Ubolratana Rajakanya di Thailandia

principessa thailandese

Ubolratana Rajakanya, nota anche come Ubol Ratana (in thailandese อุบลรัตน, Ubonrat; [ʔùʔ.bōn.rát]) (in thailandese อุบลรัตนราชกัญญา; Losanna, 5 aprile 1951), è una principessa thailandese, prima figlia di re Rama IX e sorella dell'attuale sovrano Rama X.

Ubolratana Rajakanya
Principessa di Thailandia
Altri titoliSorella Reale di Thailandia (2019-presente)
NascitaLosanna, Svizzera, 5 aprile 1951 (73 anni)
DinastiaChakri
PadreBhumibol Adulyadej
MadreSirikit
ConsortePeter Ladd Jensen, dal 1972 al 1998
FigliPloypailin Jensen
Poom Jensen
Sirikitiya Jensen
ReligioneTheravada

Biografia modifica

Infanzia e adolescenza modifica

Nacque nel 1951 a Losanna in Svizzera, dove il padre, che era già re, stava studiando Scienze all'Università di Losanna. Alla nascita ebbe i titoli regali di Sua Altezza Reale e Chao Fa (signora del cielo). Nel dicembre dello stesso anno la famiglia reale si ritrasferì in Thailandia e l'anno dopo nacque il fratello, futuro re Vajiralongkorn. Durante l'adolescenza, Ubolratana condivise con il padre l'amore per lo sport e fu la sua partner preferita per giocare a tennis, badminton e per fare piccole regate in barca a vela. Parteciparono in coppia alle regate in barca a vela dei Giochi del Sud-est asiatico del 1967 svoltisi in Thailandia, vincendo la medaglia d'oro nella classe OK Dinghy.[1] Frequentò a Bangkok la scuola Chitralada, una delle più esclusive del paese nella quale venivano educati i membri della casa reale.[2]

Studi e matrimonio modifica

Nel 1969, Ubolratana si trasferì a Boston negli Stati Uniti per studiare Fisica nucleare al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Nel 1972 sposò il compagno di corso Peter Ladd Jensen e rinunciò così ai titoli reali, come richiede la tradizione della monarchia thailandese quando si sposa uno straniero. L'anno dopo ottenne il bachelor's degree al MIT[1] e in seguito si spostò con il marito, uomo d'affari, a vivere nella città californiana di Del Mar e prese il nome Mrs. Julie Jensen. Avrebbe poi conseguito anche un dottorato in Salute pubblica alla UCLA di Los Angeles.[2] I coniugi ebbero tre figli, la primogenita Ploypailin, il secondogenito Poomi e la terzogenita Sirikittiya Mai,[3] e Ubolratana non tornò in Thailandia per otto anni. Divorziarono nel 1998 e la principessa tornò più spesso in Thailandia portando con sé i figli, che ottennero la cittadinanza thailandese. Riprese i suoi doveri di principessa ma non poté riavere i titoli regali; fu comunque trattata con deferenza e i cittadini thailandesi si prostravano al suo passaggio. Tornò definitivamente nel 2001 e le fu dato il titolo di Tunkramom Ying, che significa figlia della regina reggente.[1]

 
La bandiera reale di Ubolratana

Attività di beneficenza modifica

Nei primi anni Novanta, quando ancora viveva in America, Ubolratana aveva ripreso ad andare a Bangkok di frequente, unendosi alla madre regina Sirikit per presenziare a eventi di beneficenza. Nel 1992 nacque la Fondazione Ubolratana per l'assistenza ai bambini orfani di genitori affetti da HIV e altre malattie correlate. Nel 2002 lanciò l'iniziativa "To Be Number One", patrocinata dalla casa reale Chakri, una campagna anti-droga per proteggere bambini e adolescenti a rischio che promosse cantando e ballando in trasmissioni televisive per raccogliere fondi.[1] Altre organizzazioni di beneficenza da lei fondate furono Cheewit Sodsai Foundation, in Thailandia del Sud, e Miracle of Life, che promuove benessere e istruzione per i giovani. Dopo la morte del figlio diede vita alla Fondazione Khun Booni, che si occupa di bambini con autistici e disabili.[2]

Perdita del figlio modifica

Il figlio ventunenne di Ubolratana Poomi Jensen perse la vita durante il maremoto dell'Oceano Indiano del 26 dicembre 2004. Ubolratana era in vacanza in Thailandia del Sud e stava bagnandosi in mare con il figlio e una figlia quando lo tsunami arrivò, riuscì a salvarsi con la figlia ma Poomi Jensen fu trascinato dalle acque e ritrovato morto. Era affetto da una severa forma di autismo ma nel 2001 era riuscito a diplomarsi nella Torrey Pines High School di San Diego. I funerali si tennero a Bangkok con un rito buddhista che durò sette giorni.[3]

Carriera cinematografica e televisiva modifica

 
La principessa nel 2009

Nel 1991, Ubolratana cominciò ad apparire con frequenza nelle copertine della riviste thailandesi, a feste ed eventi di moda. Nel 2003 debuttò come attrice in TV nella soap opera thailandese Kasattiya. Nel 2006 fu protagonista in Anantalai, una serie televisiva da lei scritta. Nel 2008 fece il suo esordio cinematografico nel film Where The Miracle Happens (Neung Jai Diaokan), tratto da un romanzo da lei stessa scritto.[1][4] Il secondo film che la vide protagpnista fu My Best Bodyguard uscito nel 2010. Nel 2011 recitò con la figlia Ploypailin in Dao Long Fah, Pupha Si-ngen.[5][6] L'anno dopo tornò protagonista al cinema recitando in una delle tre parti in cui si divide il film Together (Wan Tee Rak).[7]

Attività politica modifica

Dopo la morte nel 2016 del padre, a cui succedette al trono il fratello Vajiralongkorn, Ubolratana e la figlia dell'ex primo ministro in esilio Thaksin Shinawatra si scambiarono messaggi di supporto sui social media. Fu poi fotografata allo stadio mentre assisteva in Russia a una partita del campionato mondiale di calcio 2018 insieme a Thaksin e alla sorella Yingluck Shinawatra, che a sua volta era stata primo ministro tra il 2011 e il 2014.[1]

Alle elezioni del 2019 la principessa fu candidata alla carica di primo ministro nelle liste del Partito Thai Raksa Chart, alleato del Partito Pheu Thai che faceva riferimento all'ex primo ministro Thaksin Shinawatra. La vicende suscitò grande scalpore e subito dopo la presentazione delle liste, avvenuta un mese e mezzo prima delle elezioni, la candidatura fu bloccata dal sovrano, che la definì anti-costituzionale, e il partito fu disciolto dalla Corte costituzionale della Thailandia qualche giorno dopo.[8] La Corte inoltre inibì 14 dei dirigenti del partito alla politica attiva per 10 anni e tutti i suoi candidati a presentarsi per altri partiti in queste elezioni.[9]

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Chulalongkorn (Rama V) * Mongkut (Rama IV) *  
 
Debsirindra  
Mahidol Adulyadej, Principe di Songkhla  
Savang Vadhana Mongkut (Rama IV) *  
 
Piam Sucharitakul  
Bhumibol Adulyadej (Rama IX)  
Chu Chukramol Chum Chukramol  
 
 
Sangwan Talapat  
Kham Chukramol  
 
Pha  
Principessa Ubolratana Rajakanya  
Kitiyakara Voralaksana, I Principe di Chanthaburi Chulalongkorn (Rama V) *  
 
Uam Bisalayabutra  
Nakkhratra Mangkala, II Principe di Chanthaburi  
Principessa Apsarasaman Devakula Devan Uthaivongse, Principe Devavongse Varoprakarn  
 
Yai Sucharitakul  
Sirikit Kitiyakara  
Sadan Snidvongs Principe Sai Sanidvongs  
 
Khian Sasisamit  
Bua Snidvongs  
Bang Bunyathon Ruai Bunyathon  
 
Wae Na Bangxang  
 

Onorificenze modifica

Onorificenze thailandesi modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f (EN) Factbox: The Thai princess who would be prime minister, su reuters.com, 8 febbraio 2019. URL consultato il 31 marzo 2019.
  2. ^ a b c (EN) From Princess and Expat to Politician, A Life Ever in Motion, su khaosodenglish.com, 9 febbraio 2019. URL consultato il 31 marzo 2019.
  3. ^ a b (EN) Prince dies in tsunami, was grad of Torrey Pines, su signonsandiego.com, 30 dicembre 2004. URL consultato il 31 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  4. ^ (EN) Neung Jai Diaokan, su imdb.com.
  5. ^ (EN) The Princess who would be Premier, su nationmultimedia.com, 9 febbraio 2019. URL consultato il 31 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2019).
  6. ^ (EN) My Best Bodyguard, su imdb.com.
  7. ^ (EN) Wan Tee Rak (2012), su imdb.com. URL consultato il 31 marzo 2019.
  8. ^ (EN) Hannah Ellis-Petersen, Thailand court bans party that nominated princess for PM, su theguardian.com, 7 marzo 2019. URL consultato il 27 marzo 2019.
  9. ^ (EN) Thailand: Structural Flaws Subvert Election, su hrw.org, Human Rights Watch, 19 marzo 2019.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN8531153063254219320005 · GND (DE1161757953
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