quasi due mesi prima dell'uscita del disco si verificò un episodio bizzarro: alcuni dirigenti di Sony si erano dimenticati le finestre aperte dello studio in cui stavano ascoltando le nuove canzoni della band, causando un ingorgo nella strada sottostante, dove la gente, incuriosita, cercava di sentire o di registrare i brani<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/01/Oasis_musica_dalla_finestra_gigantesco_co_0_9707012869.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/01/Oasis_musica_dalla_finestra_gigantesco_co_0_9707012869.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Oasis: musica dalla finestra gigantesco ingorgo a Londra|editore=Corriere della Sera|data=1º luglio 1997}}</ref>. La grande curiosità suscitata raggiunse il culmine con un documentario sugli Oasis dal titolo ''Right Here, Right Now'', trasmesso da [[BBC One]] alla vigilia della messa in vendita del CD.
 
Grazie all'incessante attesa e alla pressione della stampa, il disco, al quale collaborò anche [[Johnny Depp]] (suo l'assolo di chitarra in ''Fade In-Out'')<ref name="rollingstone1997"/>, si piazzò direttamente al primo posto nelle classifiche di vendita britanniche e diventò l'album venduto più velocemente di sempre nel Regno Unito<ref>{{Cita|Harris, 2004|pag. 342}}.</ref> (questo primato non va confuso con il record di ''Definitely Maybe'', relativo all'album di debutto e non in senso assoluto), grazie alle circa 350.000 copie vendute in Gran Bretagna già nel primo giorno di pubblicazione<ref name="bhn"/> e le 696.000 nella prima settimana. Il disco ottenne molto successo di vendite anche negli Stati Uniti, dove riuscì a piazzarsi al secondo posto delle classifiche, per quello che ancora oggi è il miglior piazzamento raggiunto degli Oasis in una classifica musicale statunitense.
 
Sebbene le prime recensioni fossero molto positive<ref name=myplay>{{cita web|url=http://myplay.com/artists/oasis/bio|titolo=Oasis bio|editore=Myplay|lingua=en}}</ref>, una volta spentosi l'entusiasmo generale per l'uscita del nuovo disco, l'album iniziò a ricevere critiche molto pesanti<ref name=myplay/>. Le maggiori accuse si indirizzarono verso la scarsa originalità del disco, secondo alcuni ai limiti del "plagio": ''D'You Know What I Mean'', per esempio, è costruito sui medesimi accordi di ''Wonderwall''. Altro oggetto di critica fu l'eccessiva lunghezza e ripetitività di molti brani dell'album. Il CD, infatti, dura più di 70 minuti ed è il più lungo della discografia degli Oasis. Negli anni successivi l'album fu comunque, almeno in parte, rivalutato<ref>{{cita news|url=http://news.q4music.com/2007/04/classic_clip_oasis.html|titolo=Be Here Now - was it really so bad?|editore=Q the music|data=25 aprile 2007|lingua=en}}</ref>, anche se lo stesso Noel Gallagher considera questo il lavoro peggiore del gruppo<ref>{{cita news|url=http://www.rockol.it/news-66039|titolo=Noel Gallagher dice che 'Be here now' degli Oasis fa schifo|editore=Rockol|data=14 ottobre 2004}}</ref>.
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Il 28 febbraio [[2000]] uscì ''Standing on the Shoulder of Giants'', album dal sound sperimentale, decisamente lontano dallo stile originario<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/22/Oasis_tour_ancora_nel_segno_co_0_00032211682.shtml|titolo=Oasis in tour ancora nel segno dei Beatles Ma stavolta spunta un omaggio agli Stones|editore=Corriere della Sera|data=22 marzo 2000}}</ref>, che nella prima settimana registrò buone vendite. Dal disco, che raggiunse il vertice delle classifiche britanniche e il 24º posto nella ''Billboard'' chart<ref>{{cita web|url=http://www.oasisinet.com/site.php?site=album&atype=0&country=172&idx=19|titolo=Oasis - Official Website - Discography|editore=Oasisinet|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071011005304/http://www.oasisinet.com/site.php?site=album&atype=0&country=172&idx=19|dataarchivio=11 ottobre 2007}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.billboard.com/bbcom/discography/index.jsp?pid=36756&aid=412763|titolo=Billboard.com - Discography - Oasis - Standing on the Shoulders of Giants|editore=Billboard|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081216081719/http://www.billboard.com/bbcom/discography/index.jsp?pid=36756&aid=412763|dataarchivio=16 dicembre 2008|urlmorto=sì}}</ref>, furono estratti tre singoli: ''[[Go Let It Out]]'', ''[[Who Feels Love?]]'' (pezzo dalle sonorità spiccatamente psichedeliche<ref>{{cita web|url=http://www.popmatters.com/music/reviews/o/oasis-standing.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Standing on the Shoulder of Giants|autore=Sarah Zupko|editore=Popmatters|lingua=en}}</ref>) e ''[[Sunday Morning Call]]'', tutti entrati nella top 5 dei singoli del Regno Unito<ref>{{cita web|url=http://www.thetop40charts.co.uk/top40|titolo=Top 40 Singles|editore=The Top 40 Charts|lingua=en}}</ref>. La partenza di due dei membri fondatori aprì la strada ad alcuni cambiamenti nell'immagine e nel suono della band. Sulla copertina del nuovo album non campeggiava più il logo storico del gruppo, bensì uno nuovo ideato dal neo-entrato Gem Archer, mentre per la prima volta in un disco degli Oasis comparve una canzone, ''Little James'', scritta da Liam Gallagher. Nonostante un inizio promettente, la critica si dimostrò fredda nei confronti del disco<ref name="allmusicstanding">{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r466450|autore=Stephen Thomas Erlewine|titolo=allmusic Standing on the Shoulders of Giants > Overview|editore=Allmusic|lingua=en}}</ref>, che rimane il meno venduto nella storia della band.
 
In seguito all'uscita dell'album la band avviò un tour mondiale, nel corso del quale fu presentata una cover del brano ''[[Hey Hey, My My (Into the Black)]]'' di [[Neil Young]], un verso del quale fu scritto da [[Kurt Cobain]] dei [[Nirvana (gruppo musicale)|Nirvana]] nella sua lettera di suicidio nell'aprile del 1994. Il 5 aprile 2000, durante il concerto di [[Seattle]], Noel Gallagher dedicò la canzone a Cobain, proprio nella sua città natale<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/3035|titolo=Oasis pay tribute to Kurt Cobain|editore=NME|data=6 aprile 2000|accesso=27 maggio 2010|lingua=en}}</ref>.<br />Il tour sfociò in un altro litigio tra Noel e Liam. Nel maggio 2000 gli Oasis, alle prese con le prime date europee del tour, furono costretti a cancellare la data di [[Barcellona]] perché Alan White aveva problemi al braccio e trascorsero la serata bevendo. Liam si lasciò andare ada un commento sprezzante nei confronti dell'allora moglie di Noel, Meg Mathews, e mise in dubbio la paternità della figlia Anais, provocando una colluttazione a seguito del quale Noel decise di abbandonare il gruppo<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/760729.stm|titolo=Oasis Noel quits tour|editore=BBC News|data=23 maggio 2000|lingua=en}}</ref>.
 
Liam ne divenne il leader. Al nuovo chitarrista Matt Deighton fu affidata la parte ritmica di Gem, il quale a propria volta sostituì Noel nel ruolo di prima chitarra<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/24/Oasis_nuova_lite_Noel_Gallagher_co_0_0005245285.shtml|titolo=Oasis, nuova lite Noel Gallagher abbandona il tour mondiale|editore=Corriere della Sera|data=24 maggio 2000}}</ref>. Con l'apporto di Deighton il sound degli Oasis si fece più [[punk rock|punk]]. Dal tour venne tratto un album live, ''[[Familiar to Millions]]'', e un DVD, registrati in occasione del primo dei due concerti tenuti al [[Wembley Stadium (1923)|Wembley Stadium]] il 21 e 22 luglio 2000 di fronte a 70.000 persone<ref name="ftm">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/15/Tra_una_lite_altra_gli_co_0_0011158487.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/24/Oasis_nuova_lite_Noel_Gallagher_co_0_0005245285.shtml|titolo=Oasis, nuova lite Noel Gallagher abbandona il tour mondiale|editore=Corriere della Sera|data=24 maggio 2000}}</ref>., concerti per i quali Noel rientrò nel gruppo. Il disco ''Familiar To Millions'' venne pubblicato alla fine dell'anno.
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Nel luglio 2002 fu pubblicato l'album ''[[Heathen Chemistry]]'', che a detta di Noel segnava «l'inizio di una nuova era» per la band<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/07/Basta_liti_droga_crisi_gli_co_0_0204072499.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/07/Basta_liti_droga_crisi_gli_co_0_0204072499.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=«Basta liti, droga e crisi: gli Oasis sono rinati»|editore=Corriere della Sera|data=7 aprile 2002}}</ref>. Il disco raggiunse la vetta della classifiche britanniche e la posizione numero 23 negli Stati Uniti<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/2113780.stm|titolo=Elvis and Oasis enjoy chart success|editore=BBC News|data=7 luglio 2002|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r595973|titolo=Heathen Chemistry > Charts & Awards > Billboard Albums|editore=Allmusic|lingua=en}}</ref>, anche se i commenti che sollevò furono di tenore contrastante<ref name="allmusicheathen">{{cita web|autore=Stephen Thomas Erlewine|url=http://www.allmusic.com/album/r595973|titolo=allmusic Heathen Chemistry > Overview|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.pitchforkmedia.com/article/record_review/20520-heathen-chemistry|titolo=Pitchfork: Heathen Chemistry review|editore=Pitchfork Media|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081216081620/http://www.pitchforkmedia.com/article/record_review/20520-heathen-chemistry|dataarchivio=16 dicembre 2008}}</ref>. Il suono ricorda ancora quello sperimentale di ''Standing on the Shoulder of Giants'', ma è privo di ghirigori elettronici<ref name="allmusicheathen"/> e risulta più vicino all'anima rock delle origini<ref>{{cita news|autore=C.Balzarotti|url=http://www.newsic.it/album/body_album.php?id=45|titolo=HEATHEN CHEMISTRY|data=18 luglio 2002|accesso=25 luglio 2009}}</ref>.
 
La novità principale è la partecipazione alla scrittura dei testi da parte di tutti i componenti del gruppo, ada eccezione di Alan White. È di Gem Archer il brano ''Hung In a Bad Place'', probabilmente il pezzo più rock dell'opera<ref>{{cita web|url=http://www.amazon.co.uk/Heathen-Chemistry-Oasis/dp/B000068PYL|titolo=Heathen Chemistry - Amazon.co.uk Review|editore=amazon.com|lingua=en}}</ref>, mentre Andy Bell è autore di un brano strumentale di un minuto, noto come ''A Quick Peep''<ref name="allmusicheathen"/>. In un paio di canzoni una delle chitarre e la seconda voce furono di [[Johnny Marr]]. Da ''Heathen Chemistry'' furono estratti quattro singoli: ''[[The Hindu Times]]'', ''[[Stop Crying Your Heart Out]]'', che divenne uno dei singoli più venduti dell'anno e fu paragonato a ''Don't Look Back in Anger'' per la sua carica di incoraggiamento<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/reviews/oasis/6492|titolo=Oasis : Heathen Chemistry|editore=NME.com|data=25 giugno 2002|accesso=25 luglio 2009|lingua=en}}</ref>, ''[[Little by Little (Oasis)|Little by Little]]'' e ''[[Songbird (Oasis)|Songbird]]'', breve ballata acustica, canzone scritta da Liam e dedicata alla compagna [[Nicole Appleton]]<ref>{{cita news|url=http://www.thelondonpaper.com/going-out/whats-new/live-music-review-of-oasis-gig-at-wembley-stadium|titolo=Live music review of Oasis gig at Wembley Stadium|data=10 luglio 2009|accesso=25 luglio 2009|lingua=en}}
</ref>. ''Stop Crying Your Heart Out'' fu anche il principale brano della colonna sonora del film ''[[The Butterfly Effect (film)|The Butterfly Effect]]''.
 
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Il 14 febbraio [[2007]] gli Oasis furono premiati ai BRIT Awards con il premio ''Outstanding Contribution To Music'' per lo straordinario contributo dato alla musica<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.nme.com/news/oasis/26453|titolo=Oasis 'Outstanding' at BRIT Awards|data=14 febbraio 2007|editore=NME}}</ref> e a marzo si esibirono per la prima volta a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Ad aprile furono tra gli artisti invitati da [[BBC Radio 2]] a celebrare il quarantennale del celebre album dei Beatles ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'', in occasione del quale il canale radiofonico indisse speciali sessioni di registrazione riproducendo l'attrezzatura musicale utilizzata dal quartetto di [[Liverpool]] nel [[1967]]<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/6530959.stm|titolo=Rock stars to recreate Sgt Pepper |editore=BBC|data=6 aprile 2007|lingua=en}}</ref>, sotto la supervisione di Geoff Emerick, l'ingegnere del suono che aveva curato la produzione dell'album dei Beatles.
 
AdA ottobre fu la volta dell'unica pubblicazione nel solo formato digitale di una canzone degli Oasis. Si trattò di ''[[Lord Don't Slow Me Down]]'', brano contenuto anche nell'omonimo DVD sopraccitato e che esordì al decimo posto nelle classifiche dei singoli del Regno Unito<ref>{{cita news|url=http://www.nme.com/news/oasis/31293|titolo=Oasis releasing brand new single 'Lord Don't Slow Me Down'|editore=NME|data=24 settembre 2007|lingua=en}}</ref>. Da luglio a settembre 2007 gli Oasis si riunirono negli [[Abbey Road Studios]], ultimando due nuove canzoni e le demo del settimo album in studio. Interrotte le registrazioni per un paio di mesi per via della nascita di Donovan, figlio di Noel, il gruppo tornò in studio 5 novembre 2007 e finì le sessioni verso marzo 2008<ref>{{cita news|url=http://www.musicloversgroup.com/oasis-dig-out-your-soul-album-review|titolo=Oasis - Dig Out Your Soul Album Review|editore=Music Lovers Group|data=2 ottobre 2008|lingua=en}}</ref> con il produttore Dave Sardy. L'album fu mixato a [[Los Angeles]].
 
=== ''Dig Out Your Soul'' e l'abbandono di Noel (2008–2009) ===
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Il 25 febbraio 2009 si tenne la cerimonia di consegna degli annuali [[NME Awards]]. Gli Oasis vinsero il premio di "Migliore band britannica del 2009"<ref>{{cita news|url=http://www.guardian.co.uk/music/2009/feb/26/oasis-win-nme-awards|titolo=Oasis win best British band at NME awards|editore=The Guardian|data=26 febbraio 2009|lingua=en}}</ref> e furono nominati in 7 categorie, stabilendo un record, poi battuto dai [[Kasabian]] (9 categorie) nel 2015<ref name="nme2015">{{Cita web|url=http://www.nme.com/news/music/various-artists-1218-1207628|titolo=The full winners list at NME Awards 2015 with Austin, Texas revealed|accesso=20 gennaio 2017}}</ref>.
 
Nel marzo 2009 gli Oasis dovettero cancellare i loro concerti previsti in [[Cina]] in quanto il governo locale non concesse ai membri della band il visto d'entrata, a causa della partecipazione, nel 1997, di Noel ada un concerto pro-[[Tibet]].
 
[[File:Oasis Live Forever Concert In Taipei.jpg|thumb|Gem Archer in concerto con gli Oasis a [[Taipei]] nell'aprile 2009]]
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Cinque mesi più tardi sono stati premiati per la sesta volta ai BRIT Awards per ''(What's the Story) Morning Glory?'', votato «miglior album britannico degli ultimi trent'anni»<ref>{{cita news|url=http://www.rttnews.com/ArticleView.aspx?Id=1215444&SMap=1|titolo=Oasis Wins Best U.K. Album Of Past 30 Years|editore=RTT News|data=18 febbraio 2010|lingua=en}}</ref>.
 
=== Dopo lo scioglimento (dal 2009-oggi) ===
{{Vedi anche|Liam Gallagher|Beady Eye|Noel Gallagher's High Flying Birds}}
[[File:Beady_Eye.jpg|thumb|Liam Gallagher in concerto con i [[Beady Eye]] nel marzo 2011]]
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D'altra parte sono numerose le band che si sono ispirate dichiaratamente agli Oasis: gli [[Arctic Monkeys]]<ref>{{cita news|autore=Matt Diehl|url=http://findarticles.com/p/articles/mi_m1285/is_6_36/ai_n26910626|titolo=Arctic Monkeys:a year ago, no one had heard of them (...)|data=luglio 2006|lingua=en}}</ref>, i [[Coldplay]]<ref>{{cita news|autore=Steve Ciabattoni|url=http://prod1.cmj.com/articles/display_article.php?id=34673|titolo=COLDPLAY: Talk About The Passion|editore=prod1.cmj.com|data=10 settembre 2002|lingua=en}}</ref>, i [[The Killers|Killers]]<ref>{{cita news|autore=Mike Kalil|url=http://www.reviewjournal.com/lvrj_home/2005/Sep-18-Sun-2005/living/3337781.html|titolo=IN DEPTH: killers rising|editore=Las Vegas Review-Journal|data=18 settembre 2005}}</ref>, i [[The Coral|Coral]]<ref>{{cita web|url=http://myspace.com/thecoral|titolo=The Coral's official Myspace|lingua=en}}</ref> e i [[Kasabian]]<ref>{{cita news|url=http://www.contactmusic.com/news.nsf/story/kasabians-oasis-dreams_1105876|titolo=KASABIAN'S OASIS DREAMS|data=9 giugno 2009|lingua=en}}</ref>, il cui cantante [[Tom Meighan]] è amico di Noel<ref>{{cita news|url=http://www.exposay.com/noel-gallagher-takes-new-shooting-hobby/v/18228|titolo=Noel Gallagher Takes New Shooting Hobby|editore=Exposay|data=7 marzo 2008|lingua=en}}</ref>. Degli Oasis esiste anche una cover band, i [[No Way Sis]], originari di [[Glasgow]], che nel [[1996]] riuscirono a piazzare il singolo ''[[I'd Like to Teach the World to Sing]]'', cover dei [[The New Seekers|New Seekers]] cantata alla maniera degli Oasis, nella top 40 del Regno Unito<ref>{{cita news|url=http://www.westnet.com/consumable/1997/01.18/revnoway.html|autore=Tim Mohr|titolo=No Way Sis, "I'd Like To Teach The World To Sing"|editore=Westnet|data=18 gennaio 1997|lingua=en}}</ref>. A queste band si aggiunge quella giapponese dei [[Little by Little (gruppo musicale)|Little by Little]], che si chiamano così in omaggio all'[[Little by Little (Oasis)|omonima canzone]] della band dei fratelli Gallagher<ref>{{cita web|url=http://music.goo.ne.jp/artist/ARTLISD1163697/index.html|titolo=little by little (りとるばいりとる)|editore=Musicgoone|lingua=ja}}</ref>.
 
Alcune influenze più evidenti in alcune composizioni musicali della band hanno indotto alcuni artisti a citare gli Oasis in giudizio. È il caso di [[Neil Innes]], che accusò la band di plagio per la canzone ''Whatever'', a suo dire copiata dalla sua ''How Sweet to Be an Idiot''. Il giudice gli diede ragione, concedendogli i diritti d'autore del testo del brano degli Oasis. Il gruppo di Manchester fu citato in giudizio anche dalla [[Coca-Cola]] per aver utilizzato senza permesso il brano ''[[I'd Like to Teach the World to Sing]]'', canzone dei [[New Seekers]] nota negli anni settanta come jingle della pubblicità della bevanda. La band fu costretta poi a cambiare il testo del brano<ref name="oasisbio"/>. Inoltre, al momento della loro distribuzione, le copie promozionali di ''(What's the Story) Morning Glory?'' contenevano in origine un brano intitolato ''Step Out''. Il CD promozionale fu subito ritirato e sostituito con una versione che ometteva la controversa canzone, troppo somigliante a un brano di [[Stevie Wonder]], ''Uptight (Everything's Alright)''<ref name="Mathur181">{{Cita|Mathur, 1997|pag. 181}}.</ref>. Il pezzo poi comparve come lato b di ''Don't Look Back in Anger'' e a Wonder furono corrisposte mille sterline e riconosciuta la dizione "Wonder, et. al" nella lista dei parolieri<ref name="Mathur181"/>. Il CD promozionale dell'album contenente ''Step Out'' oggi è un oggetto ricercato dai collezionisti.
 
== Formazione ==
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== Gli Oasis nei media ==
[[File:Oasis 2005.jpg|thumb|Gli Oasis in concerto allo [[Shoreline Amphitheatre]] di [[Mountain View (Santa Clara)|Mountain View]] nel 2005]]
Dalla band degli Oasis è stato tratto spunto per ideare la band fittizia dei [[DriveShaft]], presente nella serie televisiva americana ''[[Lost (serie televisiva)|Lost]]''. Vi è, infatti, anche in questo caso una coppia di fratelli, composta da [[Charlie Pace]], bassista e chitarrista della band, uno dei personaggi principali della serie, e da [[Liam Pace]], cantante, il cui nome richiama proprio quello del cantante della band britannica. Entrambe le band sono di [[Manchester]] ede sono caratterizzate da dissidi tra i membri, causati da abusi di alcol e droga.
 
Il duo comico [[Toti e Tata]], formato da [[Emilio Solfrizzi]] ede [[Antonio Stornaiolo]], creò una parodia della band di nome ''Oesais'', che rivisitava alcuni brani più famosi degli Oasis in dialetto di [[Molfetta]].<ref>[http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo340115.shtml Tgcom - Oesais, Liam e Noel in salsa barese<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== Citazioni sugli Oasis ==