Palazzo Vitelleschi: differenze tra le versioni

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==Storia==
Voluto dal cardinale [[Giovanni Maria Vitelleschi]], ed edificato tra il [[1436]] ed il [[1439]] (con il completamento dei lavori però solo nel 1460-90), viene considerato uno dei principali palazzi [[architettura rinascimentale|rinascimentali]] del [[Lazio]]. Fu costruito inglobando parti di edifici preesistenti, quali un gruppo di case verso via Mazzini, un grosso muro presso le scale delle antiche mura di Corneto Vecchio, e buona parte della parete verso piazza Soderini. La disomogeneità stilistica, ben evidente in facciata o nel cortile, è dovuta o alle diverse fasi esecutive, o a un cambio di architetto in corso d'opera.<ref name=TCI>TCI, cit., p. 169.</ref>
 
Dopo la morte del cardinale in palazzo venne [[camera Apostolica|incamerato]], ed usato da alcuni pontefici, tra cui [[Leone X]]. Alla fine del Cinquecento venne ammodernato dal cardinale [[Charles d'Angennes de Rambouillet]], all'epoca governatore per [[Sisto V]], infine passò alla famiglia [[Soderini (famiglia)|Soderini]]<ref name=TCI/>.
Voluto dal cardinale [[Giovanni Maria Vitelleschi]], ed edificato tra il [[1436]] ed il [[1439]] (con il completamento dei lavori però solo nel 1460-90), viene considerato uno dei principali palazzi [[architettura rinascimentale|rinascimentali]] del [[Lazio]]. Fu costruito inglobando parti di edifici preesistenti, quali un gruppo di case verso via Mazzini, un grosso muro presso le scale delle antiche mura di Corneto Vecchio, e buona parte della parete verso piazza Soderini. La disomogeneità stilistica, ben evidente in facciata o nel cortile, è dovuta o alle diverse fasi esecutive, o a un cambio di architetto in corso d'opera.<ref name=TCI>TCI, cit., p. 169.</ref>
 
Dopo la morte del cardinale in palazzo venne [[camera Apostolica|incamerato]], ed usato da alcuni pontefici, tra cui [[Leone X]]. Alla fine del Cinquecento venne ammodernato dal cardinale [[Charles d'Angennes de Rambouillet]], all'epoca governatore per [[Sisto V]], infine passò alla famiglia [[Soderini (famiglia)|Soderini]]<ref name=TCI/>.
 
All'inizio del Novecento il Comune lo passò allo Stato, che vi allestì un primo [[Antiquarium]]; è del [[1924]] la collocazione nel palazzo della sede del [[Museo archeologico nazionale di Tarquinia]].<ref>{{cita web|url=http://www.archeo.it/musei/museo-archeologico-nazionale-tarquiniense|titolo=Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense - Tarquinia (VT)|accesso=14 maggio 2015}}</ref>
 
Il 17 gennaio 1944 fu colpio da una bomba, che lo danneggiò gravemente, richiedendo un accurato restauro nel Dopoguerra<ref name=TCI/>.
 
 
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