U.S. Robots
La U.S. Robots (nome completo United States Robots and Mechanical Men Corporation) è un'azienda immaginaria creata da Isaac Asimov e presente in numerosi dei suoi racconti incentrati sui robot positronici, di cui inizialmente è la più importante azienda costruttrice. È presente anche nei film (ispirati a opere di Asimov) L'uomo bicentenario e Io, robot (rispettivamente cambiate di nome come NorthAm Robotics e U.S. Robotics). I suoi robot sono dotati di un cervello positronico.
U.S. Robots azienda fittizia | |
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Altri nomi | United States Robots and Mechanical Men Corporation (nome completo) |
Creazione | |
Saga | Ciclo dei Robot |
Ideatore | Isaac Asimov |
Caratteristiche immaginarie | |
Tipo | Fabbrica di robotica e cibernetica che detiene il monopolio |
Fondatore | Lawrence Robertson |
Fondazione | 1982 |
Proprietario | Lawrence Robertson (presidente) |
Impiegati |
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Sede | Schenectady |
L'azienda (reale) U.S. Robotics prende il suo nome dalla U.S. Robots.[1]
Storia
modificaL'azienda è stata fondata da Lawrence Robertson nel 1982,[2] e successivamente diretta da membri della sua famiglia per almeno altre quattro generazioni, sebbene nessuno di essi sia mai stato un robotista.[3]
Le fabbriche della U.S. Robots inizialmente vengono costruite sulla Terra, e alcune di esse sono presenti a Schenectady,[4] (anche se in futuro verranno delocalizzate nello spazio).[5] Queste sono uno dei pochi luoghi sul pianeta in cui sarà possibile tenere dei robot attivi a partire dal 2003,[2] per molti anni a venire; nella popolazione è infatti ricorrente la presenza di un pregiudizio del tutto infondato e alimentato dall'ignoranza chiamato complesso di Frankenstein che rappresenta il timore viscerale che l'uomo artificiale possa ribellarsi al suo creatore.[3] Per tale ragione la U.S. Robots non ha la possibilità di effettuare molte assunzioni, dovendo ricorrere anche a giri turistici nelle fabbriche per interessare potenziali ricercatori.[6] La U.S. Robots però, non è l'unica azienda sul mercato degli automi: infatti, nei racconti, viene citata anche una sua concorrente, la Consolidated Robots.[7]
Nel racconto Iniziativa personale viene citato il motto non ufficiale dell'azienda: "Nessun dipendente commette due volte lo stesso errore. Viene licenziato al primo".
Dipendenti
modificaNella maggior parte dei racconti di Asimov in cui è presente la U.S. Robots, i personaggi ricorrenti sono:
- Lawrence Robertson, fondatore nonché ovviamente presidente, ha inventato il cervello positronico;[2]
- Alfred Lanning, direttore del Settore ricerche, ha ideato il primo robot parlante;[2]
- Susan Calvin, robopsicologa, e successivamente robopsicologo capo (2008-2060);
- Peter Bogert, matematico,[8] assistente di Lanning e poi suo successore;[9]
- Gregory Powell, collaudatore sul campo (2010-2030);[10]
- Michael Donovan, collaudatore sul campo (2010-2030).[10]
Altri dipendenti e dirigenti comparsi solo in un racconto:
- Struthers, direttore generale nel periodo iniziale dell'azienda (attorno al 1998);[11]
- Sam Tobe, direttore generale sede distaccata di Petersburg (Virginia) (attorno al 2003);[4]
- Franz Muller collaudatore sul campo (2015)[12]
- Sam Evans collaudatore sul campo (2015)[12]
- John Semper Travis, ingegnere capo;[13]
- Milton Ashe, dirigente;[14]
- Obermann, collaudatore;[14]
- Jonathan Quell, direttore generale;[4]
- Charles Randow, tecnico dei computer;[6]
- Linda Rash, robopsicologa;[15]
- Vincent Silver, direttore Settore ricerche successore di Bogert (attorno al 2050);[16]
- Clinton Madarian, robopsicologo e capo robopsicologo successore di Susan Calvin (2050-2060);[9]
- Harley Smythe-Robertson, presidente discendente del primo Robertson da parte di madre (attorno al 2260);[5]
- Merton Mansky, robopiscologo (attorno al 2160);[5]
- Alvin Magdescu, direttore Settore ricerche (attorno al 2260-2310);[5]
- Maxwell Robertson, è il quinto Robertson ad avvicendarsi al comando dell'azienda;[3]
- Keith Harriman, direttore generale sotto Maxwell.[3]
Note
modifica- ^ (EN) Nascita di U.S. Robotics, su usr-emea.com. URL consultato il 6 novembre 2009.
- ^ a b c d Introduzione a Io, Robot, Bompiani, 1963
- ^ a b c d Nel racconto Che tu te ne prenda cura.
- ^ a b c Nel racconto AL-76.
- ^ a b c d Nel romanzo breve L'uomo bicentenario.
- ^ a b Nel racconto Lenny
- ^ Nel racconto Meccanismo di fuga.
- ^ Nel racconto Il robot scomparso.
- ^ a b Nel racconto Intuito femminile.
- ^ a b Introduzione a Girotondo in Io, Robot, Bompiani, 1963
- ^ Nel racconto Robbie
- ^ a b Nel racconto Essere razionale.
- ^ Nel racconto Luciscultura
- ^ a b Nel racconto Bugiardo!.
- ^ Nel racconto Sogni di robot.
- ^ Nel racconto Conflitto evitabile.
Bibliografia
modifica- Isaac Asimov, Tutti i miei robot, traduzione di vari, collana Oscar Classici Moderni n° 11, Arnoldo Mondadori Editore, 1989, p. 560, ISBN 88-04-31535-0.