Note tironiane: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Calligraphy.malmesbury.bible.arp.jpg|thumb|upright=1.4|Due ''et'' tironiane nel contesto (terza linea dal basso e seconda linea dall'alto), da una Bibbia scritta da un amanuense belga.]]
Le '''note tironiane''' (o ''notae tironianae'') sono segni [[tachigrafia|tachigrafici]] che [[Abbreviazione|abbreviano]] parole d'uso frequente.
Debbono il nome a [[Marco Tullio Tirone]], [[liberto]] e [[scriba]] di [[Cicerone]] che per trascrivere i discorsi di quest'ultimo aveva inventato un sistema di simboli. Il loro primo utilizzo fu riportato da [[Plutarco]] che lo colloca intorno al [[63 a.C.]], quando Tirone trascrisse un discorso di [[Catone il Giovane]] contro [[Catilina]]. Il sistema tironiano consisteva in circa 4.000 simboli che sostituivano le radici verbali o le loro lettere finali; in epoca classica talvolta arrivava a 5.000 simboli. Nel periodo medievale le note tironiane venivano usate nei monasteri e il sistema arrivò a contare circa 13.000 simboli. L'uso delle note declinò dopo il 1100 ma in alcuni casi fu usato fino al XVII secolo.
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