Unione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari dell'Alto Adige

organizzazione di protezione civile

L'Unione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari dell'Alto Adige, in tedesco Landesverband der Freiwilligen Feuerwehren Südtirols (sigla LFV-UVF) è l'organismo preposto al coordinamento dell'attività di tutti i corpi antincendio a carattere volontario attivi nella provincia autonoma di Bolzano, in Italia.

Unione provinciale dei Corpi dei Vigili del Fuoco volontari dell'Alto Adige
Landesverband der Freiwilligen Feuerwehren Südtirols
Descrizione generale
Attivodal 1955
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ServizioVigili del fuoco
TipoUnione di corpi volontari ad ordinamento civile provinciali
Compitisoccorso tecnico
lotta agli incendi
protezione civile
difesa N.B.C.
primo soccorso
Numero di emergenza115/112
SedeVilpiano di Terlano (BZ), via Birreria 18
Dimensione306 corpi (18.000 membri)
PatronoSan Floriano
MottoGott zur Ehr, dem Nächsten zur Wehr
Glorifica il Signore e difendi il prossimo
ColoriRosso
Sito internethttp://www.lfvbz.it/
Parte di
  Trentino-Alto Adige
Comandanti
PresidenteWolfram Gapp
VicepresidentePeter Hellweger
Simboli
Emblema
[1]
Voci di enti di soccorso presenti su Wikipedia
La sede storica dei Vigili del fuoco volontari a Maia Alta (Merano)

Storia modifica

Le prime norme di regolamentazione per la prevenzione degli incendi e le pene per chi li causava risalgono al 1300–1400 sotto forma di "statuti" o Weistümer, anche se a Merano si sono ritrovati scritti risalenti al 1200 con la presenza di regulae atte allo scopo.

A quei tempi era il Saltner (dal lat. saltus) che oltre ai compiti di messo comunale e guardia forestale svolgeva anche la mansione di "vigile" per sventare incendi sia a carattere domestico che boschivo.

A Trento, nel 1472 il magistrato consolare aveva provveduto alla distribuzione di "instrumenti contro gli incendj" ai capi quartiere, nel 1563 intimava tutti i muratori, scalpellini e potatori "d'accorrere tosto al salvataggio", nominava una guardia notturna, acquistava delle secchie in cuoio per l'estinzione degli incendi e, nel 1624, istituì una tassa per l'acquisto di altre attrezzature.

Con gli statuti dei vari comuni sorgono nuove figure più specializzate come quella del "portatore" che aveva compiti e obblighi ben precisi per quanto riguardava l'intervento in caso d'incendio, venne imposto anche che per ogni casa vi fosse almeno una persona tenuta ad intervenire per l'estinzione d'incendi in paese.

La prima metà del 1600 vede la nascita di un'altra figura, quella del "sovrastante del fuoco", che aveva compiti di prevenzione e di intervento in caso di incendio e che veniva coadiuvato dai "giurati" nominati, come il sovrastante, dal consiglio comunale; un esempio di questa organizzazione (il primo documentato) si ha a Pergine nel 1677.

A cavallo tra il 1700 e il 1800 i comuni sudtirolesi si mettono in linea, con le direttive contenute nel "Regolamento generale per gli incendi da osservarsi nella città capitale d'Innsbruck e nelle altre città e borghi del Tirolo" del 1787, fatto che porterà, nella seconda metà del 1800, all'istituzione dei "pompieri" e dei "civici pompieri zappatori". Il primo corpo di vigili del fuoco volontari dell'Alto Adige fu fondato nel 1864 a Brunico.

Quando dopo il 1918 il territorio tra il Brennero e Salorno passò all'Italia, la successiva ascesa al potere del fascismo portò allo scioglimento coatto di tutte le associazioni ed organizzazioni considerate di "matrice tedesca". Il sistema dei corpi antincendio volontari venne quindi abolito, facendo luogo a una rete di sei corpi professionali permanenti, dislocati nelle sole maggiori città (Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico, Vipiteno ed Egna); nel 1941 questi nuovi corpi entrarono a far parte del corpo nazionale dei vigili del fuoco, venendo inquadrati nel 15º comando provinciale bolzanino.

Con la caduta del fascismo, la liberazione e il passaggio all'Italia repubblicana, il sistema dei corpi volontari si riformò spontaneamente: nel 1955 venne quindi fondata l'unione provinciale dei corpi dei vigili del fuoco volontari dell'Alto Adige (Landesverband der Freiwilligen Feuerwehren Südtirols).

Con l'entrata in vigore del "secondo statuto" di autonomia del 1972, le competenze amministrative in materia di protezione antincendio furono trasferite alle singole province autonome di Trento e di Bolzano. Ciò portò alla riorganizzazione del sistema dei Vigili del Fuoco altoatesini in chiave essenzialmente volontaria, limitando fortemente la prassi professionistica: i corpi permanenti furono sciolti (ad eccezione di quello di Bolzano) e le divisioni volontarie vennero progressivamente ramificate su tutto il territorio.

Mansioni modifica

Come sopra accennato, in virtù dello statuto speciale in vigore nella Regione autonoma Trentino-Alto Adige, la gestione del servizio antincendio nel territorio di competenza non fa capo al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ma alle istituzioni provinciali.

In Alto Adige l'amministrazione provinciale attribuisce ai corpi dei vigili del fuoco volontari i seguenti compiti, sanciti dalla legge provinciale numero 15 del 18 dicembre 2002:

  • protezione antincendi preventiva e difensiva
  • prestazione di soccorsi tecnici (misure di soccorso e di aiuto a persone, animali, ambiente e cose, per la prevenzione e il contenimento di pericoli e danni di ogni tipo)
  • aiuto in caso di calamità

Organizzazione modifica

Nella provincia autonoma di Bolzano sono attivi 306 corpi di vigili del fuoco volontari dislocati presso tutti i comuni (alcuni comuni hanno più corpi nel loro territorio), a loro volta suddivisi in 9 distretti. A essi si affiancano cinque corpi permanenti a carattere professionale: uno di tipo generalista con sede a Bolzano, uno dedicato al civico aeroporto e tre a presidio delle maggiori agglomerazioni industriali della provincia.

La grande capillarità del sistema è concepita ai fini di ridurre al minimo i tempi d'intervento (anche a meno di 10 minuti dalla chiamata d'emergenza al numero abilitato) e di disporre di personale esperto della conformazione morfologico-urbanistica di tutto il territorio provinciale. Qualora poi le emergenze siano di tale gravità da impedire ai vigili volontari del territorio di competenza di farvi efficacemente fronte, la prassi prevede un afflusso di rinforzi a carattere "scalare": dapprima vengono richiamati i corpi volontari dei distretti limitrofi, poi (solo nei casi più seri) anche i corpi permanenti del capoluogo e dei poli industriali.

In quanto volontari, gli aderenti ai corpi comunali prestano il proprio servizio (sia negli interventi di soccorso che nell'organizzazione di attività di esercitazione, formazione, controllo delle attrezzature, amministrazione, reperimento di mezzi finanziari e via discorrendo) a titolo gratuito, nel tempo libero, durante le ferie o (nei casi che lo richiedono) allontanandosi giustificatamente dal posto di lavoro. Le fonti di finanziamento del sistema sono le istituzioni pubbliche (sovvenzioni vengono erogate da comuni, comprensori e provincia) e le donazioni liberali di cittadini o soggetti giuridici. La natura volontaria consente infine ai corpi locali di non dover far fronte a costi per il personale. Con l’approvazione da parte della Giunta Provinciale del nuovo Statuto dei Corpi, essi vengono inquadrati come “ODV” (organizzazione di volontariato), privatizzando nei fatti l’apparato antincendio volontario Sudtirolese. Ad oggi rimangono dubbi e perplessità sulla legittimità dell’atto amministrativo deliberato dalla Giunta Provinciale Alto Atesina, non avendo nel contempo legiferato con le opportune modifiche legislative. Rimangono altresì controverso la legittimazione dei Corpi volontari VVF Alto Atesini dopo la privatizzazione degli stessi nello svolgere il servizio antincendi provinciale senza una stipula di convenzione tra Provincia Autonoma di Bolzano e Corpi VVF volontari. In ultimo rimane ambigua la possibilità di mantenere la qualifica di “vigili del fuoco” in quanto ente di diritto privato privo di alcuna autorità di pubblica sicurezza. Nella vicina Provincia Autonoma di Trento e nella Regione Autonoma Valle D’Aosta, dopo un acceso dibattito interno tra Istituzioni e rappresentanze locali dei Vigili del Fuoco volontari, si è’ invece optato per il mantenimento dei Corpi VVF volontari Trentini e per il personale volontario del Corpo Valdostano VVF in un inquadramento pubblicistico, pur concedendo agli stessi ambia autonomia gestionale e amministrativa, mantenendone quindi le stesse peculiarità giuridiche conferite ai vigili del fuoco permanenti.

Onorificenze interne modifica

L'Unione elargisce alcune onorificenze ai soci più meritevoli, istituite con la delibera del Direttivo Provinciale datata 24 marzo 1972:

  Croce d'onore d'oro
(concessa "a persone che per il servizio antincendi in Alto Adige hanno svolto prestazioni eccellenti" o che "rischiando la loro vita hanno salvato altre persone"[2])
  Medaglia d'onore in oro
(concessa quale riconoscimento "a persone, che hanno svolto prestazioni eccellenti per il servizio antincendio dell'Alto Adige")
  Medaglia d'onore in argento
(concessa quale riconoscimento "a persone, che hanno svolto prestazioni eccellenti per il servizio antincendio dell'Alto Adige")
  Croce d'oro al merito di lungo servizio (40 anni di servizio)
  Croce d'argento al merito di lungo servizio (25 anni di servizio)
  Croce di bronzo al merito di lungo servizio (15 anni di servizio)
  Croce d'oro al merito di lungo servizio per vice-comandanti (40 anni di servizio)
  Croce d'argento al merito di lungo servizio per vice-comandanti (25 anni di servizio)
  Croce di bronzo al merito di lungo servizio per vice-comandanti (15 anni di servizio)
  Croce d'oro al merito di lungo servizio per comandanti e direttivo distrettuale (40 anni di servizio)
  Croce d'argento al merito di lungo servizio per comandanti e direttivo distrettuale (25 anni di servizio)
  Croce di bronzo al merito di lungo servizio per comandanti e direttivo distrettuale (15 anni di servizio)

Note modifica

  1. ^ Dati ricavati dal sito ufficiale
  2. ^ La stessa insegna è anche utilizzata come medaglia di lungo servizio per i membri del Direttivo Provinciale, nelle due classi d'oro (20 anni di appartenenza) ed argento (10 anni di appartenenza

Bibliografia modifica

  • (DE) Christoph Sternbach, 50 Jahre Landesverband und Bezirksverbände der Freiwilligen Feuerwehren Südtirols - ein Bericht zur Entwicklung des Feuerwehrwesens in Südtirol von 1955 bis 2005, Vilpiano, Landesverband, 2005.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica