Teofilo (metropolita della Lituania)

metropolita della Lituania dal 1317 al 1330

Teofilo (... – 1330) è stato metropolita ortodosso della Lituania dall'agosto del 1317 al 1330.

Biografia modifica

Si ritiene che Teofilo fosse un religioso di etnia rus'.[1] Come si desume dalle firme compiute in quelle occasioni, Teofilo partecipò ai sinodi di Costantinopoli tenutisi nell'agosto del 1317, nel gennaio del 1327 e nell'aprile del 1329.[2] Nell'atto del 1329, in cui viene indicato in greco con il nome di θεοφίλου (Teofilu), si riferisce che le diocesi di Polock e Turov erano subordinate a lui. Una volta nominato metropolita, Teofilo legittimò la posizione di Gediminas come granduca di Lituania e presenziò l'unione matrimoniale di vari figli del sovrano baltico, tra cui Liubartas, Maria e Aldona. Per via della sua vicinanza a Gediminas, Teofilo viene ritenuto un suo «strumento politico».[3]

Sotto il metropolita Teofilo, nel 1328, nel corso di un concilio a cui parteciparono i vescovi Marco di Peremyšl, Teodosio di Luc'k, Gregorio di Holm e Stefano di Turov, è noto che un certo Atanasio fu nominato vescovo di Volodymyr e Teodoro di Galizia.[4]

Dopo la morte del metropolita Teofilo, nel 1330 circa, i suoi beni personali passarono in mano a Teognoste.[5] Quest'ultimo, dopo aver ricevuto il titolo di "metropolita di Kiev ed esarca di tutta la Rus'", ricucì la divisione precedentemente sussistente tra la metropolia della Lituania e quella che si estendeva ne territorio della Moscovia.[6] La provincia ecclesiastica sarebbe rimasta unita fino al 1352. Lo studioso Meyendorf ha affermato: «Il legame di Bisanzio con l'Orda d'Oro aiuta a capire perché nel XIV secolo il patriarca di Costantinopoli cercò di preservare in Russia un'unica provincia ecclesiastica e un solo metropolita, la cui sede doveva trovarsi nei territori soggetti ai Tartari, piuttosto che in Lituania [...] In virtù di queste condizioni, bisogna segnalare la diffidenza bizantina verso i tentativi dei principi lituani di rompere lo status quo e l'integrità delle province ecclesiastiche».[7]

Note modifica

  1. ^ (EN) Stephen C. Rowell, Lithuania Ascending, Cambridge University Press, 2014, p. 159, ISBN 978-11-07-65876-9.
  2. ^ (LA) Müller L. Miklosich, Acta patriarchatus Constantinopolitani, Vienna, 1975, pp. 72, 143, 147.
  3. ^ (EN) Zigmantas Kiaupa, Jūratė Kiaupienė e Albinas Kunevičius, The History of Lithuania Before 1795, Vilnius, Istituto di Storia Lituana, 2000, p. 114, ISBN 978-9986-810-13-1.
  4. ^ (LA) W. Regel, Analecta Byzantino-Russica. - Petropoli, Lipsia, 1891, pp. XXXII-XXXVIII, 52-56.
  5. ^ (RU) M.D. Priselkov e M.R. Fasmer, В. И. Бенешевича по истории русской церкви [Estratti di V. I. Beneševič sulla storia della Chiesa russa], in Atti del Dipartimento di Lingua e Letteratura Russa dell'Accademia delle Scienze, XXI, 1916, pp. 48-70.; P. Sokolov, Русский архиерей из Византии и право его назначения до начала XV века [Il vescovo russo di Bisanzio e il diritto della sua nomina all'inizio del XV secolo], Kiev, 1913, p. 271.
  6. ^ (EN) John Meyendorff, Byzantium and the Rise of Russia: a Study of Byzantino-Russian Relations in the Fourteenth Century, St Vladimir's Seminary Press, 1989, pp. 155-156, ISBN 0-88141-079-9.
  7. ^ (RU) Proto I. Meyendorf, capitolo 3, su Bisanzio e la Rus' di Mosca: un saggio di storia delle relazioni ecclesiastiche e culturali nel XIV secolo [Византия и Московская Русь: Очерк по истории церковных и культурных связей в XIV веке], sedmitza.ru, YMCA-Press, 1990. URL consultato il 6 ottobre 2022.

Voci correlate modifica