Paolino Rangoni modifica

Pittore e incisore

Paolino Rangoni (Genova, 20 Luglio 1930) è un pittore e incisore italiano.

 
Paolino Rangoni

Biografia modifica

Paolino Rangoni, pittore e incisore, nasce a Genova il 20 Luglio 1930. Il trasferimento nel 1937 a Napoli per motivi lavorativi del padre influì sulla formazione artistica dell'artista, che entra in contatto con i maggiori esponenti della pittura tradizionale napoletana. A Napoli si diploma al Liceo Classico, e si iscrive alla facoltà di ingegneria navale, interrompendo in seguito gli studi. Intorno agli anni 80′ decide di iscriversi al corso libero di Nudo, presso l’Accademia di Belle Arti della città. Gli anni trascorsi in Accademia gli permettono di accostarsi a diverse tecniche artistiche, e di confrontarsi con diversi pittori e scultori suoi contemporanei, tra cui Antonio Siciliano (1936), Gerardo Di Fiore (1934), Giuseppe Pirozzi (1934) e Augusto Perez (1929 – 2000). Nel 1988 si trasferisce nel Levante ligure e nel 2003 consegue la laurea in disegno sperimentale all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Conosce Augusta Tassisto, sua prima insegnante d’incisione, e stringe rapporti con gli artisti Tiziano Campi, Renato Carozzi, Mariella Causa, Rodolfo Ceccotti, direttore didattico della Scuola internazionale per la Grafica d’arte Il Bisonte di Firenze, Stefano Ciaponi, Eva Lipartiti, Silvia Montanelli, Walter Tacchini, tutti docenti dell’Accademia. Ha partecipato con le sue opere a diverse mostre, concorsi ed estemporanee, e numerosi sono stati i premi ricevuti. Inoltre ha collaborato alla stesura del n°23 della rivista culturale SeleArte (1952-1966), diretta da Carlo Ludovico Ragghianti, edita a Firenze da Adriano Olivetti. Nel dicembre 1999 fonda a Sarzana, con l’amico e collega Graziano Dagna (1939 – 2015), il movimento artistico dei Neonaturalisti di Lunigiana.

 

Produzione Artistica - Pittura modifica

 

Per Paolino Rangoni il Paesaggio è un soggetto autonomo rappresentato con frequenza, caratterizzato dall’emergere dei ricordi d’infanzia, dal Golfo di Napoli con la costa su cui domina il Vesuvio, al porto di Pozzuoli e i cantieri a Baia con le navi. Considerato un pittore en plein air trova il suo «stato di grazia» dipingendo le colline liguri tra i boschi di Montemarcello, i paesini affacciati sul golfo che ama, e gli scorci, sempre diversi di Lerici. La pittura idilliaca, protagonista nei suoi paesaggi, riprende involontariamente lo stile intimo e colloquiale, tutto giocato sugli accordi di colore e sulla nitidezza delle masse, proprio della Scuola di Barbizon (anni ’30 dell’800). Le case sul mare che appaiono come piccole macchie colpite dalla luce limpida, si contrappongono nettamente con le ombre ottenute nelle strette viuzze dei carugi, restituendo una pittura che trasmette gioia allo spettatore. L’assenza di qualsiasi presenza umana, suggerita solo dalle case, resta esclusivamente al di là della tela, accentuando il senso di distacco, e facendo sì che la natura sovrastante enfatizzi il sentimento di romantica solitudine.

Primo Periodo modifica

Nella pittura dei suoi esordi Paolino Rangoni risente sia l’influenza dell’arte pre-impressionista, sia ciò che ne conseguì con il Ritorno all’Ordine, legato al recupero dell’arte classica e del Realismo, motivi iconografici ricorrenti nella pittura del primo ‘900.

Secondo Periodo modifica

Il ritorno alla sua terra d’origine, la Liguria, riaccende nell’artista un gusto pittorico che si rifà allo stile dei Macchiaioli, e a quello impressionista. La pittura a tratti materica, caratterizzata da una pennellata veloce e distesa, giocata su forti contrasti coloristici, permette all’artista di dipingere con immediatezza anche quegli aspetti apparentemente marginali del paesaggio.

 

NATURE MORTE modifica

Sebbene la pittura di Rangoni sia indirizzata verso il tema paesaggistico, sin dai suoi esordi troviamo in lui la ricerca delle “cose”, proprie del genere della Natura Morta. L’artista osserva gli oggetti negli aspetti più vari, e li traduce in una pittura di forte colorismo, ponendoli come i soli soggetti della rappresentazione, nonostante l’apparente e disadorna semplicità dell’insieme. L’isolamento dell’ambiente circostante da luogo a un equilibrio sospeso e a una magica armonia di forme che fanno sorgere nell’osservatore l’idea che il tempo si sia fermato, dove i “poveri” oggetti rappresentati da Rangoni assumono un significato spirituale. Gli oggetti disposti secondo una sequenza lineare, armoniosa, fatta di corpi ora lunghi e stretti, ora larghi e bassi, proiettano sovrapposizioni pittoriche determinando l’intensità e il chiaroscuro. La sua pittura fatta di una ricerca personale, influenzata dal plasticismo dei grandi maestri del passato, mantiene il carattere di solenne monumentalità che ritroviamo nelle sue figure.

 

RITRATTI modifica

La serie di ritratti incentrati sulla rappresentazione dei membri della sua famiglia, comprende, seppur in numero minore, ritratti di amici e su commissione. L’artista predilige lavorare con posa dal vero, dove la disponibilità di un maggior tempo con il soggetto da ritrarre permette a Rangoni l’utilizzo di una pennellata meditata, consentendogli uno studio più approfondito di luci e ombre, alla ricerca di un forte realismo, ottenendo così un modellato saldo ed essenziale, che risente della tradizione della pittura da Masaccio a Caravaggio. Al contrario, i numerosi ritratti dedicati ai nipoti con tempi di posa minori, sono ottenuti da pennellate veloci prive di ripensamenti, dove un gioco di luci e ombre li rendono delle istantanee naturalistiche di un attimo fuggente. Attento e partecipato è lo studio della figura femminile che ama descrivere in pose casuali, semplici e quotidiane. Le sue figure risentono del classicismo accademico attento al passato e alla tradizione, ma al contempo rimangono radicate alla modernità.

TEMA SACRO modifica

L'approfondita conoscenza dei modelli classici studiati negli anni trascorsi in Accademia a Carrara ha permesso all’artista di cimentarsi in opere a Tema Sacro. La solidità dei corpi, data da una compostezza severa quasi classica, definisce le figure sacre in un’atmosfera sospesa ed irreale. L’ambientazione dei dipinti, cupa e spoglia, rende drammaticamente le espressioni dei volti e la forte gestualità, mentre la luce scivolando veloce sui corpi,  li relega nella penombra. Il Paesaggio ora perde d’importanza, non è più il protagonista indiscusso, ma aiuta alla definizione spaziale della scena creando una visione unitaria della realtà, dove protagoniste sono la luce spirituale e l’oscurità, che danno una definizione dei volumi delle figure rappresentate.

 

Produzione Artistica - Incisioni modifica

 

Oltre alla produzione pittorica, Paolino Rangoni insegue l’immediatezza e la sensazione che la natura, maestra di vita, gli suggerisce anche nelle pratiche incisorie. Nelle sue numerose incisioni (acquaforte, puntasecca, acquatinta e china e zucchero) ritroviamo quell’espressione di libera e spontanea rappresentazione del naturale, data da una solida volumetria degli oggetti, che approda ad un realismo lirico. In un segno netto, deciso e sicuro ritroviamo quell’attesa, quel nitore di forma di classica composizione, e in una luce che indaga in una riflessione mentale, emerge un ritorno ad una solida tradizione, dove la costruzione delle figure, del paesaggio e delle nature morte riprende idealizzate componenti del “Ritorno all’Ordine”.

Via Crucis modifica

Il Ciclo di quattordici tele dedicate alla Via Crucis, e una quindicesima  che ha come tema la Resurrezione, furono donate da Paolino Rangoni al Museo Diocesano di Vicenza nel 2015, mentre i bozzetti definitivi sono esposti presso l’Istituto Superiore di Scienze Teologiche di Vicenza. Dopo una serie di tele di formato minore, l’artista è giunto a rappresentare il percorso di Gesù verso la Crocifissione in un’ambientazione totalmente spoglia, in cui l’emergere di un doloroso abbandono, esprime la sua volontà di donarsi per gli altri. Ogni dipinto racchiude un linguaggio fatto di una forte espressività gestuale e di una sicura presa visiva. La sofferenza, la paura e l’emarginazione sono efficacemente rappresentate spesso in contrapposizione a una visibile tenerezza e speranza, in particolare nella quarta stazione quando Gesù incontra la Madre. In una solida struttura compositiva le masse, livide di sofferenza, che si intrecciano con la figura imperiosa del Cristo, interagiscono nei gesti e nelle espressioni, protagoniste come figure di ‘sfondo’. Queste ultime nell’accompagnare la figura di Gesù verso il Calvario vengono rappresentate dall’artista nella loro nudità, segno distintivo della loro umanità. Nei corpi scultorei, privi di attributi, emerge un forte accademismo. Gli anni trascorsi in Accademia a Carrara e lo studio dal vero, hanno portato l’artista a riprendere a modello i suoi familiari. L’impianto cromatico, che partecipa a rendere lo scenario drammatico, è caratterizzato da un uso della luce che richiama i grandi maestri del passato.

Mostre modifica

MOSTRE PERSONALI modifica

  • 1985 – Paolino Rangoni – Pubblica Assistenza Pitelli
  • 1986 – Paolino Rangoni – Centro Culturale “Luni Arte” (Sarzana)
  • 1988 – Paolino Rangoni – Centro Culturale “Luni Arte” (Sarzana) – Pubblica Assistenza Pitelli
  • 1996 – Paesaggi – Palazzo Civico, Sarzana
  • 2006 – Martirio di Sant’Andrea – Chiesa di S. Giovanni Battista, La Serra – Lerici
  • 2007 – Festival Biblico – Chiesa di S. Silvestro, Vicenza
  • 2012 – Mistero Pasquale – Museo Diocesano di Vicenza
  • 2017 – La Passione di Nostro Signore Gesù Cristo – Museo Diocesano di Sarzana
  • 2019 – Nel Segno della Croce – Oratorio di Santa Croce, Sarzana

MOSTRE COLLETTIVE modifica

  • 1976 – Centro Luni Arte – Sarzana
  • 1977 – 1978 – 1979 – Tennis Club Vomero – Napoli
  • 1981 – 1982 – 1983 – Piazzeo – Lerici
  • 1988 – Salone Fanelli – Gruppo Erice, La Spezia
  • 1989 – Pellegrini nell’assoluto – rassegna Pittura, Scultura, Grafica Lucca
  • 1989 – Uomo Arte Ambiente – Gruppo Erice, La Spezia
  • 1990 – Fragmenta Sarzanae – Gruppo Erice, La Spezia
  • 1991 – Paesaggi – Gruppo Erice, La Spezia
  • 1992 – La Passione di Cristo – Pieve di Sant’Andrea, Sarzana
  • 1992 – La donna nella Resistenza – Palazzo Comunale, Sarzana
  • 1992 – Officina, Accademia di Belle Arti di Carrara – Moneglia
  • 1998 – Paesaggi e Figure – San Terenzo
  • 1998 – Arborea – Montemarcello in Studio – Palazzo Civico, Sarzana
  • 1999 – I Neo-Naturalisti di Lunigiana – Sala della Repubblica, Sarzana
  • 1999 – “mare, verde e cielo” – Montemarcello
  • 1999 – III Biennale degli studenti dell’Accademia – Accademia di Belle Arti, Carrara
  • 1999 – Artisti alla Spezia nel ‘900 – Palazzo del Governo, La Spezia
  • 2000 – Neo-Naturalisti di Lunigiana – Pubblica Assistenza, Sarzana
  • 2002 – Montemarcello Studio – Circolo Culturale “Bertolt Brecht”, Milano
  • 2003 – Neo-Naturalisti di Lunigiana – Sala Allende, La Spezia
  • 2004 – Pittori Sarzanesi del ‘900 – Fortezza Firmafede, Sarzana
  • 2005 – Da Antignano a Punta Mesco – Fortezza Firmafede, Sarzana
  • 2007 – Incontri a Montemarcello – Milano
  • 2009 – Natale Insieme – La Galleria dell’Immagine, Sarzana
  • 2009 – È Primavera… – La Galleria dell’Immagine, Sarzana
  • 2009 – 100 Artisti in Cittadella – Fortezza Firmafede, Sarzana
  • 2010 – È Primavera… – La Galleria dell’Immagine, Sarzana
  • 2010 – È l’Estate… – La Galleria dell’Immagine, Sarzana
  • 2010 – Montemarcello Spazio Atelier – Fortezza Firmafede, Sarzana
  • 2010/11 – Il Sacro nell’arte Contemporanea – Museo Diocesano di Sarzana
  • 2010/11 – XXII Rassegna – Associazione Incisori Liguri – Museo Sant’Agostino, Genova
  • 2012 – XXIII Rassegna – Associazione Incisori Liguri – Museo Sant’Agostino, Genova
  • 2012/13 – Oto Melara dipinge – Mostra dei Quadri di Paolino e Antonio Rangoni, La Spezia
  • 2014 – Il Laboratorio delle Arti – La Spezia
  • 2014 – IV Biennale Internazionale Ex Libris Palladio – Vicenza
  • 2016 – XXVII Rassegna – Associazione Incisori Liguri – Museo Sant’Agostino, Genova
  • 2017/2018 – Castello Spazio Creativo – Lerici
  • 2020 – Paesaggi e Suggestioni – Santa Croce, Sarzana


CONCORSI ED ESTEMPORANEE modifica

  • 1983 – Santo Stefano – Il suo centro storico – 1° Premio Pittura Estemporanea – Santo Stefano Magra
  • 1983 – Mostra di Pittura – Santo Stefano Magra
  • 1984 – Concorso “Michela Pirone” – Ercolano (Napoli) – Premio di Pittura
  • 1984/86 – Piazzeo – Lerici – Estemporanea maxi tela
  • 1985 – Estemporanea di Pittura – Città di Brugnato
  • 1985 – “Paesaggistica santostefanese” – 3° Premio di Pittura Estemporanea – Santo Stefano Magra
  • 1986- “Ameglia: Paesaggio e Tradizione” – 1° Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea – Comune di Ameglia
  • 1987 – “Ameglia: tra fiume e mare” – 2° Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea – Comune di Ameglia
  • 1988 – Concorso – Posillipo (Na) – 1° Premio di Pittura
  • 1988 – Concorso Marzaroli – Salsomaggiore – Targa Comune
  • 1988 – La Finelliana – Carrara
  • 1991 – Estemporanea – Santo Stefano Magra – Premio di Pittura
  • 1991 – 3° Estemporanea di Pittura – Associazione Proloco, Carignano
  • 1992 – Estemporanea – Santo Stefano Magra – Premio di grafica
  • 1994 – Estemporanea di Pittura “Colori della Vita” – Marina di Massa
  • 1995 – 7° Estemporanea di Pittura – Associazione Proloco, Carignano
  • 1996 – 8° Estemporanea di Pittura – Associazione Proloco, Carignano
  • 1996 – ’97 – ’98 – ’99 – 2000 – ’01 – ’03 – ’04 – ’05 – ’06 – ’07 – ’12 – ’14 – Calandriniana – Sarzana – maxi tela
  • 1997 – Concorso Marzaroli – Salsomaggiore – 3° Premio grafica
  • 1997 – 9° Estemporanea di Pittura – Associazione Proloco, Carignano
  • 1998 – VIII Rassegna della Spezia e della Lunigiana – Artigianato Artistico
  • 2001 /2002 – Biennale d’Incisione – Monsummano Terme
  • 2002 – Mostra di Pittura “Il Cinghiale” – Partecipazione – Larciano
  • 2002 – Biennale d’Incisione – Monsummano Terme
  • 2003 – Mostra di Pittura “Il Cinghiale” – 12° Premio – Larciano
  • 2004 – Mostra di Pittura “Il Cinghiale” – 4° Premio – Larciano
  • 2006 – I edizione della EX TEMPORE “Borgo di Trebiano”
  • 2006 – 1° Estemporanea di Pittura – Pugliola
  • 2010 – Concorso Internazionale Ex Libris “AeM dalla sua nascita a oggi” – Milano
  • 2014 – I edizione Estemporanea di Pittura “Scorci Castelli buggianesi” – Comune di Buggiano
  • 2020 – 10° Estemporanea di Pittura – Associazione Proloco, Carignano

Pubblicazioni modifica

  • SeleArte – Firenze – Rivista di cultura n°23 (31/01/1996) – Copertina e 22 riproduzioni di acqueforti
  • “Il Gioco di Carta” di Maria Eugenia Gropallo Giustiniani, con 7 disegni di Paolino Rangoni, Sarzana, 2011
  • “Il mio fiore preferito” a cura di Orticola di Lombardia, Associazione Giardini Italiani, Milano, 2002

Bibliografia modifica

  • Segni di Toscana – R.Longhi
  • Cinque terre – Guerrieri e Tarabugi
  • Cento personaggi – Piero Philippi
  • Museo di La Spezia Centro Arte Moderna e Contemporanea: la collezione Battolini- Catalogo
  • I Neo-Naturalisti di Lunigiana – Antonio Rangoni

Collegamenti Esterni modifica