Umberto Moggioli

pittore italiano

Umberto Moggioli (Trento, 1886Roma, 26 gennaio 1919) è stato un pittore italiano. Fu tra i primi componenti della cosiddetta scuola di Burano.

Umberto Moggioli, Autoritratto, 1919, Mart, Trento.

Biografia modifica

Nasce a Trento nel 1886, da Costante, di professione fornaio, e Elena Marchi[1]. Nel 1904 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia grazie alla donazione del mecenate Antonio Tambosi. Eugenio Prati e Bartolomeo Bezzi avevano apprezzato un piccolo quadretto di paesaggio en plein air di Moggioli sedicenne a casa della Baronessa Giulia Turco Lazzari e avevano suggerito a Tambosi di finanziarne gli studi. Durante gli studi a Venezia sono forti le suggestioni architettoniche, pittoriche e paesaggistiche unite allo studio di pittori del passato come Tiziano, Tintoretto e Tiepolo. Diplomato nel 1907, parte nel 1908 per il suo primo soggiorno romano per frequentare la scuola serale francese di nudo.

 
Veduta di Burano con vigna, 1912

Nonostante ciò questo periodo porterà Moggioli a dedicarsi principalmente alla pittura di paesaggio, vicina alla sua voglia di solitudine e meditazione. Nel 1909 espone alla Biennale di Venezia e a Burano collabora con Pieretto Bianco alla decorazione di quattordici pannelli del Padiglione Centrale dei Giardini di Castello (1909-1910). Insieme alla moglie si trasferisce nel 1911 in una casa a Burano, dove conosce il critico Barbantini, direttore di Ca' Pesaro, e i pittori Gino Rossi, Tullio Garbari, Luigi Scopinich, Pio Semeghini e Felice Casorati.

 
Umberto Moggioli, Il ponte verde, 1910, Mart, Trento

In questo clima Moggioli produce alcuni dei suoi capolavori, come Il ponte verde (1910), Cipresso Gemello (1912) e Primavera a Mazzorbo (1913), che ritraggono luoghi solitari e silenziosi, vicini alla sua attitudine contemplativa. Dopo la prima personale a Ca' Pesaro (1912) espone anche nella capitale assieme a Vettore Zanetti-Zilla presso la Prima Secessione romana (1913 e 1914). Il periodo veneziano si interrompe nel 1915 quando Moggioli, legato da fraterna amicizia a Cesare Battisti, si arruola come volontario nella Legione trentina di Verona. Come cartografo è inviato sul fronte Tridentino in Vallagarina, dove si occupa di rilevamenti, piante e plastici fino al 1916, anno in cui viene riformato a seguito di una grave malattia.

Le colline del Garda e Cavaion Veronese vengono ritratte da Moggioli convalescente che riprende a dipingere influenzato dal primitivismo di Tullio Garbari e dalle linee e colori di Gino Rossi. Verso la fine del 1916 si trasferisce a Roma con la moglie Anna dove si stabilisce in uno degli atelier di Villa Strohl-Fern e conosce Renato Brozzi e il musicista Bruno Barilli. In questo periodo Moggioli lavora con Antonio Rizzi ai cartoni per il mosaici delle lunette del monumento a Vittorio Emanuele II (1916-1917).

A contatto con l'ambiente romano la sua attività artistica si fa più intensa: i colori utilizzati tendono a schiarirsi e a farsi più luminosi e i soggetti preferiti sono figure rese con solida volumetria, scene d'interno e paesaggi con orizzonti limitati. Moggioli muore a trentadue anni colpito dalla febbre spagnola il 26 gennaio 1919 a Roma. Nel maggio-giugno dello stesso anno viene ricordato con quattro opere alla Esposizione Cispadana di Belle Arti a Venezia e a Ca' Pesaro con una personale di dodici opere. Una vasta retrospettiva gli viene dedicata alla Biennale di Venezia del 1920.

Esposizioni e musei modifica

 
Venezia, Ca Pesaro. Museo dove sono esposti alcuni dipinti di U. Moggioli.

Ca' Pesaro modifica

  • 1909: espone 31 impressioni dal vero.
  • 1912: Paesaggio grigio; L'isola del silenzio; Sera a San Francesco del Deserto; Mattino di primavera; Notte a Burano; Mazzorbo: impressione; Primavera: Impressione; I pini di San Francesco al Deserto; Burano: impressione; Dalla Barene di San Francesco al Deserto; Vicolo a Burano; Treporti; Seminatori.
  • 1913: La madre; Primavera; Pomeriggio d'autunno; Laguna.
  • 1919: San Francesco del Deserto; Treporti; Notte a Mazzorbo; Idilio primaverire; Paesaggio in Carpegna; Paesaggio; Fiori sotto la pioggia; litografia.

Biennale di Venezia modifica

  • 1907: Giardino di sera.
  • 1909: Sole d'inverno.
  • 1910: A Villa Glori.
  • 1912: Paesaggio di sera.
  • 1914: Sera di primavera.
  • 1920: Bambina al lavoro; Mormorio del ruscello; Aratura; San Francesco del Deserto; Case e orti a Burano; Biancospino; Strada a Treporti; Primavera a Treporti; Primavera nel Veronese; Estate nel Veronese; Siesta; La casa dell'artista; Mattino d'inverno; La moglie al sole; Pioggia a Rocca di Papa; Il giglio rosso; I pagliai; Carpegna; L'aratura; Natura morta; Sole d'inverno; L'eremita ortolano; A Villa Strohlfern.

Musei modifica

Alcuni tra i lavori di Umberto Moggioli sono esposti in permanente nella sede Mart di Rovereto.

Note modifica

  1. ^ Antonello Trombadori, Artisti a Villa Strohl-Fern: Luogo d'arte e di incontri a Roma tra il 1880 e il 1956, Gamgemi editore, p. 172.

Bibliografia modifica

  • Nino Barbantini, Umberto Moggioli, Roma, Alfieri & Lacroix, 1922.
  • Guido Perocco, Origini dell’arte moderna a Venezia (1908-1920), Treviso, Canova, 1972.
  • Danilo Eccher (a cura di), Disegni – Moggioli, Trento, Alcione, 1990.
  • Maurizio Scudiero e Gabriella Parisi (schede) (a cura di), Moggioli – quaranta opere inedite, Trento, 1992.
  • Renato Barilli e Gabriella Belli (a cura di), Umberto Moggioli: disegni, Trento, Studio d'arte Raffaelli, 1998.
  • Luca Massimo Barbero, Gabriella Belli e Giorgio Cortenova, Umberto Moggioli, 1886-1919 – un viaggio interrotto, a cura di Francesco Butturini, Verona, Accademia officina d'arte, 2000 cid =.
  • Umberto Moggioli, 1886-1919: Un trentino a Ca' Pesaro, Trento, Mart, 2006.
  • Nico Stringa (a cura di), Venezia '900: da Boccioni a Vedova, Venezia, Marsilio, 2006.
  • Mario Guderzo, Federica Luser e Alessandra Tiddia, Umberto Moggioli: magia del silenzio, Dolo, Edizionitrart, 2008.
  • Umberto Moggioli, 1886-1919: la collezione del Mart, Cinisello Balsamo, Silvana, 2011.
  • Mario Guderzo, Federica Luser e Federico Fumolo (a cura di), Umberto Moggioli: primitiva bellezza del paesaggio, Milano, Giorgio Mondadori, 2012.
  • Alessandro Del Puppo (a cura di), L'avanguardia intermedia: Ca' Pesaro, Moggioli e la contemporaneità a Venezia, 1913-2013, Trento, Temi, 2013.

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