Utente:Arrow303/Sandbox/1


Villa Venino (ESTESA)

modifica

Sita in Largo Padre Ambrogio Fumagalli, nella parte sud-orientale del centro storico, la sua costruzione risale al XVII secolo. Villa Venino si sviluppa secondo un impianto a blocco lineare, con triportico centrale, ed è affiancata da ali minori che delimitano la corte padronale e una seconda corte.[1][2]

In posizione non simmetrica si conserva una torre belvedere, mentre sul retro si apre il giardino storico della villa, il quale reca elementi di particolare pregio dal punto di vista botanico, con esemplari anche secolari di piante. L'intera struttura ha visto un'opera di integrale restauro e dal 2006 ospita la biblioteca e alcuni uffici comunali[3][4] nella corte padronale, divenuta proprietà comunale, oltre a residenze private nella seconda corte. Dall'autunno 2010 anche il giardino è stato restituito alla popolazione novatese, con la definitiva apertura al pubblico.[1][2]

Oltre alla torre quadrata che sovrasta la villa e le alberature del giardino, altre peculiarità di Villa Venino sono il portico a tre archi, la sala della colonna e la soffittatura del salone al piano terra con cassettoni decorati.[3]

Sul piano storico, occorre guardare ai primi decenni del XVIII secolo per individuare la derivazione dei titolari dei beni immobili di Villa Venino: nel 1722 il detentore di quel patrimonio risulta un certo Carlo Federico Villa, mentre nel 1756, il titolare era un suo prossimo parente, Giovanni Battista Villa. Da altri atti si ricava un cambiamento di situazione verso la fine del 1700, quando si riscontra l'entrata in scena nei possedimenti della famiglia Venini (il cui cognome sarà modificato in Venino con una sentenza datata 1877), nell'ambito della quale si sviluppa la genealogia che, partendo da Pietro Venini arriva fino a Giovanni Venino. Sarà sua figlia Antonietta a legarsi con la famiglia Silva, sposandosi con Silva Benigno. Sono in seguito i loro cinque nipoti che, in qualità di eredi, hanno convenuto la cessione della Villa Venino e annessi fabbricati, per l'utilizzo da parte del comune di Novate Milanese, da un lato, e da parte di privati, dall'altro lato.[3][4]

Relativamente al complesso edilizio della villa, in origine si è rilevato come l'immobile fosse inserito in un contesto economico produttivo agricolo: infatti i Venino furono possessori di diversi terreni a Novate e specialmente nell'area a cortile venivano eseguite dai contadini le operazioni di trebbiatura del granoturco e del frumento, i quali continuarono ad operare fino a parecchi anni a seguire il secondo dopoguerra.[3][4]

Idrografia

modifica
 
Reticolo idrico principale:

     Garbogera

 Garbogera tombinata

     Garbogera (tratto abbandonato)

 Garbogera (tratto tombinato abbandonato)

     Pudiga

Reticolo idrico secondario:

     Canali di derivazione Villoresi

 Canali di derivazione Villoresi tombinati

     Fontanili

 Fontanile abbandonato

Il reticolo idrico principale del territorio novatese vede la presenza di due torrenti di origine naturale: la Garbogera e il Pudiga[5][6] (o Pudega[7][8]); ad essi si aggiunge un reticolo detto secondario composto dai fontanili e da canali artificiali.[9][10][11]

Il torrente Garbogera si origina nel comune di Cesano Maderno e attraversa il comune di Novate Milanese giungendo da Bollate, in posizione nord occidentale, scorrendo fino a Milano, in posizione sud orientale.[12][13] Per un lungo tratto, il torrente è tombinato a causa delle presenza di edifici soprastanti, con due eccezioni significative: un tratto verso il confine con Milano, indicativamente in prossimità dell'autostrada A4 e un secondo tratto, più a nord, compreso tra via Stelvio e via Monte Grappa[13], dove il tratto scoperto di Garbogera costeggia il parco comunale Carlo Ghezzi.[14][11] È infine presente una terza porzione di Garbogera a cielo aperto e ciò riguarda il tratto iniziale dove il torrente entra a Novate Milanese: questo tratto, peraltro, è stato così modificato in tempi più recenti rispetto al percorso originale, in maniera tale da consentire il recupero di una vasta area in corrispondenza del vecchio alveo, che è stata destinata ad uso residenziale.[15]

Il torrente Pudiga nasce a Barlassina, nel Parco delle Groane e scorre da nord-ovest a sud-est, attraversando Novate Milanese per un breve tratto nella porzione sud occidentale del comune, nell'area a confine con Milano, coincidendo per un tratto esattamente con il limite amministrativo dei due comuni.[7] Il torrente prosegue poi in territorio milanese per alcune centinaia di metri, per essere a quel punto tombinato fino a confluire nel tratto dell'Olona di viale Serra.[6]

In aggiunta ai torrenti che compongono il reticolo idrico principale, è presente una rete di canali di derivazione del Villoresi, di costruzione artificiale, con massiccia presenza nell'area sud orientale del comune, nonché parzialmente presso il parco della Balossa.[16] Sempre nell'area della Balossa sono presenti alcuni antichi fontanili, in parte abbandonati[17][10][11]

Bibliografia

modifica

Aldo Sbrana, Studio della componente Geologica Idrogeologica e Sismica (PDF), Novembre 2012.

  1. ^ a b Relazione quadro conoscitivo, p. 211
  2. ^ a b Villa Fassi Venino, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2024.
  3. ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Passeggiando43
  4. ^ a b c Una nuova casa per la cultura novatese (PDF), in Informazioni Municipali, anno 32, n. 2, Aprile 2006, pp. 15-18. URL consultato il 30 aprile 2024.
  5. ^ Descrizione con figure del sistema idrico di Milano di Metropolitana Milanese, su metropolitanamilanese.it. URL consultato il 18 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2009).
  6. ^ a b 2.3.5 Geometria del torrente Pudiga, su pgt.comune.milano.it. URL consultato il 18 giugno 2024.
  7. ^ a b Sbrana, p. 23
  8. ^ Allegato 1 - Deliberazione n. 8 CdA del 28/07/2015 (PDF), su atocittametropolitanadimilano.it, p. 6. URL consultato il 18 giugno 2024.
  9. ^ Sbrana, p. 21
  10. ^ a b Relazione illustrativa, p. 89
  11. ^ a b c Carta d'inquadramento geolitologico - morfologico e idrografico con sezioni litostratigrafiche (PDF), su Comune di Novate Milanse, Dicembre 2013. URL consultato il 19 giugno 2024.
  12. ^ Relazione illustrativa, p. 58
  13. ^ a b Sbrana, p. 24
  14. ^ Il Garbogera di Novate rischia di sparire per sempre, in Il Notiziario, 19 gennaio 2016. URL consultato il 19 giugno 2024.
  15. ^ Sbrana, p. 25
  16. ^ Sbrana, p. 26
  17. ^ Relazione quadro conoscitivo, p. 196