Alessandra Boarelli

alpinista italiana (1838-1909)

Alessandra Boarelli (Torino, 1838Verzuolo, 1908) è stata un'alpinista italiana.

Biografia modifica

Figlia di Felice Re[1], si trasferì a Verzuolo (CN) dopo il matrimonio con Emilio-Giovanni Boarelli, uomo di nobile famiglia oltreché sindaco della cittadina cuneese[2]. Ebbe con lui tre figli: Isabella, Luisa e Clemente-Maria (ultimogenito, nato nel 1870)[1].

Appassionata di alpinismo, tentò una prima salita al Monviso nel 1863 anticipando di qualche giorno Quintino Sella, dovendo però rinunciare a causa del maltempo. Ritentò l'impresa l'anno successivo, ed il 16 agosto 1864 fu la prima donna a salire sulla vetta del Monviso[3]. Insieme a lei, giunse in vetta anche un'altra donna, la damigella quattordicenne Cecilia Filia, figlia di un notaio di Casteldelfino[4]. Facevano parte della spedizione anche il parroco di Casteldelfino, don Carlo Galliano[4], ed altri due alpinisti, i signori Mainardi e Richard[5]. L'impresa della Boarelli suscitò clamore in seno al mondo alpinistico italiano, venendo però minimizzata dagli organi ufficiali:

«Ora che è provato che perfin le donne raggiunsero quella punta culminante, che fino all'anno scorso si credette inaccessibile, chi sarà quel touriste che si perderà di coraggio all'atto della prova?»

Ad Alessandra Boarelli è dedicato il Bivacco Boarelli, alla base del versante Sud del Monviso, presso i Laghi delle Forciolline, sulla via di accesso al Monviso da Castello di Pontechianale[3].

Note modifica

  1. ^ a b Gio.Battista di Crollalanza Annuario della nobiltà italiana, Presso la direzione del Giornale araldico, 1888, p.189
  2. ^ Associazione Trekking 3V: Immagini di alpinismo femminile: dal 1860 al 1960[collegamento interrotto]
  3. ^ a b Regione Piemonte: Dedicato ad Alessandra Boarelli il bivacco del Lago Forciolline Archiviato il 17 agosto 2007 in Internet Archive.
  4. ^ a b sottolala.it: Il Monviso e dintorni Archiviato il 30 settembre 2008 in Internet Archive.
  5. ^ Associazione Trekking 3V: Monvisando 2005[collegamento interrotto]
  6. ^ articolo pubblicato sul periodico La sentinella delle Alpi del 25/08/1864

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