Analfabetismo funzionale

incapacità di leggere e scrivere

Il termine analfabetismo quantitativo, o illetteratismo,[1] indica l'incapacità di usare in modo efficace le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana; si traduce quindi in pratica nell’incapacità di comprendere, valutare e usare le informazioni riscontrabili nella società contemporanea.

Definizione modifica

L'UNESCO definisce dal 1984 l'analfabetismo funzionale come «la condizione di una persona incapace di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere da testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità».[2] Il termine, coniato all'interno di un'indagine sui nuclei familiari svolta dalle Nazioni Unite nel 1984, fu introdotto per sovvenuta esigenza di un concetto di alfabetizzazione superiore rispetto a quello di alfabetizzazione minima, introdotto dall'agenzia nel 1958. Nell'indagine veniva sollevata la questione delle campagne di alfabetizzazione di massa, suggerendo che esse avrebbero dovuto mirare a standard di alfabetizzazione più elevati del semplice saper leggere e scrivere, e concentrarsi sullo sviluppo della capacità di utilizzare tali competenze nelle relazioni fra sé e la propria comunità e le situazioni socioeconomiche della vita.[3]

Se l’alfabetizzazione è basilarmente intesa come l'acquisizione di abilità cognitive e spesso definita in termini di scolarizzazione, ma è divisibile in "competenze, applicazioni, apprendimento e capacità d'analisi"[4], in una complessità sfuggente per cui una definizione esaustiva non è raggiunta[5], si introduce il concetto di alfabetizzazione funzionale (o anche letteratismo, dall'inglese literacy)[6] per rappresentare quel livello più elevato di alfabetizzazione più orientato alla pratica (nel lavoro, ecc.) e all'uso continuativo dell'abilità di lettura e scrittura. L'obiettivo principale di tali competenze non è il raggiungimento di un dato strumentale (il saper leggere e scrivere), ma l'utilizzo di tale capacità per partecipare attivamente ed efficacemente a tutte quelle attività che richiedono un certo livello di conoscenza della comunicazione verbale.[3] I dettagli applicativi, le specifiche attività, essendo dinamici ed emergenti nello sviluppo di una società, non possono essere fissati precisamente.[5][7] I criteri per valutare il fenomeno variano da nazione a nazione e da ricerca a ricerca.[8]

Caratteristiche modifica

Mentre una persona completamente analfabeta non è in grado di leggere o scrivere, una persona funzionalmente analfabeta ha una padronanza di una base dell'alfabetizzazione (può leggere e scrivere, esprimersi con un grado variabile di correttezza grammaticale e di stile, e svolgere semplici calcoli aritmetici) e riesce a comprendere il significato delle singole parole, ma non riesce comunque a raggiungere un livello adeguato di comprensione e di analisi e a ricollegare contenuti nel quadro di un discorso complesso.

Un analfabeta funzionale si distingue per le seguenti caratteristiche:

  • incapacità di comprendere adeguatamente testi o materiali informativi pensati per essere compresi dalla persona comune: articoli di giornale, contratti legalmente vincolanti, regolamenti, bollette, corrispondenza bancaria, orari di mezzi pubblici, cartine stradali, dizionari, enciclopedie, foglietti illustrativi di farmaci, istruzioni di apparecchiature;
  • scarsa abilità nell'eseguire anche semplici calcoli matematici, ad esempio riguardanti la contabilità personale o il tasso di sconto su un bene in vendita;
  • scarse competenze nell'utilizzo degli strumenti informatici (sistemi operativi, uso della rete, software di videoscrittura, fogli di calcolo, ecc.);
  • conoscenza dei fenomeni scientifici, politici, storici, sociali ed economici molto superficiale e legata prevalentemente alle esperienze personali o a quelle delle persone vicine; tendenza a generalizzare a partire da singoli episodi non rappresentativi; largo uso di stereotipi e pregiudizi;
  • scarso senso critico, tendenza a credere ciecamente alle informazioni ricevute, incapacità di distinguere notizie false dalle vere e di distinguere fonti attendibili e inattendibili.[9][10]

Ricadute a livello socioeconomico modifica

Uno studio intitolato Literacy at Work ("Alfabetizzazione sul lavoro"), pubblicato dal Northeast Institute nel 2001, ha rilevato che le relative perdite economiche, causate da bassa produttività, errori e incidenti riconducibili all'analfabetismo funzionale, ammontano a miliardi di dollari all'anno.

La ricerca sociologica ha dimostrato che i paesi con livelli inferiori di analfabetismo funzionale tra le loro popolazioni adulte, con particolare riguardo alla competenza civica, tendono ad essere quelli con i più alti livelli di alfabetizzazione scientifica tra i giovani verso la fine dei corsi di studio secondari.[11]

Per l'alfabetizzazione civica di una società è importante che le scuole sappiano portare anche gli studenti meno brillanti a raggiungere l'alfabetismo funzionale richiesto per comprendere i testi e i documenti di base associati a una cittadinanza competente, come ha mostrato ad esempio l'esperienza svedese (il 62% degli svedesi meno scolarizzati è apparso funzionalmente alfabetizzato, contro il 17% degli statunitensi).[11]

Collegamenti con crimine e povertà modifica

Gli analfabeti funzionali sono più facilmente soggetti a intimidazione sociale, a rischi per la salute, a varie forme di stress, a bassi guadagni, ecc.

La correlazione tra crimine e analfabetismo funzionale è ben nota ai criminologi e ai sociologi; nei primi anni 2000 è stato stimato che il 60% degli adulti nelle carceri federali e statali degli Stati Uniti fosse funzionalmente o marginalmente analfabeta, e che l'85% dei delinquenti minorenni avesse problemi riguardanti la lettura, la scrittura e la matematica di base.[12]

Diffusione di notizie non vere modifica

Poco dotati della capacità di riconoscere le informazioni fondate e quelle false o distorte e non usi al controllo per verifica, gli analfabeti funzionali tendono, oltre che a travisare, a credere a notizie false e a diffonderle.[13] Nell'era di Internet e dei social network, dove chiunque può pubblicare informazioni che possono raggiungere masse di persone, il problema ha assunto dimensioni importanti.[13]

Nel caso di disinformazione legata a temi medico-sanitari (vaccini, omeopatia o terapie alternative in genere) le conseguenze sociali possono essere drammatiche, in quanto le informazioni fuorvianti possono mettere a repentaglio la salute o la vita di molte persone, e anche dei loro figli minori[14].

La diffusione di notizie false incoraggianti pregiudizi verso alcune categorie di persone (per etnia, religione, orientamento sessuale, ecc.) può accrescere la diffusione di atteggiamenti discriminatori e emarginanti nei loro confronti, aggravando gli ostacoli alla loro integrazione[15].

Diffusione modifica

Le analisi svolte negli Stati Uniti dal National Center for Education Statistics distinguono tre abilità e quattro livelli (inadeguato, basilare, intermedio, competente) nelle stesse[16]:

  • letteratismo da testi in prosa (per esempio, articoli di giornale o libri di narrativa);
  • letteratismo da documenti (per esempio, saggi, grafici, tabelle, ma anche proposte di lavoro);
  • letteratismo quantitativo (la capacità di calcolo).

Dette capacità permettono, per esempio, di confrontare i punti di vista di due editoriali differenti; oppure interpretare una tabella medica riguardante pressione del sangue, età e attività fisica; oppure anche calcolare e confrontare il prezzo al chilo di generi alimentari. Una persona che ha un letteratismo da prosa basilare può leggere un breve testo e comprenderlo nella sua globalità, mentre una persona che ha un letteratismo inferiore può limitarsi a leggere una porzione di testo per reperire una piccola informazione elementare; una persona che ha un livello inferiore nel calcolo potrebbe essere in grado di fare una semplice addizione.

Negli Stati Uniti d'America, secondo tale studio, del 2003, 30 milioni di persone (il 14% degli adulti) erano classificate come non in grado di compiere attività di lettura semplici e di tutti i giorni, mentre 63 milioni (il 19%) raggiungevano un solo un livello di base. Il 14% della popolazione adulta appariva ad un livello inadeguato (primo livello) nel letteratismo da prosa, il 12% nel letteratismo da documenti ed il 22% nel letteratismo quantitativo. Solo il 13% della popolazione appariva competente (quarto livello) per ognuno dei tre campi.[17] Secondo la rivista Business, negli Stati Uniti d'America all'inizio del millennio gli adulti funzionalmente analfabeti con un impiego sono stati stimati essere 15 milioni. L'American Council of Life Insurers ha riportato che il 75% delle compagnie nella Fortune 500 ha voluto fornire corsi di riparazione per i loro lavoratori.

Nel Regno Unito, secondo il Daily Telegraph (14 giugno 2006) «un adulto britannico su sei manca delle competenze alfabetiche che dovrebbe avere un bambino di 11 anni». Il Ministero per l'Istruzione britannico ha riferito che nel 2006 il 47% dei sedicenni lascia la scuola senza aver ottenuto un livello base di competenza funzionale in matematica, e il 42% non supera il livello base in inglese: ogni anno nel Regno Unito 100.000 allievi lasciano la scuola come analfabeti funzionali.[18]

In Francia, secondo gli studi dell'Institut national de la statistique et des études économiques (INSEE) pubblicati nel 2005, il tasso di illetteratismo è in calo, ed è maggiore per la popolazione di 60-65 anni (34%) piuttosto che tra i giovani di 18-29 anni (14%). Nel complesso, si può parlare di illetteratismo per il 9% della popolazione francese.

In Italia, i dati OCSE-PIAAC del 2016 riportati dal Corriere della Sera[19] mostrano come l'analfabetismo funzionale riguardi il 27,9% degli italiani tra i 16 e i 65 anni. Il progetto ALL (Adult Literacy and Lifeskills - Letteratismo e abilità per la vita), nell'ambito di una ricerca comparativa internazionale promossa dall'OCSE, aveva già permesso un'indagine su un campione della popolazione italiana compreso tra 16 e 65 anni che ha rivelato, nel 2003-2004, che il 46,1% è al primo livello, il 35,1% è al secondo livello e solo il 18,8% è a un livello di più alta competenza.[20]

Studio recente modifica

Secondo uno studio recente, eseguito dal Programme for the International Assessment of Adult Competencies (PIAAC) in 31 paesi, i dati sono i seguenti:

Nazione Analfabetismo da testi in prosa
di livello 1 (rapporto ALL)
(% con età 16–65)
2011-2012[21][22]
  Giacarta (Indonesia) 69,0
  Cile 58,0
  Turchia 47,0
  Italia 28,0
  Israele 28,0
  Spagna 28,0
  Grecia 27,0
  Singapore 26,0
  Slovenia 25,0
  Francia 22,0
  Irlanda del Nord 18,0
  Stati Uniti 18,0
  Germania 18,0
  Inghilterra 17,0
  Irlanda 17,0
  Canada 16,0
  Austria 16,0
  Lituania 16,0
  Danimarca 16,0
  Belgio 15,0
  Australia 13,0
  Estonia 13,0
  Russia 13,0
  Repubblica di Corea 13,0
  Svezia 13,0
  Norvegia 12,0
  Nuova Zelanda 12,0
  Paesi Bassi 12,0
  Repubblica Ceca 12,0
  Slovacchia 12,0
  Finlandia 11,0

Studi più datati modifica

I risultati ottenuti nel 2009 dal rapporto sullo sviluppo umano usavano la percentuale di persone funzionalmente analfabete come una delle variabili per calcolare l'indice di povertà umana nei paesi sviluppati.[23] Lo studio, riguardante 16 paesi, riporta i seguenti dati:

Nazione Persone
funzionalmente analfabetizzate
di livello 1 (punteggio IALS)
(% con età 16–65)
1994–2003[24]
  Italia 47,0
  Messico 43,2
  Irlanda 22,6
  Regno Unito 21,8
  Stati Uniti 20,0
  Fiandre (Belgio) 18,4
  Nuova Zelanda 18,4
  Australia 17,0
  Svizzera 15,9
  Canada 14,6
  Germania 14,4
  Paesi Bassi 10,5
  Finlandia 10,4
  Danimarca 9,6
  Norvegia 7,9
  Svezia 7,5

Uno studio condotto dal dipartimento di statistica canadese (su 11 paesi) ha rilasciato nel 2011 il rapporto Literacy for Life: Further Results from the Adult Literacy and Life Skills Survey ("Alfabetizzazione per la vita: ulteriori risultati dall'indagine sull'alfabetizzazione degli adulti e sulle competenze per la vita"), parte del secondo report ufficiale del progetto ALL. Il documento presenta i risultati per le undici nazioni che hanno raccolto tutti i dati dal 2002 al 2008, intesi a saggiare: alfabetizzazione in prosa (Prose literacy), alfabetizzazione nei documenti (Document literacy), abilità di calcolo (Numeracy) e risoluzione di problemi (Problem solving).[25]

Nazione Analfabetismo da testi in prosa
di livello 1 (rapporto ALL)
(% con età 16–65)
2003-2008[26]
  Italia 47,0
  Nuevo León (Messico) 43,2
  Stati Uniti 20,0
  Ungheria 17,0
  Svizzera 15,9
  Canada 14,6
  Australia 14,5
  Nuova Zelanda 13,4
  Bermuda 12,5
  Paesi Bassi 10,3
  Norvegia 7,9

Note modifica

  1. ^ Cosa significa illetteratismo? Federazione Svizzera Leggere e scrivere, su lesenlireleggere.ch. URL consultato il 3 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2019).
  2. ^ OECD Statistics Directorate, OECD Glossary of Statistical Terms - Functionally illiterate Definition, su OECD.
  3. ^ a b Nazioni Unite, Handbook of Household Surveys, Revised Edition (PDF), Serie F, No. 31, 1984, p. 192.
  4. ^ http://www.unesco.org/education/GMR2006/full/chapt6_eng.pdf
  5. ^ a b Analfabeti brava gente, in Prismo, 14 marzo 2016.
  6. ^ Tanja Colja, Cos'è il letteratismo, Jezik/Lingua.
  7. ^ Unesco, Understandings of literacy (PDF), in Education for All Global Monitoring Report, 2006.
  8. ^ Ursula Giere, Functional Illiteracy and Literacy Provision in Developed Countries: an Analytical Bibliography (PDF), Unesco.
  9. ^ Il 70 per cento degli italiani è analfabeta (legge, guarda, ascolta, ma non capisce), su LaStampa.it. URL consultato il 18 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2017).
  10. ^ (EN) Che cosa è l'analfabetismo funzionale e perché è molto poco divertente, in Cosmopolitan, 16 gennaio 2017. URL consultato il 18 maggio 2017.
  11. ^ a b SASE - Society for the Advancement of Socio-Economics (PDF) (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2006). — Civic Literacy: How Informed Citizens Make Democracy Work Henry Milner, Umeå University and Université Laval, accessed May 2006
  12. ^ National center for education statistics, Literacy behind prison walls (PDF), su nces.ed.gov, U.S.Department of Education, ottobre 1994.
  13. ^ a b Articolo su la. Treccani
  14. ^ Vaccini, epidemia di ignoranza (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017).
  15. ^ Di analfabetismo funzionale, bufale e social network.
  16. ^ Data Files from the 2003 National Assessment of Adult Literacy, su nces.ed.gov. URL consultato il 1º maggio 2014.
  17. ^ (EN) National assessment of Adult literacy (NAAL), su nces.ed.gov. URL consultato il 28 dicembre 2008.
  18. ^ (EN) Kirsty Scott, Sounds incredible, in Guardian.co.uk, 10 agosto 2007. URL consultato il 28 dicembre 2008.
  19. ^ Nuove incompetenze, Leggere e non capire, su corriere.it.
  20. ^ ALL - Adult Literacy and Lifeskills. Letteratismo e abilità per la vita, su indire.it. URL consultato il 19 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  21. ^ Analfabeti funzionali, in L'Espresso, 7 marzo 2017.
  22. ^ La classifica dei Paesi con più analfabeti funzionali, in investireoggi.it, 26 marzo 2018.
  23. ^ Human Development Report 2009: "Overcoming barriers: Human mobility and development" (PDF), su hdr.undp.org, undp.org. URL consultato il 28 aprile 2014.
  24. ^ Human Development Report 2009" (PDF), su hdr.undp.org, undp.org, p. 180. URL consultato il 17 gennaio 2018.
  25. ^ Literacy for Life: Further Results from the Adult Literacy and Life Skills Survey, su www150.statcan.gc.ca.
  26. ^ (EN) OECD, Statistics Canada (2011), Literacy for Life: Further Results from the Adult Literacy and LifeSkills Survey, OECD Publishing (PDF), su statcan.gc.ca, p. 61. URL consultato il 4 gennaio 2014.

Voci correlate modifica

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