Caduta di Tarbisu

evento storico (615 a.C.)

Dopo la morte di Assurbanipal (627 a.C.), l'impero neo-assiro entrò in un periodo d'instabilità causato dalla guerra civile tra gli eredi al trono Sin-shar-ishkun e Assur-etil-ilani. Nel 626 a.C., Nabopolassar di Babilonia si ribellò agli Assiri e, dopo alcuni anni di guerra, li espulse dai suoi confini senza però riuscire a stroncare il potere nell'entroterra imperiale. La situazione cambiò drasticamente nel 616 a.C., quando i Medi attaccarono l'impero assiro. La caduta di Tarbisu (una città di rilevanza secondaria nella geografia politica imperiale ma ubicata a soli 5 km dalla capitale Ninive) per mano dei Medi di Ciassare il grande, nel 615 a.C., e la loro successiva conquista di Assur, l'antica capitale religiosa dell'impero, permise a Nabopolassar di riaprire la contesa con Ninive dando una svolta al conflitto.[1][2][3][4]

Caduta di Tarbisu
parte Conquista medo-babilonese dell'Impero assiro
Data615 a.C.[1][2][3][4]
LuogoTarbisu
EsitoVittoria dei Medi che saccheggiano la città
Schieramenti
Comandanti
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Note modifica

  1. ^ a b Liverani, p. 539.
  2. ^ a b Boardman, p. 179.
  3. ^ a b Bradford, p. 48.
  4. ^ a b Potts, p. 854.

Bibliografia modifica

Fonti modifica

Studi modifica

In italiano
  • Mario Liverani, Antico Oriente: storia, società, economia, nuova ed., Bari-Roma, Laterza, 2009 [1988], ISBN 978-88-420-9041-0.
  • Vincenzo Mistrini, Gli assiri : la prima superpotenza dell'Oriente Antico, Gorizia, LEG, 2022.
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