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Cristina Conchiglia (Brindisi, 4 gennaio 1923 – Copertino, 5 maggio 2013) è stata una sindacalista e politica italiana. Dirigente della Cgil e del PCI, sindaca di Copertino e deputata dal 1976 al 1983.

Biografia

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La sua vita è stata caratterizzata dall’impegno politico e sindacale, fortemente influenzato dalle vicende familiari legate alla lotta contro il regime fascista. Suo padre, Domenico Conchiglia, fu arrestato nel 1926 con l’accusa di attività sovversive e condannato a otto anni di carcere, durante i quali subì maltrattamenti che gli causarono la perdita della vista.

Dopo la caduta del regime fascista, Cristina Conchiglia si unì al Partito Comunista, partecipando attivamente alle assemblee e agli incontri politici. Maturò le prime esperienze politiche nella lotta per il diritto di voto delle donne in occasione delle elezioni per il referendum istituzionale e per l’Assemblea Costituente tenutasi il 2 giugno 1946. Si distinse, inoltre, nel movimento sindacale, soprattutto nel settore delle operaie tabacchine nel Salento.

Dal 1948 fu nella segreteria nazionale del SNT-CGIL, dal 1957 al 1959 nella segreteria provinciale della CGIL di Lecce, successivamente tornò attiva a livello nazionale nel sindacato tabacchini.

Nel 1950 sposò Giuseppe Calasso, segretario della Confederterra, e si trasferì a Copertino, dove visse le lotte dell’Arneo accanto al marito deputato e al fratello Ferret. Prese parte al Comitato della solidarietà che raccoglieva viveri e vestiario per i braccianti accampati sulle terre incolte del latifondo.

Sempre insieme al marito Giuseppe Calasso partecipò all’occupazione delle terre dell’Arneo. Nel 1952, al termine dei lavori del Secondo Congresso nazionale del Sindacato tabacchine, fu eletta nel Comitato Esecutivo Nazionale. L’anno successivo, in occasione di una manifestazione, venne arrestata per “istigazione allo sciopero” e “oltraggio nei confronti di un sottufficiale dell’Arma preposto al servizio di vigilanza”. Dal 1956 al 1960 sostituì Dolores Abbiati cpm segretaria provinciale del Sindacato delle tabacchine[1].

Dal 1953 al 1957 e poi dal 1973 al 1978 e dal 1983 al 1987, ricoprì la carica di sindaco di Copertino, portando avanti temi legati ai diritti delle donne e potenziando l’offerta scolastica attraverso la creazione di asili e scuole per l’infanzia.

Venne eletta come deputata del PCI dal 1976 al 1983 e fu protagonista di diverse battaglie legislative a favore delle donne, tra cui quelle a favore delle leggi contro le discriminazioni in materia di assunzioni, mansioni e svolgimento di carriera nel novembre del 1976; per le indennità di maternità per le lavoratrici autonome nel settembre del 1979; per la proroga degli elenchi anagrafici e le prestazioni assistenziali e previdenziali per i lavoratori agricoli (dicembre 1981); per l’istituzione delle Commissioni per le pari opportunità tra uomo e donna in campo economico, sociale e culturale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel dicembre 1982. Dopo lo scioglimento del PCI nel 1989-1990, aderì al PDS e continuò il suo impegno a livello locale per tutti gli anni Novanta, concludendo il proprio servizio istituzionale nel 2001. Morì il 5 maggio 2013 a Copertino[2].

  1. ^ Rosanna Basso, Salentine, Grifo, 2022, p. 72.
  2. ^ Rosanna Basso, Salentine, Grifo, 2022, p. 73.

Bibliografia

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  • Coppola S., Quegli uomini coperti di stracci. La lotta dei braccianti salentini per la redenzione dell’Arneo, Giorgiani editore, Castiglione, 1997.
  • Coppola S., Tabacchine e contadini nella storia della CGIL (1944-1970)in AA. VV., La GCIL, il Salento. 70 anno di lette per l’emancipazione sociale e la dignità del lavoro, Giorgiani editore, Castiglione  2015, pp. 108-111.
  • Toma M., Il pane e le pietre. Protagonisti del PCI salentino, Giorgiani editore, Castiglione, 2016.
  • Basso R., Salentine, Edizioni Grifo, Modugno, 2022, pp. 72-73.
  • Archivio Centrale dello Stato, Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato.
  • Archivio Nazionale FILZIAT CGIL.
  • Archivio Storico CGIL, Atti e corrispondenze.
  • Archivio di Stato di Lecce, Prefettura, Gabinetto.

Collegamenti esterni

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