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Emilia Lamaro

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Emilia Lamaro (Bari, data) è una bibliotecaria italiana nota per il suo lavoro come direttrice della Bilbioteca della Camera dei Deputati italiana.

Formazione

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Durante il suo percorso formativo, Emilia Lamaro decide di seguire parallelamente sia gli studi classici che la sua passione per la musica. Si iscrive al Conservatorio Niccolò Piccinni, allora noto come Liceo Musicale. È lì che ha l'opportunità di studiare sotto la guida del rinomato direttore d'orchestra Nino Rota e nel 1957 si diploma brillantemente in pianoforte.

Trasferitasi a Roma e terminati gli studi al liceo classico Terenzio Mamiani, si iscrive al corso di laurea in Scienze Politiche presso l'Università La Sapienza. Nel 1962, ottiene la laurea con il massimo dei voti e la lode, presentando una tesi sulla responsabilità civile da danno nucleare.

Carriera professionale

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Dopo la laurea, Emilia Lamaro decide di ampliare le sue competenze nel campo della biblioteconomia. Nel 1967, consegue il diploma in Biblioteconomia e bibliografia presso la prestigiosa Biblioteca Apostolica Vaticana, ottenendo il massimo dei voti e la lode. Successivamente, entra a far parte dell'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (ANCE), affiliata alla Confindustria, dove si occupa di diritto sindacale e contribuisce alla stesura del contratto collettivo di lavoro per gli edili.

Tuttavia, la strada di Emilia Lamaro prende una direzione diversa che la porta verso un'altra carriera. Nel 1966, vince un concorso per diventare Consigliere di Biblioteca presso la Camera dei Deputati. Inizia a lavorare in diversi settori, tra cui il diritto di stampa, le informazioni e la documentazione, e l'ufficio acquisti librari. Nel 1978, grazie al suo impegno e alla sua competenza, viene nominata Vicario della Biblioteca e nel gennaio 1982, a soli 42 anni, diviene la direttrice della Biblioteca della Camera dei Deputati, diventando così la prima donna nella storia del Parlamento italiano a ricoprire il ruolo di "Bibliotecario", che ricopre per quasi venti anni, fino al 2001.

Dal 1987-1988 e dal 1988 al 1990 dirige anche, ad interim, l’Archivio storico della Camera dei Deputati, che in quel periodo conservava le schede della P2, ancora non pubblicate.

Nel 1988, su invito  della United States Information Agency (USIA) , compie un viaggio di studio presso le università di Harvard,  di Stanford, di Emory,d della  UCLA, della  George Washington University, e presso l’OCLC di Dublin, Ohio, stabilendo scambi di esperienza e iniziative.

Dal 1994 al 1996 è consulente della Corte Costituzionale, per l’automazione della relativa biblioteca.

Segretario dello Users Group DOBIS-Libis Italia dal 1986 al 1994

Membro della Commissione Nazionale dell’Istituto per la storia del Movimento di Liberazione in Italia, INSMIL, Milano, dal 1988 al 1992

Vice Presidente del Working Group “Parliamentary Libraries” del CERDP ( European Centre for Parliamentary Studies and Documentation) 1988-1993

Responsabile per l’Italia del gruppo EUROSPES ( Bibliothèques de sciences politiques, économiques et sociales européennes) 1989-1990

Componente del Consiglio Direttivo dell’INFORAV per il gruppo di lavoro “Biblioteche” 1993-1998

Componente del gruppo di ricerca dell’INFORAV per la realizzazione di un sistema informativo sui testi normativi vigenti 1997-1998

Mandato, eredità e impatto

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Durante il suo mandato, Emilia Lamaro lavora a stretto contatto con l'architetto Franco Borsi per il restauro architettonico del palazzo di San Macuto, che ospita la Biblioteca. L'obiettivo è rendere funzionale la sua destinazione a biblioteca e rendere il patrimonio librario accessibile a tutti. Emilia Lamaro si dedica all'organizzazione e al coordinamento del trasferimento dei circa 900.000 volumi nella nuova sede. Crea spazi di consultazione aperti e dedicati a diverse discipline, mettendo a disposizione delle risorse preziose.

Condividendo in pieno la volontà e l’entusiasmo di Nilde Iotti, Presidente della Camera dei Deputati, collabora per circa cinque anni con l’architetto Franco Borsi, per il restauro architettonico del palazzo di San Macuto, già convento dei domenicani, per rendere funzionale la sua destinazione a biblioteca. Organizza e coordina il trasferimento, nella nuova sede, del patrimonio librario, circa 900.000 volumi, organizzandovi sale di consultazione a scaffali aperti, dedicate agli studi giuridici, a quelli storico- politici, alle raccolte di legislazione straniera, alla consultazione dei periodici, mettendo a disposizione dei lettori 1.200 riviste.  

Si impegna attivamente per l’apertura al pubblico della Biblioteca nella nuova sede : nel 1988 completati tutti i lavori, tutto l’edificio èrestaurato: i libri, le raccolte, la documentazione, non sono più riservate ai parlamentari, ma disponibili per chiunque ne abbia bisogno.

Segue con attenzione anche il processo di automazione della Biblioteca, già precedentemente avviato, dalla catalogazione alle procedure amministrative, coronando gli immensi sforzi organizzativi e gli studi preparatori.

Per la diffusione della cultura parlamentare, avvia la pubblicazione di dossier, distribuiti tra i parlamentari e disponibili per il pubblico: Bollettino quindicinale delle accessioni, Raccolte di dottrina, Dossier di documentazione storica, Dossier bibliografici, Bollettino di legislazione straniera, Materiali di legislazione comparata.

Nel 1990, grazie all’interessamento della Presidente, Nilde Iotti  e la sponsorizzazione di alcuni enti, acquisisce, per la Biblioteca della Camera, la quasi totalità della “Collezione Kissner”, pregevole raccolta di volumi, stampe ed incisioni, datate tra il XVI e il XIX secolo, messa all’asta da Christie’s, a Londra, evitandone il totale, paventato smembramento. La collezione ha arricchito il fondo antico della Biblioteca ed è disponibile in una apposita sala di lettura, la sala Kissner.

Nel 1996 ,  appoggia l’esposizione di 170 pezzi della collezione, nella sala delle Capriate, con la mostra “ Immagini di Roma”, partendo dalle più antiche guide del XVI secolo, proponendo un itinerario organizzato in tre giornate per la visita della città. E’ la prima di una serie di esposizioni che periodicamente mettono a contatto  la casa della politica con i cittadini.

Avvia con il Senato della Repubblica, il progetto di unificazione delle due Biblioteche, programma finalmente oggi realizzato.

Impegno culturale e sociale

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Membro del Comitato scientifico della Fondazione Nuove Proposte Culturali 1985- al quale tuttora collabora

Presidente del premio “ Ignazio Ciaia” 1994-1998

Dal 2000, in collaborazione con Francesco Paolo Casavola, avvia il Premio “Gianbattista Gifuni” per la diffusione del libro e della cultura. Il premio consiste in una donazione di libri ed altro materiale bibliografico che il premiato deve destinare a biblioteche. Con questa iniziativa sono nate piccole biblioteche in alcuni comuni oppure hanno incrementato biblioteche già esistenti, scolastiche, di ospedali, di istituti penitenziari, comunali, diocesane ecc.

Presidente  del premio dal 2001 al 2011, successivamente presidente onorario

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Soroptimist International d’Italia, è nominata membro supplente del Comitato Nazionale di Parità, presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dal 2014 al 2018 e dal 2018 al 2020

Ha svolto corsi di formazione permanente per documentaristi, alla Camera dei Deputati; di documentazione per la Regione Lazio ( 1988-1989 e 1989-1990); per la Provincia autonoma di Bolzano(1992); presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione ( 1998,1999;) presso la Scuola  Europea di Conservazione e Restauro del Libro di Spoleto( 1997, 1999).

Ha  partecipato a progetti della Comunità Europea :  con la Biblioteca parigina  di Sainte Genievève, con la   Biblioteca  del l’Università di Lione, con la Fondation des Sciences Politiques di Parigi  e con la Biblioteca Angelica di Roma. Un importante progetto è stato anche il ponte di connessione con il Servizio Bibliotecario Nazionale. Tutti i progetti sono stati realizzati.

E’ autrice di molti saggi in materia biblioteconomica , nonché di relazioni in campo giuridico e politico.

E’ relatrice in molti convegni. Da ultimo, settembre 2020, ha partecipato alla giornata di studi, organizzata dal Dipartimento di Lettere e Culture della Sapienza , su “Nilde Iotti e la “nuova Biblioteca della Camera dei Deputati, con l’intervento: “Come abbiamo lavorato per realizzarla: una testimonianza”    

Ha curato l’edizione dei Discorsi Parlamentari di Aldo Moro.

Onorificenze

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1972. Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana

1973. Ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica Italiana[1]

1976. Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana[2]

1996. Attestato del Centro Musicale “Paolo Grassi”, Festival della valle d’Itria

2000. Attestato della Library of Congress per la partecipazione al simposio National Libraries of the World: interpreting the Past, Shaping the Future del Library of Congress Bicentennial, 1800-2000[3]

2007. Premio Ignazio Ciaia - Nunzio Schena, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

  1. ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana. Grande ufficiale ordine al merito, su quirinale.it. URL consultato l'11 giugno 2023.
  2. ^ Le onorificenze della Repubblica Italiana. Commendatore ordine al merito, su quirinale.it. URL consultato l'11 giugno 2023.
  3. ^ Library of Congress Bicentennial, 1800-2000, su loc.gov. URL consultato l'11 giugno 2023.

Voci correlate

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