Ugo II di Empúries

nobile franco

Ugo, o Hugo o Hug (... – 1116 circa), è stato un nobile franco, conte di Empúries, dal 1078 sino alla morte.

Ugo II
Conte di Empúries
Stemma
Stemma
In carica1078 - 1116
PredecessorePonç I
SuccessorePonç II
Nome completoUgo di Empúries
Morte1116 circa
DinastiaBellonidi
PadrePonç I
MadreAdelaide di Besalù
ConsorteSancha di Urgell
FigliPonç

Origine

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Era il figlio (primogenito) del conte di Empúries e di Peralada, Ponzio I (come ci viene confermato dal documento n° XL della Espana Sagrada, tome XLIII, datato 20 luglio 1128, in cui, il figlio, Ponzio II dichiara di essere figlio di Ugo II a sua volta figlio di Ponzio I[1]) e della moglie (come risulta dal documenti n° CCXL del Marca Hispanica sive Limes Hispanicus[2]), Adelaide di Besalù († dopo il 18 settembre 1064), figlia di Bernardo I, conte di Besalúe di Toda di cui non si conoscono gli ascendenti
Ponzio I di Empúries, secondo il documenti n° CCII del Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, datato 16 gennaio 1030, era il figlio (primogenito) del conte di Empúries e di Peralada, Ugo I e della moglie, Guisla, di cui non si conoscono gli ascendenti[3].

Biografia

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Di Ugo II si hanno scarse notizie.
Suo padre, Ponzio I, verso il 1070 aveva aggregato Ugo nel governo della contea; infatti, nel 1071, secondo il documenti n° 301 del Preuves delle Histoire générale de Languedoc, Tomus V, Ugo fu tra i firmatari della risoluzione del contenzioso sorto, tra il conte di Barcellona, Raimondo Berengario I ed il conte di Tolosa, Guglielmo IV, circa il castello di Laurago[4].

Alla morte di suo padre, Ponzio I, nel 1078 circa, essendo il primogenito, Ugo gli succedette come Ugo II, conte di Empuries[5], mentre il fratello secondogenito, Berengario aveva ereditato la contea di Peralada[6] (contrariamente alle aspettative di Ponzio I, che avrebbe preferito che i due figli governassero insieme[6]).
Comunque risultava già titolare della contea di Empúries, il 25 agosto 1079, quando, secondo il documento n°CCXCI del Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, Ugo fece una donazione alla comunità cenobita di Santa Maria[7] vicino al Monastero di Sant Pere de Rodes,[8].

Nel 1085, Ugo II rinnovò l'accordo che suo padre, Ponzio I aveva fatto con suo cugino, Guislaberto II, Conte di Rossiglione (come riportato nel documento n° LVI del 1074, del Cartulaire Roussillonais[9])[10], dove erano stati definiti i rispettivi diritti e doveri tra le due contee[11], prevedendo anche un patto di collaborazione e reciproca difesa[10].

Secondo il documento n° CCCX del Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, datato 5 ottobre 1091, Ugo II assieme alla moglie, Sancha, furono chiamati a giudicare una disputa inerente ad una proprietà sorta tra l'abate del monastero di San Esteban) di Banyoles, e l'abate del Monastero di Sant Pere de Rodes[12].

Ugo II si recò in pellegrinaggio prima a Santiago di Compostela e poi a Gerusalemme[10].

Tra il 1114 ed il 1115, Ugo II fu tra coloro che si schierarono con il conte di Barcellona, Raimondo Berengario III[10], quando attaccò e ridusse suoi tributari i governanti Mori delle isole di Maiorca e di Ibiza[13].

Non si conosce la data esatta della morte di Ugo, che avvenne nel 1116 circa, comunque dopo il 25 marzo di quell'anno, giorno in cui secondo il documenti n° 457 del Preuves delle Histoire générale de Languedoc, Tomus V, Ugo, in espiazione dei suoi peccati, fece una donazione al Monastero di Sant Pere de Rodes[14].
Alla sua morte gli succedette il suo unico figlio, Ponç II.

Matrimonio e discendenza

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Ugo, come risulta dal documento n° CCCX del Marca Hispanica sive Limes Hispanicus, aveva sposato Sancha di Urgell[12] (ca. 1060 - † dopo il 5 ottobre 1091), figlia di Ermengol III, Conte d'Urgell e della sua seconda moglie (Clemenza aveva controfirmato, come contessa di Urgell, il documento n° 42, datato 17 ottobre 1059, della COL·LECCIÓ DIPLOMÀTICA DE SANT PERE D'ÀGER[15]), Clemenza di Bigorre (1036 - † prima del 1065), figlia del conte di Bigorre, Bernardo II e di Clemenza, di cui non si conoscono gli ascendenti.
Da Sancha, Ugo ebbe un solo[5][16] figlio:

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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