Stazione di Gattinara

stazione ferroviaria italiana

La stazione di Gattinara, posta lungo la linea Santhià-Arona, è al servizio dell'omonimo comune. Risulta priva di traffico dal 2012.

Gattinara
stazione ferroviaria
Il fabbricato viaggiatori visto dall'esterno
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGattinara
Coordinate45°36′41.16″N 8°21′52.82″E / 45.611433°N 8.364673°E45.611433; 8.364673
LineeSanthià-Arona
Storia
Stato attualesenza traffico
Attivazione1905
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari2
GestoriRete Ferroviaria Italiana
InterscambiAutolinee interurbane
DintorniCentro abitato

Storia modifica

 
La stazione in una cartolina d'epoca

La stazione entrò in funzione il 16 gennaio 1905, con l'apertura del primo tratto fra Santhià e Borgomanero della ferrovia Santhià-Arona.[1] Originariamente era dotata di tre binari passanti e di un scalo merci, fornito di due binari e raccordato allo stabilimento Pozzi-Richard Ginori, in seguito dismesso.

Il movimento era svolto in regime di giunto telefonico mediante il quale il Dirigente Unico coordinava il personale addetto al movimento della stazione nell'effettuazione di incroci e precedenze. Oltre al servizio di biglietteria era possibile spedire posta o merci in piccole partite. Il personale della stazione lavorava su due turni giornalieri. I carri merci che la stazione lavorava erano, negli anni settanta, circa 6.000 all'anno; 1.800 erano i carri per la lavorazione e la spedizione in loco dei prodotti dallo stabilimento Pozzi Richard Ginori[senza fonte].

Nel 1987, con l'introduzione sulla linea ferroviaria del sistema di controllo centralizzato del traffico, la stazione venne dotata di apparato ACEI,[2] che sostituì i precedenti impianti per la manovra degli enti del piazzale comandati manualmente dal personale. Tale sistema permise il controllo a distanza, mediante esercizio con Dirigente Centrale Operativo. Il fabbricato venne inoltre ristrutturato e dotato di impianto di informazioni ai viaggiatori acustico-visivo e una nuova illuminazione delle banchine.

All'inizio degli anni novanta nella stazione venne dismesso il servizio merci, con lo smantellamento dello scalo e dei binari inutilizzati. A metà degli anni 2000, l'amministrazione comunale realizzò sull'area dell'ex scalo merci ferroviario un piazzale dedicato all'arrivo e alla partenza delle autolinee in coincidenza con le corse ferroviarie denominato Movicentro.

Dal 2001 la gestione dell'intera linea, e con essa quella della stazione di Gattinara, passò in carico a Rete Ferroviaria Italiana la quale ai fini commerciali classifica l'impianto nella categoria "Bronze".[3]

La stazione risulta senza traffico dal 17 giugno 2012, per effetto della sospensione del servizio sulla linea.[4]

Strutture e impianti modifica

La stazione è dotata di due binari, di cui il secondo di corretto tracciato e il primo per gli incroci e precedenze con i deviatoi percorribili a 60 km/h. L'impianto è telecomandato a distanza con sistema CTC, sotto il controllo del Dirigente Centrale Operativo con sede a Torino Lingotto.

Il fabbricato viaggiatori si dispone su due piani e fu chiuso al pubblico in occasione dell'automazione della linea; al piano terra erano presenti gli uffici per il servizio movimento e commerciale, al piano superiore gli alloggi del personale.

Movimento modifica

La stazione era in ultimo servita da treni regionali di Trenitalia fino al 17 giugno 2012, giorno in cui la linea è stata sospesa al traffico per decisione della Regione Piemonte e sostituito da autocorse.

Interscambi modifica

La stazione, permette l'interscambio con i servizi delle autolinee interurbane.

  •   Fermata autobus

Note modifica

  1. ^ M. Matto, Santhià e la ferrovia, op. cit.
  2. ^ Notizia su I Treni, n. 74, settembre 1987, p. 7.
  3. ^ www.rfi.it, Stazioni del Piemonte, su rfi.it.
  4. ^ redazionale, Servizio con autobus sulle ferrovie a bassa frequentazione, in Piemonte Informa, 16 giugno 2012. URL consultato il 17 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2013).

Bibliografia modifica

  • Mario Matto, Santhià e la ferrovia, una storia che dura da 150 anni, Editrice Grafica Santhiatese, Santhià 2006. ISBN 88-87374-95-3.

Voci correlate modifica

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