Strada statale 440 di Porto Santo Stefano

strada statale italiana

La ex strada statale 440 di Porto Santo Stefano (SS 440), ora strada provinciale 161 Porto Santo Stefano (SP 161)[3], è una strada provinciale italiana che collega il promontorio dell'Argentario all'entroterra.

Strada statale 440
di Porto Santo Stefano
Denominazioni successiveStrada provinciale 161 Porto Santo Stefano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Toscana
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioSS 1 presso Orbetello Scalo
FinePorto Santo Stefano
Lunghezza13,200[1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 30/01/1964 - G.U. 65 del 13/03/1964[2]
GestoreTratte ANAS: nessuna (dal 2001 la gestione è passata alla Provincia di Grosseto)

Percorso modifica

 
La ex SS 440 nel tratto sopra la diga Leopoldiana e sullo sfondo Orbetello

La strada ha inizio dallo svincolo di Orbetello della strada statale 1 Via Aurelia, in quel punto strada europea E80. Attraversa quindi la linea ferroviaria Tirrenica e raggiunge la località di Orbetello Scalo che ospita la stazione di Orbetello-Monte Argentario.

Il percorso conduce quindi al centro abitato di Orbetello e, una volta superato, alla diga Leopoldiana che attraversa la laguna di Orbetello.

Giunti sul promontorio dell'Argentario, e quindi nel comune di Monte Argentario, la strada segue la costa settentrionale, incrociando la SP 36 che percorre tutto il Tombolo della Giannella. Il tracciato segue quindi l'andamento della costa fino a raggiungere il centro abitato di Porto Santo Stefano.

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001, la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Toscana che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Grosseto[4].

Note modifica

  1. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Toscana (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  2. ^ Decreto ministeriale del 30/01/1964
  3. ^ Elenco delle strade provinciali classificate, su docs.google.com, Provincia di Grosseto.
  4. ^ D.C.R. 19 dicembre 2000, n. 274, su regione.toscana.it, Regione Toscana. URL consultato il 21 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).

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