Ponte di Augusto e Tiberio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàRimini
Coordinate44°03′49.28″N 12°33′49.16″E / 44.063689°N 12.563656°E44.063689; 12.563656
Dati tecnici
TipoPonte ad arco
Materialepietra d'Istria
Realizzazione
Costruzione14-21 d.C.
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte di Augusto e Tiberio, comunemente noto come ponte di Tiberio, è un monumento di Rimini dell'epoca dell'antica Roma.

Scritte in latino
Tiberio di sera

Storia modifica

Fungeva da ponte sul fiume Marecchia, quando il suo corso non era ancora stato deviato. La sua costruzione iniziò nel 14 d.C. sotto il governo di Augusto mentre il termine dei lavori si ebbe nel 21 d.C., sotto il governo di Tiberio. Oggi è presente nello stemma della città.Ed è l'ultimo pezzo della via Emilia.

Costruito in pietra d'Istria come l'Arco, da esso riprende anche lo stile sobrio e allo stesso tempo armonico. La struttura è composta di 5 arcate a tutto sesto con delle edicole cieche tra le imposte degli archi. La grandezza di questi archi varia in maniera crescente man mano che ci si sposta verso il centro, dove si trova l'arco più grande. Ai bordi della pavimentazione presenta alcune lastre di pietra con iscrizioni latine.

Dal ponte passavano due vie consolari: la via Emilia che arrivava fino a Piacenza e la via Popilia-Annia che arrivava sino ad Aquileia. La presenza di due tacche somiglianti all'impronta di piedi caprini, sulla balaustra posta lato monte, contribuì a diffondere la leggenda di un ennesimo "Ponte del Diavolo". Più verosimilmente poteva trattarsi di incavi per fissaggio di carrucole utilizzate per issare materiale dalle barche che arrivavano fin sotto il ponte. Un'altra leggenda vuole che il Ponte di Tiberio sia stato l'unico ponte cittadino traversante il fiume Marecchia che, durante la Seconda guerra mondiale, le forze armate tedesche non riuscirono a demolire. Una lettera pubblicata il 20 agosto 2015 dal giornale on-line Rimini 2.0 descrive il casuale incontro avvenuto negli anni 70 a Ginevra tra il professor Rosino Carlo Zanoni e un ufficiale tedesco durante il quale l'ufficiale ammise di essere l'anonimo "salvatore" del Ponte. L'ufficiale sembra essere, alla luce di questa lettera, l'allora maggiore Rudolf Rennecke.

Tuttora il ponte di Tiberio rientra nella rete stradale cittadina ed è aperto al normale traffico, esclusi i mezzi pesanti. Nel 2014 è stato approvato il Progetto Tiberio, una serie di interventi, divisi in 5 comparti, che stanno riorganizzando la viabilità nei pressi del ponte e riqualificando l'intera area di San Giuliano a mare; l'ultimo comparto sarà realizzato nel 2017 e prevede la pedonalizzazione definitiva del ponte di Tiberio.[1]

Note modifica

  1. ^ Rimini, un comparto dopo l’altro si realizza il Progetto Tiberio, in Emilia Romagna News 24 quotidiano online, notizie ultim'ora, 15 aprile 2016. URL consultato il 31 gennaio 2018.

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