Francesco Algarotti: differenze tra le versioni

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Dopo il periodo trascorso in Francia, Algarotti si recò in [[Inghilterra]], per soggiornare per qualche tempo a [[Londra]], dove fu accolto nella ''[[Royal Society]]'', prestigiosa accademia scientifica. Tornato in Italia si poté dedicare alla pubblicazione del ''Newtonianesimo'' e subito dopo partì. Dopo un breve ritorno a Londra, andò a visitare alcune zone della [[Russia]] (fermandosi in particolare a [[San Pietroburgo]]) e della [[Prussia]].
 
Dice il De Tipaldo, nelle sue biografie degli italiani illustri: "Quando nel 1740 [[Federico II di Prussia|Federico]] si recò a [[Königsberg]] a incoronarsi, l'Algarotti si trovò in mezzo gli applausi e il giubilo di quella potente e valorosa nazione misto e confuso coi principi della famiglia reale, e stette nel palco col re, spargendo al popolo sottoposto le monete con l'immagine di Federico. Fu in tale congiuntura che questi conferì a lui, quanto al fratello Bonomo e ai discendenti della famiglia Algarotti, il titolo di conte, meno vano quando è premio del sapere, e dal 1747 lo fece suo ciambellano e cavaliere dell'ordine del merito, mentr'era alla corte di Dresda col titolo di consigliere intimo di guerra. Dal momento che Algarotti conobbe Federico sino alla sua morte, cioè pel corso di venticinque anni, né l'amicizia, né la stima del re, né la gratitudine, la devozione e il sincero affetto del cortigiano vennero meno, né soffersero mai alcuna alterazione." Secondo il De Tipaldo, l'amicizia fra i due era estesa anche alla sfera più intima; dice infatti: "... lo volle non solo a compagno degli studi e dei viaggi, ma altresì dei suoi più segreti piaceri, essendoché della corte di Potsdam, ora egli faceva un Peripato, ed ora la convertiva in un tempio di Gnido" - il che significa: in un tempio di Venere.
 
Trascorse alla corte del re oltre un decennio, per fare ritorno nel paese natale nel [[1753]]. Utilizzò la propria influenza anche a favore degli "oppositori" filosofici come [[Gregorio Bressani]].<ref>{{DBI|nomeurl=gregorio-bressani|nome=BRESSANI, Gregorio}}</ref>