Tragedia della discoteca Lanterna Azzurra

tragedia avvenuta a Corinaldo nel 2018

La tragedia della discoteca Lanterna Azzurra, più comunemente nota come strage di Corinaldo, è un episodio di cronaca avvenuto l'8 dicembre 2018 a Corinaldo, in provincia di Ancona, in cui 6 persone sono rimaste uccise mentre altre 59 sono rimaste ferite.

Tragedia della discoteca Lanterna Azzurra
strage
TipoDisastro dovuto alla fuga di persone
Data8 dicembre 2018
01:00 ca
LuogoDiscoteca Lanterna Azzurra, Corinaldo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Marche
Provincia  Ancona
Coordinate43°39′44.91″N 13°01′44.36″E / 43.662476°N 13.028988°E43.662476; 13.028988
Conseguenze
Morti6
Feriti59

Incidente modifica

Nella notte dell'8 dicembre 2018, presso la discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, un comune dell'entroterra marchigiano, era previsto un concerto del rapper italiano Sfera Ebbasta.[1] Poco prima dell'arrivo dell'artista, alcuni individui spruzzarono nella sala dello spray al peperoncino causando panico tra la folla, la quale, anche a causa della chiusura di una delle due uscite d'emergenza, si diresse in massa verso la porta presente sul retro del locale, che si affacciava su un ponticello situato su un piccolo fossato. Durante la fuga, la balaustra del ponte cedette facendo precipitare numerose persone nel fossato, molte delle quali rimasero schiacciate e altre calpestate dalla folla.[2]

Secondo gli investigatori, al momento della sciagura, nella sala erano presenti circa 1.400 persone, nonostante la capienza autorizzata fosse di 469 persone.[3]

Indagini modifica

Fin da subito molti presenti dissero che la calca era stata provocata dal panico dovuto ai sintomi causati da sostanze urticanti. II 9 dicembre, durante un sopralluogo, venne ritrovata una bomboletta di gas OC.

Il giorno seguente i Carabinieri arrestarono un giovane di 16 anni sospettato di aver spruzzato lo spray. La responsabilità del sedicenne tuttavia non è mai stata accertata.[4]

Altre 17 persone risultarono indagate a seguito dell'evento, tra le quali i proprietari e i gestori del club, oltre che il sindaco, gli amministratori e i tecnici comunali che avevano rilasciato i permessi al locale.[2][5]

Il 2 agosto 2019 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ancona, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, arrestarono sette persone, tra cui sei ragazzi di età compresa tra i 19 e i 22 anni residenti nel Modenese (Ugo Di Puorto, Andrea Cavallari, Moez Akari, Raffaele Mormone, Souhaib Haddada e Badr Amouiyah), accusati di omicidio preterintenzionale, lesioni e associazione per delinquere, in quanto componenti di una banda dedita a rapine con spray al peperoncino. La settima persona arrestata sarebbe un ricettatore.[6][7]

In data 6 dicembre 2019, a due giorni dal primo anniversario della tragedia, la Procura della Repubblica di Ancona ha depositato al Gip la richiesta di giudizio immediato per i sei giovani arrestati nell'ambito dell'inchiesta. Nei loro confronti, dopo un anno di indagini, sono emersi "chiari e concordanti elementi di responsabilità".[8] Nel frattempo, la settima persona è stata condannata su richiesta di patteggiamento alla pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione.[9]

Il 30 luglio 2020 i sei componenti della cosiddetta "banda dello spray" vengono condannati a pene dai 10 ai 12 anni di reclusione, dopo che sono stati loro riconosciuti tutti i capi di imputazione tranne quello di associazione per delinquere.[10]

Il 13 dicembre 2022, dopo l'appello degli imputati, la Cassazione ha confermato le condanne in via definitiva:

  • 12 anni 6 mesi e 20 giorni per Ugo Di Puorto
  • 12 anni 4 mesi e 20 giorni per Raffaele Mormone
  • 11 anni e 10 mesi per Andrea Cavallari
  • 11 anni e 6 mesi per Moez Akari
  • 11 anni e 3 mesi per Haddada Souhaib
  • 10 anni e 9 mesi per Badr Amouiyah

Un altro presunto componente della banda fu condannato nel maggio 2023, in primo grado, con rito abbreviato, a 10 anni e 5 mesi.

Il ricettatore della banda patteggiò nel dicembre 2019 la condanna a 4 anni e 2 mesi, ha finito di scontare la pena a settembre 2023.

Vittime modifica

6 persone morirono per asfissia[11] e per schiacciamento: tre ragazze, due ragazzi e una donna di 39 anni che accompagnava la figlia di 11 anni, sopravvissuta.[12]

59 persone rimasero ferite, sette di esse furono trasportate in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona e poste in coma farmacologico, mentre le restanti furono trasferite principalmente negli ospedali di Senigallia e Jesi.

Reazioni modifica

Il ministero dell'interno italiano, all'epoca guidato dal ministro Matteo Salvini (Lega), dispose che nei giorni successivi venissero controllati i dati relativi alla sicurezza di molti locali pubblici; a seguito di ciò, altri due locali notturni furono costretti a chiudere in quanto soggetti abitualmente a sovraffollamento.

Il rapper Sfera Ebbasta, che avrebbe dovuto esibirsi nel locale, dichiarò in un post su Instagram di essere rimasto profondamente sconvolto dalla tragedia ed annullò i propri eventi promozionali successivi.[13]

A seguito della tragedia fu istituito il Co.Ge.U (Comitato Genitori Unitario degli Istituti Scolastici), al fine di tutelare la "salute fisica e psicologica di tutti i ragazzi che frequentano le scuole, con particolare attenzione alla tutela del loro diritto al divertimento".[14]

Note modifica

  1. ^ Tragedia a Corinaldo, 6 morti nella calca al concerto di Sfera Ebbasta. DIRETTA | Sky TG24 | Sky TG24, su tg24.sky.it. URL consultato il 23 aprile 2019.
  2. ^ a b Tragedia Corinaldo, 6 morti: cosa è successo durante il concerto di Sfera Ebbasta, su Fanpage. URL consultato il 23 aprile 2019.
  3. ^ Strage Corinaldo, si indaga anche sui biglietti: «1.400 per 469 posti», su ilmessaggero.it. URL consultato il 23 aprile 2019.
  4. ^ Corinaldo, il 17enne indagato si difende: "La sera della tragedia io lì non c'ero", su Tgcom24. URL consultato il 23 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2019).
  5. ^ Netservice sas Senigallia-Grafica Web Informazione- http://www.netservice.biz, Tragedia a Corinaldo: salgono a dieci gli indagati - Valmisa.com, su valmisa.com. URL consultato il 23 aprile 2019.
  6. ^ Strage discoteca, arresti per omicidio - Marche, su Agenzia ANSA, 3 agosto 2019. URL consultato il 3 agosto 2019.
  7. ^ Corinaldo, strage in discoteca: arrestati 7 giovani della banda dello spray, 6 per omicidio al concerto di Sfera Ebbasta, su ilmessaggero.it. URL consultato il 3 agosto 2019.
  8. ^ http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/12/06/corinaldo-pm-giudizio-immediato-per-6_e074b894-b213-4e3a-946f-8674dc2bc015.html
  9. ^ Strage alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, chiesto il giudizio immediato per la banda dello spray
  10. ^ Corinaldo, tutti condannati gli imputati della banda dello spray. Dai 10 ai 12 anni per la strage in discoteca, su repubblica.it, 30 luglio 2020.
  11. ^ Corinaldo: tragedia della Lanterna Azzurra, le vittime morte per asfissia, su viveresenigallia.it. URL consultato il 23 aprile 2019.
  12. ^ Corinaldo, chi sono le vittime della tragedia in discoteca | Sky TG24, su tg24.sky.it. URL consultato il 23 aprile 2019.
  13. ^ redazionemacerata, Tragedia Corinaldo | Le testimonianze e le reazioni, su Marche Notizie, 8 dicembre 2018. URL consultato il 23 aprile 2019.
  14. ^ Nasce Co.Ge.U.: il Comitato Genitori che firmano "un patto" per i ragazzi dopo la strage di Corinaldo, su viveresenigallia.it. URL consultato il 13 giugno 2019.

Voci correlate modifica

  Portale Catastrofi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di catastrofi