Utente:Ivan Drago01/Sandbox
Vittoriano Cimmarrusti | |
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Nascita | Adelfia, 18 febbraio 1912 |
Morte | Gunu Gadu, 24 aprile 1936 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Carabinieri |
Grado | Carabiniere |
Guerre | Guerra italo-etiopica |
Battaglie | Seconda battaglia dell'Ogaden |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Combattenti Liberazione[1] | |
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Vittoriano Cimmarrusti (Adelfia, 18 febbraio 1912 – Gunu Gadu, 24 aprile 1936) è stato un militare e carabiniere italiano, insignito di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria durante il corso della guerra d'Etiopia[2].
Biografia
modificaNacque a Adelfia il 18 febbraio 1912, figlio di Vito Francesco e Teresa Bruno.[2] Nel maggio del 1931 si arruolò nell'Arma dei Carabinieri, ed ottenuta la nomina a carabiniere effettivo prestò servizio nelle Legioni di Bolzano e Roma.[1] Allo scoppio del guerra italo-etiopica partì volontario per il teatro di operazioni. Arrivato a Mogadiscio, Somalia, entrò in servizio presso le Bande Autocarrate Carabinieri.[3] Assegnato alla 1ª Banda[N 1], aggregata alla Colonna Agostini il 24 aprile 1936 partecipò all'assalto delle fortificazioni abissine di Gunu Gadu. Colpito a un braccio[3] da una pallottola esplosiva rimase ferito, solo dietro insistenza del suo ufficiale comandante accettò di sottoporsi alle cure mediche.[1] Ricevuto un sommario bendaggio ritornò al suo reparto impegnato ad impedire che nuclei di armati etiopici aggirassero lo schieramento italiano. Tornato sulla linea di combattimento si scagliò nuovamente contro gli abissini, ma venne ferito una seconda volta. Non riuscendo ad impugnare il moschetto, continuò a combattere lanciando bombe a mano anche quando fu ferito nuovamente all'inguine.[3] Continuò a battersi furiosamente fino a che una terza pallottola lo colpì alla testa, uccidendolo sul colpo.[N 2] In sua memoria fu decretata la concessione della medaglia d'oro al valor militare, massima decorazione italiana.[3]
Gli sono intitolate le Caserme sedi dei Comandi Provinciali di Latina e di Lecce, oltre a quella della Compagnia Carabinieri di Cittadella. Una piazza di Acquaviva delle Fonti, una di Adelfia, una via di Bari, una via a Manfredonia e una di Modugno portano il suo nome.
Onorificenze
modifica— Regio Decreto 7 ottobre 1937
Note
modificaAnnotazioni
modificaFonti
modifica- ^ a b c Combattenti Liberazione.
- ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 170.
- ^ a b c d InformaSaggi n.3, marzo 2012, p. 8.
- ^ Medaglia d'oro al valor militare Cimmarrusti, Vittoriano, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.
Bibliografia
modifica- Gastone Breccia, Nei secoli fedele, Milano, A. Mondadori Editore, 2014, ISBN 88-520-5040-X.
- Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 170.
Periodici
modifica- Giuliana Ubbiali, Caserma Ghisleni, non dimenticate il nome di mio padre, in Corriere della Sera, Milano, RCS Editore, 6 giugno 2012.
- 24 aprile 1936. battaglia di Gunu Gadu, in InformaSaggi, n. 3, Roma, Università dei Saggi "Franco Romano", marzo 2012, p. 8.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Scheda sul sito dei Carabinieri, su carabinieri.it.
- Cimmarrusti, Vittoriano, su Combattenti liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.