Utente:Ellegimark/Sandbox/Ferrovia Culoz-Modane

Percorso

Stazioni e fermate
		Linea per Lione
	100+845
	101+146	Culoz	237,00 m slm
		Linea per Ginevra
	101+72x	Sottostazione 1,5 kVcc di Culoz
	101+904	Bretella di Culoz
	103+346	Ponte metallico sul Rodano (5 travate da 40 m)
	104+393	Vions–Chanaz	235,00 m slm
	108+324	Chindrieux	235,00 m slm
	109+919	Posto di servizio di Champfleury
	111+900	Binario unico temporaneo del Grand-Rocher (03/08-12/12/1972)
	112+021	Galleria del Grand-Rocher (407 m)
	112+428	Prolungamento paramassi (45 m)
	112+850	Binario unico temporaneo del Grand-Rocher (03/08-12/12/1972)
	113+520	Galleria di Brison (383 m)
	114+669	Brison-Saint-Innocent	234,00 m slm
	115+230	Galleria La Colombière (1188 m)
		Diga sulla baia di Grésine (800 m)
	117+183	Variante di Grésine, attivata il 21/06/1894
		Galleria di Saint-Innocent (157 m)
	118+245	Variante di Grésine, attivata il 21/06/1894
		Imbarcadero di Saint-Innocent
	121+691	Ponte sul Sierroz (20 m)
		Variante di Aix-les-Bains, attivata il 05/07/1866
	122+470	Sottostazione 1,5 kVcc di Aix-les-Bains
		Imbarcadero di Choudy
		Diramazione e stazione di Gigot
	123+287	Linea per Annecy (*05/07/1866) e Annemasse
	123+622	Aix-les-Bains	244,00 m slm
	128+285	Viviers-du-Lac	262,40 m slm
	129+576	Galleria artificiale degli Essarts (59 m)
		Voglans
	130+865	Voglans
		Variante di Aix-les-Bains, attivata il 05/07/1866
	132+953	Autostrada A41
	137+197	Linea per Saint-André-le-Gaz
		Deposito locomotive di Chambéry
	137+673	Chambéry–Challes-les-Eaux	270,00 m slm
	137+880	Trincea coperta de Neyzin (280 m)
	139+278	Ponte sulla Leysse (73 m)
	139+8xx	Sottostazione 1,5 kVcc di Chambéry (1936)
	143+085	Posto di servizio di Bois-Plan
	145+440	Autostrada A41
	147+499	Chignin – Les-Marches	297,50 m slm
	150+6xx	Sottostazione 1,5 kVcc di Montmélian
	150+664	Bivio di Montmélian
	150+903	Montmélian	285,60 m slm
		Francin
		Linea per Grenoble
		Montmélian (Arbin)
	151+672	Bretella di Montmélian
	153+599	Rettifica di Saint-Pierre-d'Albigny, attivata il 18/12/1876
		Pont des Anglais (ponte a travate metalliche a traliccio sull'Isère)
	154+925	Cruet	272,90 m slm
	156+146	Galleria artificiale del Record (33 m)
	160+967	Saint-Jean-de-la-Porte
		Saint-Pierre-d'Albigny (in origine Pont-Royal)
	162+381	Saint-Pierre-d'Albigny	294,50 m slm
	164+149	Bivio di Saint-Pierre-d'Albigny
	164+280	Sottostazione 1,5 kVcc di St-Pierre-d'Albigny
		Linea per Bourg-Saint-Maurice
		Galleria di Chateauneuf
	165+929	Pont Royal (ponte a 3 travate a gabbia metallica di 165 m sull'Isère)
	166+152	Autostrada A43
	166+220	Galleria di Chamousset (240 m)
		Chamousset (in origine Pont-d'Aiton)
	166+865	Chamousset	290,25 m slm
	167+xxx	Rettifica di Saint-Pierre-d'Albigny, attivata il 18/12/1876
		Confluenza Arc-Isère
	170+720	Aiton–Bourgneuf	305,00 m slm
		Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA)
	172+067	Raccordo AFA, operativo dal 04/11/2003
	173+720	Autostrada A43
	175+198	Aiguebelle	322,40 m slm
	176+4xx	Sottostazione 1,5 kVcc di Aiguebelle
	178+172	Ponte della Pouille sull'Arc (68 m)
	180+273	Argentine	342,00 m slm
	185+364	Épierre–Saint-Léger (in origine Épierre)	367,70 m slm
	187+097	Sottostazione 1,5 kVcc di Épierre
	189+219	Galleria de La Chapelle (317 m, a doppia canna)
	193+231	Les-Chavannes – Saint-Rémy	416,90 m slm
	196+675	Ponte sul Bugeon (19 m)
	198+081	Saint-Avre–La-Chambre	446,83 m slm
	199+0xx	Sottostazione 1,5 kVcc di Saint-Avre
	201+702	Galleria de La Madeleine (469 m)
	202+764 0+000	Deviazione di emergenza di Pontamafrey, attiva tra il 1965 e il 2012
	203+776	Ponte sulla Ravoire (10 m)
		Ponte sollevabile sulla Ravoire (23 m)
	203+854	Pontamafrey	497,72 m slm
	204+762 2+134	Deviazione di emergenza di Pontamafrey, attiva tra il 1965 e il 2012
	205+136	Autostrada A43
	207+022	Ponte di Hermillon sull'Arc (68 m)
	208+088	Saint-Jean-de-Maurienne–Vallée de l'Arvan	535,40 m slm
	208+207	fiume Arvan (44 m)
		Smistamento di Saint-Jean-de-Maurienne
	209+6xx	Sottostazione 1,5 kVcc di Saint-Jean-de-Maurienne
		Fascio ricoveri (ex DL?)
	211+050	Galleria di Villargondran (128 m, a doppia canna)
	212+378	Ponte delle Resses (ponte a gabbia metallica di 75 m a 2 campate sull'Arc)
	212+770	Galleria di Saint-Julien (426 m, a doppia canna)
	214+330	Saint-Julien–Montricher	633,36 m slm
	215+347	fiume Arc (15 m)
	215+874	fiume Arc (42 m)
	216+447	Galleria di Saint-Martin (260 m, a doppia canna)
	218+373	Galleria artificiale del Pas-du-Roc 1 (46 m)
	218+527	Galleria artificiale del Pas-du-Roc 2 (63 m)
	220+364	Saint-Michel-de-Maurienne–Valloire	711,09 m slm
		Ferrovia Fell per Susa
	221+846	Ponte de La Saussaz sull'Arc (48 m)
	223+418	Galleria delle Sorderettes (1064 m)
	224+686	Galleria dell'Âne (56 m)
	225+116	Deviazione di Orelle o di Anvers, attivata il 15/01/1885
	225+310	Orelle-Prémont (istituita a gennaio 1946)	844,00 m slm
	225+398	fiume Arc (57 m)
		Galleria d'Anvers (300 m, crollato)
	225+747	fiume Arc (57 m)
	225+907	Deviazione di Orelle o di Anvers, attivata il 15/01/1885
	225+907	Galleria della Doucière (133 m)
	226+122	Galleria di Orelle (66 m)
	226+381	Galleria artificiale Chenevier (21 m)
	226+8xx	Sottostazione 1,5 kVcc de la Bronsonnière
	227+126	Galleria della Bronsonnière (103 m)
	227+553	Galleria del Chemin-de-fer-Fell (136 m)
	227+960	Autostrada A43
	229+040	Posto di servizio di Berchette
	230+163	La Praz	957,35 m slm
	230+658	Prolungamento a visiera in cemento armato della galleria di La Praz (78 m)
	230+736	Galleria artificiale di La Praz, aggiunta nel 1904 (115 m)
	230+994	Galleria della Brèche (306 m)
	231+748	Galleria delle Grandes Murailles (671 m)
	232+441	Deviazione di Freney, attivata nel 1980
	232+9xx	Autostrada A43
	233+114	Deviazione di Freney, attivata nel 1980
	233+1xx	Sottostazione 1,5 kVcc di Freney
	233+931	Galleria delle Épines Blanches (205 m)
		Modane fascio Fourneaux
		Deposito locomotive SNCF
		Modane fascio Import
	235+956	Modane	1057,00 m slm
		Deposito locomotive FS
	236+467	Sezionamento 1,5/3 kVcc
		Fiume Arc
	238+627	Galleria di Saint-Antoine (566 m)
	240+208	Galleria artificiale di Rieu-Roux (31 m)
	239+252	Variante del Replat, attivata il 18/10/1881
	240+3xx	Sottostazione 3 kVcc di Terre Fredde
	240+409	Galleria del Fréjus (nuovo portale, 13.637 m)
		Deviazione provvisoria del Replat
		Galleria del Replat (crollata nel 1881)
		Deviazione provvisoria del Replat
	241+823	Galleria del Fréjus (portale originale, 12.223,50 m)	1190,00 m slm
		Variante del Replat, attivata il 18/10/1881
	247+316	Culmine della linea e confine Francia-Italia	1295,00 m slm
	254+046	Galleria del Fréjus (13.637 m)
		Linea per Torino

Da Culoz a Chambéry

Tracciato definitivo

Lasciando la stazione di Culoz la ferrovia percorre con un'ampia curva a destra un lato del triangolo che permette il passaggio dei treni tra le linee di Ginevra e Modane per mezzo di una bretella che evita l'inversione di marcia a Culoz.

Superato l'innesto della bretella di Culoz la linea attraversa il Rodano con un ponte a cinque travate metalliche e raggiunge la ex fermata di Vions-Chanaz, messa in servizio nel 1903 dopo il raddoppio della sezione Culoz-Chambéry.

Dopo aver attraversato una zona palustre, la ferrovia inizia a costeggiare la riva orientale del lago Bourget raggiungendo la stazione di Chindrieux, il cui nome originale, Châtillon, fu cambiato nel 1882/83 dalla PLM per evitare confusioni con altre stazioni della propria rete.

Proseguendo lungo la riva del lago la linea incontra una serie di tre gallerie originariamente a binario unico e con portali ad arco gotico affiancati da una torre di guardia ad almeno una delle estremità. La prima di esse, quella del Grand-Rocher, fu interessata nel 1972 da importanti lavori di messa in sicurezza che richiesero la chiusura della ferrovia e l'istituzione di un binario unico temporaneo. La successiva, quella di Brison, è l'unica ad aver conservato le torri fortificate alle estremità. Dopo la ex fermata di Brison-Saint-Innocent, istituita nel 1950, si trova la terza galleria, quella de La Colombière, alla cui uscita un'ampia curva attraversa la baia di Grésine per mezzo di una diga realizzata con il materiale lapideo estratto dalle vicine gallerie.

Dopo la diga la ferrovia lascia sulla sinistra il vecchio percorso a binario unico con la galleria di Saint-Innocent, abbandonato nel 1894 con la variante di Grésine, e prosegue allo scoperto lungo il bordo lago.

La linea passa quindi alla Punta dell'Ardre, dove si trovava l'imbarcadero di Saint-Innocent, terminale provvisorio che permetteva di stabilire la continuità con Culoz per mezzo di battelli a vapore in attesa del completamento del collegamento ferroviario.

Dopo aver attraversato il fiume Sierroz la linea si distacca dal percorso originale lungo il lago, abbandonato nel 1866 con la variante di Aix-les-Bains, contornando a est la collina di Tresserve con un nuovo percorso, inizialmente a binario unico, messo in servizio il 5 luglio 1866, contemporaneamente alla linea ferroviaria PLM da Aix-les-Bains a Annecy e alla nuova stazione di Aix-les-Bains, fino allora servita in modo inadeguato dalla diramazione di Gigot, che si staccava a Choudy dal percorso dismesso.

Dopo la partenza da Aix-les-Bains la ferrovia serve la stazione di Viviers-du-Lac, attraversa la brevissima galleria artificiale degli Essarts e supera la ex fermata di Voglans, istituita poco dopo l'apertura della variante di Aix-les-Bains in sostituzione di quella soppressa con il vecchio tracciato.

Passata Voglans la ferrovia riprende il tracciato originale e, poco dopo l'innesto della linea di Saint-André-le-Gaz, entra nella Stazione di Chambéry – Challes-les-Eaux, sede di un importante deposito locomotive.

Adeguamenti e varianti di tracciato

Binario unico temporaneo del Grand-Rocher

Nel 1972, per eliminare il pericolo rappresentato da alcuni blocchi di roccia a strapiombo sul lago Bourget, che rischiano di precipitare sulla ferrovia e sull'attigua strada dipartimentale, viene deciso di rimuoverli con l'esplosivo e di prolungare con una galleria artificiale di 75 m il portale sud della galleria del Grand Rocher. A tale scopo viene impiantato sul sedime della strada dipartimentale un binario unico provvisorio tra le progressive chilometriche 111+900 e 112+850 per consentire il passaggio dei treni merci durante l'intervento di prolungamento della galleria, mentre i treni viaggiatori vengono dirottati sulla linea di Saint-André-le-Gaz. I lavori iniziano il 3 agosto 1972 e si concludono il 13 dicembre dello stesso anno con il ripristino del doppio binario.

Variante di Grésine

Con la variante di Grésine, aperta all’esercizio il 28 giugno 1894 tra le progressive chilometriche 117+183 e 118+245 venne soppresso il breve tratto comprendente la galleria di Saint-Innocent, sostituendolo con un nuovo tracciato allo scoperto prossimo al precedente, ma più vicino alla riva del lago.

La PLM, subentrata nel 1867 alla Vittorio Emanuele, prese questa decisione a fronte dei problemi di stabilità presentati dalla galleria, con la volta in mattoni compromessa dall'umidità, e delle difficoltà di adattare l’opera alla sagoma del doppio binario.

Variante di Aix-les-Bains

La variante di Aix-les-Bains fu aperta all'esercizio il 5 luglio 1866, assieme alla nuova stazione di Aix-les-Bains e alla sezione Aix-les-Bains – Annecy della linea PLM per Annemasse, in sostituzione del percorso iniziale lungo il lago che tagliava fuori la città di Aix-les-Bains.

Il percorso abbandonato iniziava dopo il ponte sul fiume Sierroz e dopo aver raggiunto Choudy, capolinea provvisorio della sezione Choudy – Saint-Jean-de-Maurienne inaugurata il 20 ottobre 1856, proseguiva lungo la riva del lago terminando dopo la vecchia fermata di Voglans, aggiunta in un secondo tempo su richiesta della popolazione locale.

L’apertura del 1856 mise subito in evidenza l’inadeguata posizione della stazione di Choudy, troppo lontana dal centro città di Aix-les-Bains, inconveniente che si cercò inizialmente di limitare con la costruzione della diramazione Choudy-Gigot, messa in servizio il 1º giugno 1857, che raggiungeva con un percorso di 2 km la ex stazione terminale di Gigot, situata a lato del futuro passaggio a livello n° 1 della linea per Annecy, allora in costruzione.

Da Chambéry a Montmélian

Lasciando la stazione di Chambéry la linea percorre la galleria artificiale di Neyzin, realizzata con la copertura della preesistente trincea, e dopo aver attraversato la Leysse segue la riva destra dell’Albane lungo il territorio dei vigneti di Chignin, dove si trovava la ex stazione di Chignin–Les-Marches, creata alla biforcazione delle strade per Torino e Grenoble con il nome iniziale di “Gare de la Route de Grenoble”.

Da qui la linea giunge in breve al bivio da cui si dirama la linea di Grenoble, che precede di qualche centinaio di metri la stazione di Montmélian.

Nodo di Montmélian

La sezione da Chambéry al bivio di Montmélian, percorsa inizialmente solo dai treni della Società Vittorio Emanuele, nel settembre 1864 divenne tronco comune con la linea PLM proveniente da Grenoble, che aveva la sua ultima stazione a Francin, poco prima della confluenza delle linee; la stazione di Montmélian della Ferrovia Vittorio Emanuele era invece presso il paese di Arbin.

Dopo essere subentrata alla Vittorio Emanuele nella concessione della Culoz-Modane, la PLM decise di unificare le stazioni, stabilendo la nuova stazione di Montmélian tra la giunzione delle linee della ex Vittorio Emanuele, verso Modane, e del vecchio Chemin de fer de Grenoble à la frontière Sarde, verso Grenoble, sopprimendo le rispettive stazioni di Arbin e Francin.

Per consentire il passaggio diretto tra le linee di Grenoble e Modane fu creato un raccordo a triangolo aggiungendo due rami a binario unico: il primo, tra le due linee, per il passaggio dei convogli, sia merci che viaggiatori, senza sosta in stazione; il secondo, tra la linea di Modane e i binari lato Grenoble della stazione di Montmélian, per consentire l'inversione di marcia ai treni viaggiatori che effettuano la fermata in questa stazione.

Da Montmélian a Saint-Jean-de-Maurienne

Tracciato definitivo

Da Montmélian la ferrovia si mantiene sulla destra orografica dell'Isère lasciando dopo circa 2,7 km il percorso originale della Vittorio Emanuele e imboccando la cosiddetta rettifica di Saint-Pierre-d'Albigny, lunga circa 14,5 km, messa in servizio il 18 dicembre 1876 dalla PLM.

A circa 1,3 km dall'inizio del nuovo tracciato, che a differenza del precedente continua a seguire la destra dell'Isère, si trovava la ex stazione di Cruet, ormai completamente rasa al suolo, seguita dalla galleria artificiale del Record e, dopo un'ampia curva a destra, dalla ex fermata di Saint-Jean-de-la-Porte.

Poco dopo la ferrovia raggiunge la nuova stazione di Saint-Pierre-d’Albigny, da cui ha origine la linea a binario unico della Tarentaise verso Albertville e Bourg-Saint-Maurice.

Dopo Saint-Pierre-d’Albigny la linea per Modane attraversa l’Isère con il ponte a gabbia metallica detto Pont-Royal, a cui fanno seguito la galleria e la ex stazione, poi fermata, di Chamousset, che sostituisce quella abbandonata sul vecchio tracciato un centinaio di metri più a nord.

A poco più di 1 km da Chamousset la ferrovia riprende il tracciato originale, lasciando la valle dell’Isère per quella dell’Arc nella piana di Aiton, dove si trovava la ex fermata di Aiton-Bourgneuf, creata nel 1950 presso un passaggio a livello e poi completamente scomparsa.

Dalla piana di Aiton la società Vittorio Emanuele aveva in programma la realizzazione di una diramazione per Annecy che avrebbe percorso la valle dell’Isère fino ad Albertville, quella dell’Arly fino a Ugine, passando poi per Faverges, Doussard e la riva del lago di Annecy. Il progetto, cancellato a seguito della cessione della Savoia alla Francia, fu poi ripreso e attuato alla fine del secolo con la linea PLM da Albertville ad Annecy, che ricalcava il percorso previsto dalla Vittorio Emanuele.

Ancora nella piana di Aiton, a breve distanza dalla fermata scomparsa, si trova la piattaforma di carico/scarico dell'Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA), operativa dal 4 novembre 2003 e raccordata alla progressiva chilometrica 172+067 con il binario 1, percorso sia dai treni in partenza che da quelli in arrivo, mentre il posto di cambio binario per i treni in arrivo si trova nella stazione di Aiguebelle, a circa 3 km di distanza.

Dopo Aiguebelle, prima stazione della Moriana propriamente detta, la ferrovia attraversa per la prima volta l'Arc sul ponte de La Pouille, nei cui pressi nel 1902 fu creata una breve variante di tracciato, ed entra nel comune di Argentine, dove nel 1947 fu istituita una fermata ormai completamente scomparsa.

Una trincea tagliata nella roccia precede la stazione di Épierre–Saint-Léger, in origine Épierre, oltre la quale la ferrovia attraversa la galleria de La Chapelle, la prima delle quattro opere di questa linea scavate con due canne indipendenti a binario unico.

A circa 3,7 km dall'uscita della galleria si trovava la stazione di Les-Chavannes–Saint-Rémy, ormai chiusa a tutti i servizi e completamente scomparsa nonostante si trattasse di una stazione di una certa importanza, di fronte alla quale si trovava un cantiere di demolizione di vecchie locomotive a vapore raccordato alla ferrovia e attivo fino agli anni 1970.

Segue la stazione di Saint-Avre–La-Chambre, raccordata con uno stabilimento chimico.

Circa 1 km dopo la galleria de La Madeleine si staccava sulla sinistra il binario unico della deviazione di Pontamafrey, creata nel 1966 per aggirare in caso di necessità un tratto soggetto a frequenti e devastanti inondazioni causate dal torrente Ravoire, che viene attraversato poco prima della ex stazione di Pontamafrey, il cui fabbricato viaggiatori, ormai demolito, presentava la particolarità di essere pericolosamente radente alla strada nazionale e perciò accessibile unicamente dal lato binari per ragioni di sicurezza.

Lasciata Pontamafrey la ferrovia supera sulla sinistra il punto in cui si ricongiungeva la deviazione di Pontamafrey e prosegue verso Saint-de-Maurienne, entrando in stazione dopo aver attraversato l'Arc sul Pont de fer d'Hermillion.

Adeguamenti e varianti di tracciato

Rettifica di Saint-Pierre-d'Albigny

Con la rettifica di Saint-Pierre-d'Albigny, aperta all'esercizio dalla PLM il 18 dicembre 1876, venne dismesso il tracciato originale a semplice binario della Società Vittorio Emanuele che, costruito in una zona inondabile e paludosa, fu ripetutamente distrutto dagli straripamenti dell’Isère.

Il percorso abbandonato descriveva una curva a destra all'altezza del paese di Cruet, allora privo di stazione, e attraversava l’Isère sul Pont des Anglais, opera composta da travate metalliche a traliccio, così chiamata perché costruita dalla società inglese Jackson, Brassey, Henfrey & Co, incaricata dalla Vittorio Emanuele.

Dopo il ponte il binario seguiva la sinistra idrografica dell’Isère, servendo le vecchie stazioni di Saint-Pierre-d'Albigny e Chamousset, denominate inizialmente Pont-Royal e Pont-d’Aiton, tra le quali si trovava la galleria di Chateauneuf, scavata sotto l'omonimo poggio alluvionale.

Il percorso soppresso terminava circa 1 km dopo la nuova stazione di Chamousset.

Autostrada ferroviaria alpina

Nella piana di Aiton, al posto della diramazione verso Annecy, sarà creata nel 2003 la piattaforma dell’AFA (Autostrada Ferroviaria Alpina), raccordata sul binario 1 al PK 172 tra Chamousset e Aiguebelle e operativa dal 4 novembre dello stesso anno. Gli autocarri che devono attraversare le Alpi nella galleria stradale del Fréjus opteranno per la soluzione “ferrovia” e si lasceranno caricare su dei carri piatti ribassati concepiti espressamente per il trasporto combinato strada-rotaia, potendo trasportare rimorchi cisterna e le loro motrici fino allo scalo di smistamento di Orbassano, alle porte di Torino, per 175 km.

In un primo tempo i camionisti prendono posto in una carrozza viaggiatori intercalata tra le due locomotive BB 36300. Quattro andate e ritorno, il cui riempimento progredisce lentamente, vengono create senza arresto a Modane.[2]

Deviazione di Pontamafrey

Testo da scrivere.

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Al PK 203,854 arriviamo al vecchio PAG (Point d’Arrête Géré) della stazione di Pontamafrey, il cui fabbricato viaggiatori, oggi demolito, presenta la particolarità di essere accessibile unicamente dal lato binari. Sul lato stradale esistono solamente tre finestre radenti alla strada nazionale. Una porta su questo lato sarebbe stata molto pericolosa.

Nei pressi di questa stazione viene stabilito  il raccordo privato delle cave di Pontamafrey, con due binari (3 e 5), il cui deviatoio collegato al Binario 1 si trova al PK 206,236; quello per raggiungere il Binario 2 è più vicino alla stazione, al PK 204,412.

Pontamafrey è un sito delicato soggetto a inondazioni e colate di fango che trasportano enormi blocchi rocciosi come se si trattasse di scatole di cartone vuote. Qui i capricci della natura hanno giustificato la creazione di una deviazione divenuta celebre. Punto critico della linea, ripetutamente minacciato dalle acque della Ravoire, affluente dell’Arc discendente dalla montagna. La deviazione a binario unico viene creata nel 1966 per evitare le interruzioni della circolazione dei treni, ripetute a intervalli regolari. L’installazione della catenaria con supporti di legno sul doppio binario principale, si avvera necessaria per preservare la terza rotaia dei binari 1 e 2 dal pericolo rappresentato dall’eventuale contatto con l’acqua. Sulla deviazione a binario unico creata a monte nel 1966, questo stesso tipo di pali coesistono, in punti diversi, con i pali metallici tradizionali.

Dopo i suoi molteplici salti di umore devastatore, il torrente Ravoire, sembra cambiato dopo il 1977.

Su questa deviazione, la Regione SNCF di Chambery ha proceduto al sollevamento di 1,20 m del ponte ferroviario di Pontamafrey, diventato ponte mobile (sollevante), per ottenere un’altezza libera di 5,10 m, e preservare l’opera dalle colate di fango molto spesso devastanti, comportando il sollevamento dei due binari su 1.600 m, con la rampa portata dal 14 al 15,5؉.

Vedremo più in dettaglio questo aspetto della linea Culoz – Modane  nel capitolo IX.[1]

Attraversando il “Pont de fer”  di Hermillon, sull’Arc, siamo sul punto di completare una tappa importante del nostro periplo. Arriviamo a Saint-Jean-de-Maurienne.

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[1] Capitolo IX, Particolarità: Inondazioni, pagina 185.

Cronologia

Sezione	Data apertura
Chambery-Choudy	09/1855
Diramazione di Gigot	01/06/1857
Choudy- Saint Innocent	31/08/1857
Saint Innocent-Viadotto sul Rodano	27/07/1858
Viadotto sul Rodano-Culoz	02/09/1858
Variante di Grésine	21/06/1894
Aix les Bains-Annecy	05/07/1866
Raddoppio Aix les Bains-Chambéry	15/05/1900
Raddoppio Aix les Bains-Chindrieux	31/05/1901
Raddoppio Chindrieux-Culoz	20/12/1902

Note

Bibliografia

*(FR) Mariano Flores et alii, Le chemin de fer en Maurienne, a cura di Mariano Flores, Grenoble, Presses et éditions ferroviaires, 2018, ISBN 978-2-905447-36-4.