Prefettura apostolica di Ulan Bator

sede della Chiesa cattolica in Mongolia

La prefettura apostolica di Ulan Bator (in latino: Praefectura Apostolica Ulaanbaatarensis) è una sede della Chiesa cattolica in Mongolia. Nel 2020 contava 1.354 battezzati su 3.278.290 abitanti. È retta dal vescovo cardinale Giorgio Marengo, I.M.C.

Prefettura apostolica di Ulan Bator
Praefectura Apostolica Ulaanbaatarensis
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
Prefetto apostolicocardinale Giorgio Marengo, I.M.C.
Presbiteri23, di cui 5 secolari e 18 regolari
58 battezzati per presbitero
Religiosi29 uomini, 36 donne
 
Abitanti3.278.290
Battezzati1.354
StatoMongolia
Superficie1.564.120 km²
Parrocchie9
 
Erezione14 marzo 1922
Ritoromano
CattedraleSanti Pietro e Paolo
IndirizzoP.O. Box 694, Bayanzurkh District, 13th Micro-district, Ulaan-Baatar, Mongolia
Sito webwww.catholicchurch-mongolia.mn
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Mongolia

Territorio modifica

La prefettura apostolica si estende su tutto il territorio dello stato della Mongolia.

Sede prefettizia è la città di Ulan Bator, dove si trova la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.

Il territorio è suddiviso in 9 parrocchie, di cui 5 a Ulan Bator (Santi Pietro e Paolo, Santa Maria, Santa Sofia, Buon Pastore e Sacra Famiglia), una a Darhan (Santa Maria del Soccorso), una ad Arvajhėėr (Santa Maria Madre della Misericordia), una a Erdenet (Divina Misericordia) e una a Zuunmod (Dio Misericordioso).

Storia modifica

La missione sui iuris della Mongolia Esterna fu eretta il 14 marzo 1922 con il breve In catholicae Ecclesiae di papa Pio XI, ricavandone il territorio dal vicariato apostolico della Mongolia centrale (oggi diocesi di Chongli-Xiwanzi); contestualmente la missione venne affidata agli stessi vicari apostolici.

Nel 1924 assume il nome di missione sui iuris di Urga in forza del decreto Vicarii et Praefecti della Congregazione di Propaganda Fide[1].

In seguito all'avvento del comunismo e alla nascita della Repubblica Popolare Mongola il cristianesimo scomparve dal Paese.

Con la fine dell'epoca comunista e l'instaurarsi delle relazioni diplomatiche fra Santa Sede e governo mongolo (1992), i missionari cattolici ritornarono in Mongolia.

Il 30 aprile 2002 l'antica missione sui iuris è stata elevata al rango di prefettura apostolica con la bolla De universa catholica di papa Giovanni Paolo II.

In occasione del ventennale della riapertura della missione in Mongolia, nel corso del 2012 sono state erette due nuove parrocchie: quella di Santa Sofia a Ulan Bator, e quella di Maria Madre della Misericordia a Arvajhėėr. In questo stesso anno il numero dei fedeli cattolici è salito a 835.[2]

Il 28 agosto 2016 è stato ordinato il primo sacerdote nativo della Mongolia.[3]

Cronotassi degli ordinari modifica

Statistiche modifica

La prefettura apostolica nel 2020 su una popolazione di 3.278.290 persone contava 1.354 battezzati.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
2001 94 2.400.000 0,0 6 2 4 15 7 14 1
2002 114 2.400.000 0,0 9 2 7 12 17 17 1
2003 132 2.400.000 0,0 11 2 9 12 13 23 2
2004 168 2.400.000 0,0 14 2 12 12 14 27 3
2005 215 2.400.000 0,0 15 3 12 14 18 29 3
2010 656 2.955.800 0,0 20 5 15 32 20 45 4
2014 919 3.227.000 0,0 17 3 14 54 18 43 6
2017 1.222 3.046.396 0,0 33 7 26 37 30 44 6
2020 1.354 3.278.290 0,0 23 5 18 58 29 36 9

Note modifica

  1. ^ (LA) Decreto Vicarii et Praefecti, AAS 17 (1925), pp. 23-25
  2. ^ (FR) La création d’une sixième paroisse témoigne du dynamisme d’une Eglise née il y a seulement vingt ans, su missionsetrangeres.com, 29 ottobre 2012. URL consultato il 29 aprile 2021.
  3. ^ ASIA/MONGOLIA - La prima messa del primo prete mongolo, in Agenzia Fides, 1º settembre 2016. URL consultato il 29 aprile 2021.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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