Diego Imbastaro, nato Diego Imbastardo (Torino, 13 gennaio 1956), è un pittore, criminale, calciatore e pagliaccio italiano di origini ferraresi.

Biografia modifica

Diego Imbastardo nacque a Torino il 13 gennaio 1956 sotto un ponte, figlio di profughi ferraresi, probabilmente clown, in fuga dalle persecuzioni contro i lavoratori dell'ambito circense in atto in quel momento nella Provincia di Ferrara. Abbandonato dai genitori in tenera età, l'Imbastardo si vendette allo schiavismo sessuale, venendo portato in Laos dove cambiò il suo nome in Diego Imbastaro. Si dice che in questo periodo Imbastaro partorì un figlio, probabilmente Dario Franceschini, che non fu però mai riconosciuto[1].

Rimanendo sempre un'ambita odalisca, l'Imbastaro aprì un negozio di pasticci ferraresi nel palazzo del suo padrone, il re del Marocco Hassan II. Fu qui che riscoprì la professione di pagliaccio, propria della sua famiglia da generazioni, e si appassionò all'arte, soprattutto alla pittura[2].

 
Uno dei pochi dipinti sopravissuti dell'Imbastaro. Si presume si chiami Monte San Pietro al tramonto

Fuggito in Argentina dopo che la sua clownaggine fu scoperta, visse in povertà nelle favelas di Buenos Aires, dove però conobbe il govane Diego Armando Maradona. Quello che diventerà el pibe de oro, disgustato dalle sue prestazioni calcistiche, gli fece un violento cross sullo stinco, obliterandoglielo e costringendolo a un prematuro ritiro. L'unica squadra che gli concesse una possibilità fu l'Inter[3], nonostante il suo sogno mai realizzato fosse quello di giocare nella Spal[4].

Dopo la sua deludente carriera calcistica, l'Imbastaro fu assunto dalla Nato e, nell'ambito dell'Operazione Gladio, entrò a far parte della Loggia P2 e prese parte alla maggior parte dei complotti del potere durante gli anni di piombo e la strategia della tensione. Accecato dal suo odio verso Bologna, Imbastaro lasciò una valigetta nella stazione il 2 agosto 1980, urlando, poco prima di farla detonare: "Maial!"[5].

Protetto dal suo amico d'infanzia Vittorio Sgarbi, l'Imbastaro si ritirò poi nell'anonima cittadina di Cento per far perdere le proprie tracce, ridedicandosi alla pittura. Rifiutato dall'Accademia delle Belle Arti di Bologna, il ferrarese fu sul punto di rifondare il Partito nazionalsocialista, ma venne dissuaso da un altro hobby: il femminicidio[6].

L'Imbastaro vagò per l'Italia assumendo molte identità e personalità, mosso solo dal suo odio verso le donne. Camuffatosi da Rudi Guede uccise Meredith Kercher a Perugia, come Massimo Bossetti uccise Yara Gambirasio a Brembate di Sopra e, infine, come Filippo Turetta uccise Giulia Cecchettin a Vicenza. Sono molti gli indizi che lo indicano come la vera identità di Igor il russo[7].

Dimostrandosi più giovane rispetto alla sua ormai veneranda età, l'Imbastaro si immatricolò nel 2021 alla magistrale di Italianistica dell'Università di Bologna, abbandonando a malincuore l'amata Provincia di Ferrara. Divenuto amante del barese Tomaso d'Aloia, registrarono un porno divenuto virale sul dark web. Il 7 ottobre 2023, mentre il mondo era in apprensione per l'Attacco di Hamas a Israele del 2023, fu distolto dal caro amico Pietro Luca Cassarino dall'arruolarsi nell'Esercito israeliano, partecipando invece al geniale gioco Fuoriporta, creato dalla mente impressionante dello stesso Cassarino. Nonostante, ben presto, l'Imbastaro si rivelasse un peso sulla squadra, il Cassarino e la sua collega Cristiana Casagrande portarono la squadra alla vittoria[8].

Ferito nuovamente durante un calcetto dagli attori e indipendentisti siciliani Claudio Varsalona e Alberto Bartolo Varsalona, l'Imbastaro si ritirò dalle scene. I suoi ultimi movimenti sono incerti, si pensa che abbia ripreso la sua antica professione di clown nell'amata Provincia di Ferrara[9].

Note modifica

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica