Transporte Aéreo Militar

compagnia aerea boliviana

Transporte Aéreo Militar (Trasporto Aereo Militare), o più semplicemente TAM, era una compagnia aerea con sede a La Paz, in Bolivia. Di proprietà della Fuerza Aérea Boliviana, era stata fondata per offrire voli alle comunità rurali dove le compagnie aeree commerciali non potevano operare in modo redditizio. Ha operato anche in concorrenza con le compagnie aeree commerciali su molte delle rotte interne della Bolivia.[1] Nel settembre 2019, la compagnia aerea ha sospeso tutte le operazioni.

Transporte Aéreo Militar
StatoBandiera della Bolivia Bolivia
Fondazione1945
Chiusura23 settembre 2019
Sede principaleLa Paz
GruppoFuerza Aérea Boliviana
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Sito webwww.tamep.bo
Compagnia aerea regionale
Codice IATA2E
Codice ICAOTAM
Indicativo di chiamataTANGO ALPHA MIKE
Primo volo1945
Ultimo volo2019
Hub
Flotta10 (nel 2020)
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Storia modifica

TAM iniziò a volare il 15 giugno 1945 con l'acquisizione di nuovi Douglas C-47 e nel 1955 iniziò le operazioni commerciali.

«El Grupo Aéreo "71" (il gruppo aereo "71") conosciuto dalla popolazione civile come Transporte Aéreo Militar (TAM), è una parte essenziale della struttura dell'Aeronautica Militare Boliviana e l'elemento fondamentale per lo sviluppo e l'integrazione del popolazioni nelle zone lontane del territorio nazionale.»

Il nome originale (dal 1944) era "El Escuadrón de Transporte Aéreo" (ETA). Nel 1953 il nome fu cambiato in Transporte Aéreo Militar. Questa eredità si riflette nelle parole "Grupo Aéreo 71" che appaiono come parte del logo TAM.

La compagnia aerea ha interrotto i suoi voli da luglio 2018. Il 27 marzo 2019, ha ottenuto l'autorizzazione per ricominciare a volare, ma durante quel periodo non è riuscita a ottenere un'autorizzazione operativa dall'ATT; questo l'ha portata a cessare nuovamente tutte le operazioni il 23 settembre 2019.[2]

Destinazioni modifica

Quando sono cessate le operazioni, Transporte Aéreo Militar operava voli verso le seguenti destinazioni:

Stato Città Aeroporto
Bolivia Cobija Aeroporto Captain Aníbal Arab
Cochabamba Aeroporto Internazionale Jorge Wilstermann
Guayaramerín Aeroporto di Guayaramerín
La Paz Aeroporto Internazionale di El Alto
Riberalta Aeroporto di Riberalta
Rurrenabaque Aeroporto di Rurrenabaque
Santa Cruz de la Sierra Aeroporto El Trompillo
Sucre Aeroporto Internazionale Juana Azurduy de Padilla
Tarija Aeroporto Capitán Oriel Lea Plaza

Flotta modifica

Transporte Aéreo Militar operava in precedenza con i seguenti aeromobili[3][4]:

Incidenti modifica

Vengono riportati di seguito i principali incidenti della compagnia.[7]

  • Il 21 gennaio 1950, il Douglas C-47 di marche TAM-10 precipitò in condizioni meteo avverse. Le vittime furono 33.[8]
  • Il 21 gennaio 1958, il Douglas DC-3 di marche TAM-04 si schiantò contro una montagna mentre volava da Tipuani a La Paz. Le vittime furono 11.[8]
  • Il 15 ottobre 1958, il Douglas C-47 di marche TAM-03 si schiantò contro una montagna mentre volava da Fortin Campero a Tarija. Le vittime furono 20.[9]
  • Il 4 luglio 1966, il Douglas C-47 di marche TAM-07 precipitò mentre era in rotta verso Cobija. Le vittime furono 13.[10]
  • Il 17 febbraio 1971, il Curtiss C-46 di marche TAM-60 precipitò mentre era in rotta verso San Borja. Le vittime furono 12.[11]
  • Il 10 gennaio 1974, il Douglas DC-4 di marche TAM-52 scomparve mentre volava da Santa Rosa a La Paz e non venne più ritrovato. Le vittime (si ritiene) furono 24.[12]
  • Il 27 ottobre 1975, il Convair CV-440 di marche TAM-44 non riuscì a salire di quota per superare le montagne intorno a Tomonoco e si schiantò su una di esse poiché sovraccarico. Le vittime furono 67.[13]
  • Il 10 gennaio 1974, lo IAI Arava 201 di marche TAM-56 precipitò nella giugna nel Sud-Est della Bolivia. Le vittime furono 19.[14]
  • Il 9 gennaio 2012, lo Xian MA60 di marche FAB-96 effettuò un belly landing all'aeroporto di Guayaramerin. Non era la prima volta che l'aereo effettuava atterraggi di questo genere, in quanto un belly landing era già accaduto nel marzo 2011.[15]

Note modifica

  1. ^ (EN) Sebastian Scmitz, Airliner World, Key Publishing, Febbraio 2014, pp. 32-37.
  2. ^ (EN) Another Airline Casualty? TAM Bolivia Suspends Operations -, su Simple Flying, 14 ottobre 2019. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  3. ^ (EN) Transporte Aéreo Militar Airways Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) Aviation photos on Jetphotos, su JetPhotos. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  5. ^ Un esemplare è conservato a La Paz.
  6. ^ (EN) TAM-69 | Lockheed L-188A Electra | TAM - Transporte Aéreo Militar | Zenon Sanchez Z., su JetPhotos. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  7. ^ (EN) Harro Ranter, Aviation Safety Network > ASN Aviation Safety Database > Operator index > Bolivia > Transporte Aéreo Militar - TAM, su aviation-safety.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  8. ^ a b (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Douglas C-47 (DC-3) TAM-10 Vacas, su aviation-safety.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  9. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Douglas C-47A-DL (DC-3) TAM-03 Villa Montes, su aviation-safety.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  10. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Douglas C-47 (DC-3) TAM-07 Rio Orton, su aviation-safety.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  11. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Curtiss C-46A-30-CU Commando TAM-60 Cunatincuta Mountain, su aviation-safety.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  12. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Douglas DC-4 TAM-52 between Santa Rosa and La Paz, su aviation-safety.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  13. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Convair CV-440-12 TAM-44 Cerro Colorado, su aviation-safety.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  14. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident IAI Arava 201 TAM-76 Southeastern Bolivia, su aviation-safety.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.
  15. ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Xian MA60 FAB-96 Guayaramerin Airport (GYA), su aviation-safety.net. URL consultato il 31 dicembre 2020.

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