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Vincenzo Di Meo

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Master 35+:
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3rd Southern Warriors 2017

2nd Bulls Game 2017
Vincenzo Di Meo
Nazionalità  Italia
Altezza183 cm
Peso92 kg
CrossFit  
CategoriaMaster 35+
Carriera
Carriera da allenatore
Team Di Meo
Incontri disputati
Palmarès
Nuoto  
SpecialitàSalvamento
Termine carriera2007
Atletica leggera  
SpecialitàMarcia
Termine carriera2014
 

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Vincenzo Di Meo (Napoli, 19 febbraio 1982) è uno sportivo italiano, noto per la sua ecletticità e l'aver raggiunto l'eccelenza in ognuna delle innumerovli attività praticate.




Considerato uno degli sportivi più discussi della storia nonché tra i più forti al mondo della propria generazione, nel corso della sua carriera ha spaziato fra le più variegate discipline, dal nuoto al podismo, passando per il surf, il CrossFit e molto altro. Autore di numerosissime prestazioni memorabili, vanta una sfilza di record accumulati nel corso degli anni che gli hanno concesso spesso l'occasione di salire su uno dei gradini del podio, arrichendo la sua collezione di medaglie. Ha ispirato la scrittura di uno dei più celebri testi riguardanti la storia dello sport.




Gli esordi: il Salvamento

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Giovanissimo comincia a nuotare presso una vicina struttura locale. Da subito si differenzia in acqua per la sua velocità e tenacia. E' in grado infatti all'età di soli 6 anni di vincere la sua prima medaglia nella manifestazione di Pasqua organizzata dal Play-Off. Incanalato immediamente su un binario vincente prosegue quindi la sua adolescenza nel nuoto, specializzandosi nel salvamento, arrivando a dominare la scena locale, pattern che si presenterà spesso nel corso della sua carriera. Grazie a questa rapida crescita conquista la convocazione nella nazionale juniores, con la quale prenderà parte a molteplici competizioni. Tocca l'apice in questa disciplina sportiva, infatti, con la partecipazione e la vittoria agli Europei del 2001 in Slovacchia.


Il periodo di tranisizione: il Bodybuilding

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Ormai appagato dai successi ottenuti e spinto dalla sua peronalità poliedrica decide di smettere con il nuoto e passare all'apprendimento di un nuovo sport. Nello stesso periodo aveva avviato la sua prima attività, una palestra, e per questo decide di dedicarsi al bodybuilding. La transizione dal nuoto non è facile per ovvi motivi fisici, nonostante questo Di Meo dimostra ancora una volta tutta la sua caparbietà arrivando nel giro di pochi mesi a guadagnare kg su kg, senza però intaccare il suo ottimo BMI. Anche in questo settore riesce a raggiungere i vertici a livello locale e si avvicina alle competizioni. Improvvisamente però si ritira dichiarando:

"Non ho mai considerato il bodybuliding come un'attività sportiva!"

Le malelingue sostengono, tuttavia, che avendo compreso di non essere realemente competitivo per le posizioni che contano si sia anzitempo tolto di mezzo. Resta tutt'oggi uno dei più grossi misteri che macchia la sua impeccabile carriera.

La maturazione: il Podismo

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Abbandonato il bodybuilding, alla ricerca di una nuova disciplina in cui specializzarsi, si imbatte nel podismo, attività piuttosto in voga nel suo comune di nascita fra i sessantenni. Come accaduto in passato, anche in questo sport sembra da subito essere in grado di fare la differenza, nonostante la necessità di un ennesima rincoversione della sua struttura corporea che si verifica in poco tempo. Scottato dalla precedente esperienza, stavolta non perde tempo e si getta a capofitto nelle competizioni. Una prestazione, in particolare, resta scolpita nella storia della sport. Il 30 Gennaio 2011 sotto una tempesta senza precedenti riesce ad aggiudicarsi il sesto tempo assoluto alla maratona di Napoli, sconfiggendo acqua, vento e freddo oltre a miglialia di avversari. Ad arrichire la leggenda c'è un altro dettaglio, pare che una nuova si sia accanita particolarmente su di lui, penalizzandolo particolarmente rispetto agli avversari. Non sapremo mai quanto questa vicenda sia fittizia, ciò che resta di sicuro è che questa impresa epica gli fece guadagnare il soprannome de "Il pelide Enzo".



Dall'agonismo all'ELITE internazionale: il CrossFit

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Dopo aver raggiunto tanta gloria, il passaggio alla prossima attività non poteva di certo essere semplice. Sarebbe servita infatti un'affermazione talmente schiacciante da consacrarlo fra le divinità sportive per l'eternità. Considerando l'età che avanzava, all'epoca Di Meo era ormai al ridosso dei 35 anni, decide di cominciare a praticare il CrossFit nel tentativo di eclissare la categoria principale, spostando il focus delle competizioni dai cosidetti, in gergo, RX ai Master 35+. Gli inizi per Di Meo sono piuttosto complicati, si trova a gareggiare a 34 anni contro ragazzi molto più giovani di lui, per lo più dopati, in uno sport dall'elevato coefficiente tecnico da lui mai praticato. Nonostante le difficoltà iniziali per l'ennesima volta dimostra di poter essere competitivo in qualsiasi situazione, e in breve tempo, riuscendo a centrare la qualifica ad un paio di competizioni. In queste purtroppo non brillerà, ma come dichierarà in seguito:

"La partecipazione alla categoria RX è stata solo propedeutica al mio vero obiettivo, sfondare fra i master"

Tenendo fede alle sue parole, nel giro di pochi mesi Di Meo riesce a centrare le prime medaglie nella categoria Master, seppur in gare di livello inferiore, definiti dai suoi critici "sagre di paese". Per questa ragione Di Meo decide di alzare ancora il livello, rompere i confini nazionali e andare a competere in ambito internazionale. Nel 2019 avviene la sua definitiva consacrazione, con la partecipazione all'Athens Throwdown, gara della massima caratura. Con una serie di prestazione indimenticabili, delle vere e proprie chicche sportive, riesce a rubare la scena alla categoria principale. Sono molti i tifosi presenti nell'arena che tornati a casa dopo aver ammirato quello spettacolo si interrogheranno sul senso di seguire ancora Matthew Fraser, all'epoca campione del mondo, e non la categoria Master 35+. Di Meo è stato quindi in grado di sovvertire i paradigmi tradizionali e innescare una vera e proprio rivoluzione epocale nel mondo del CrossFit, e forse dello sport in generale.





L'eccellenza anche nel tempo libero: gli Hobby

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Le sue incredibili capacità lo rendono un'eccelenza anche in attivià che, per mancanza di disponibilità di tempo, pratica di rado.

Il curriculum di spot surfati è piuttosto ampio e variopinto, solo per citarne alcuni Los Angeles, Sydeny, Isole Canarie e Capo Verde. Memorabili parecchie onde affrontate, si narra addirittura di pareti fino ai 3mt su fondo roccioso. Gli si attribuisce inoltre la paternità della sottodisciplina di surf su lago.


Tiro con l'arco

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Praticato principalmente durante le vacanze più selvagge. Di Meo è un esperto cacciatore, è stato spesso in grado di procurare la cena per sè e la sua famiglia.

Calcetto

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Grande teorico della disciplina. Ha guidato diverse squadre alla glora in competizioni di carattere locale. E' inoltre uno specialista nella gare di traverse.

Chitarra

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Fra le sue passioni rientra anche la musica. Si distingue per una sconfinata cultura in campo musicale e le singolari doti di chitarrista e cantante.


Social Network

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La sua mentalità estremamente competitiva lo ha spinto a vivere anche il mondo dei social network come se fosse in competizione con gli altri utenti. Sono infatti molteplici le strategie che Di Meo mette in campo per una continua e incessante acquisizione di nuovi follower, coadiuvato anche dalle sue infinite differenti abilità che gli permettono di creare contenuti sempre diversi. Durante la recente pandemia dovuta al Covid-19 pare sia stato in grado di aumentare i propri follower in maniera esponenziale.