Utente:Waltramp/Sandbox 3a
Provincia di Perugia
modificaCarpaneto Piacentino
modificaCarpaneto Piacentino accoglie quattro pietre d'inciampo collocate tra il 2020 e 2024.[1][2]
La pietra dedicata a Markus Nichtberger è stata oggetto del risentimento dell' ISREC piacentino per le imprecisioni e mezze verità in essa riportate ed evidenziate nella missiva inviata dall'istituto storico alle autorità cittadine successivamente alla cerimonia di posa. [3]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
2 febbraio 2020 | Via Cesare Battisti, 10 44°54′52.15″N 9°47′11.75″E |
QUI ABITAVA
MARCUS NICHTBERGER NATO 1885 ARRESTATO 1943 INTERNATO FOSSOLI DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO BIRKENAU |
Miasteczko Śląskie, Polonia 9 marzo 1895 - Auschwitz-Birkenau, ???), ebreo polacco, commerciante, figlio di Davide e Sara Kornagert, sposa Susanna Wormann nel 1920 dalla quale avrà due figli: Bobi Nichtberger e Dina Nichtberger. Per sfuggire le persecuzioni antisemite la famiglia si rifugia in Dalmazia all'epoca governatorato italiano, ma in seguito all'emanazione delle leggi razziali fasciste del 1938 e l'entrata in guerra dell'Italia, sono internati nel campo di Ferramonti di Tarsia, a Cosenza, quindi in regime di “internamento libero”[4] a Carpaneto Piacentino fino all'arresto del 30 novembre 1943 e la detenzione a Fossoli prima della deportazione nel Reich, che per Markus e la figlia Dina avviene col convoglio partito il 5 aprile 1944, mentre Susanna e Bobi partono il 16 maggio, ma per tutti identica la destinazione: Auschwitz-Birkenau. Nessuno della famiglia sopravvive alla Shoah. [5][2]
Markus Nichtberger ( | |
27 gennaio 2024 | QUI ABITAVA
SUSANNA WORMANN NICHTBERGER NATA 1897 ARRESTATA 1943 INTERNATA FOSSOLI DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA BIRKENAU |
Berlino, 17 marzo 1897 - Auschwitz-Birkenau, ???), figlia di Moritz e Isabella Goldschmidt, coniugata con Markus Nichtberger, madre di Bobi Nichtberger e Dina Nichtberger. Condivide il tragico destino della famiglia. Internata insieme ai due figli, nel novembre 1940, ad Acquapendente, uno dei tanti campi di internamento per ebrei stranieri in Italia, successivamente trasferiti a Ferramonti di Tarsia, ricongiungendosi con il marito. Quindi in regime di “internamento libero”[4] tutta la famiglia risiede a Carpaneto Piacentino fino all'arresto del 30 novembre 1943 e la detenzione a Fossoli prima della deportazione nel Reich, che per Markus e la figlia Dina avviene col convoglio partito il 5 aprile 1944, mentre Susanna e Bobi partono il 16 maggio, ma per tutti identica la destinazione:Auschwitz-Birkenau. Nessuno della famiglia sopravvive alla Shoah. [6][2]
Susanna Wormann Nichtberger ( | ||
QUI ABITAVA
DINA NICHTBERGER NATA 1923 ARRESTATA 1943 INTERNATA FOSSOLI DEPORTATA 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATA 16.3.1945 BIRKENAU |
berlino, 22 aprile 1923 - Auschwitz-Birkenau, 16 marzo 1945), figlia di Markus Nichtberger e Susanna Wormann, sorella di Bobi Nichtberger. Condivide il tragico destino della famiglia. È l'unica di cui sia certa la data di morte, 16 marzo 1945.[7][2]
Dina Nichtberger ( | |||
QUI ABITAVA
BOBI NICHTBERGER NATO 1926 ARRESTATO 1943 INTERNATO FOSSOLI DEPORTATO 1944 AUSCHWITZ ASSASSINATO BIRKENAU |
Weisswasser, 6 luglio 1926 - Auschwitz-Birkenau, ???), figlio di Markus Nichtberger e Susanna Wormann, fratello di Dina Nichtberger. Condivide il tragico destino della famiglia. Nessuno sopravvive alla Shoah.[8][2]
Bobi Nichtberger ( |
Grosseto
modificaLa città di Grosseto accoglie ufficialmente 3 pietre d'inciampo.[9]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
13 gennaio 2017 | Piazza Dante davanti Municipio</small 42°45′36.5″N 11°06′49″E |
A GROSSETO ABITAVA
ALBO BELLUCCI NATO 1907 ARRESTATO 1943 DEPORTATO 1944 GUSEN ASSASSINATO 22.4.1945 |
Orbetello, 10 agosto 1907 - Gusen, 22 aprile 1945), partigiano, commesso presso il Tribunale di Grosseto. Dal 1935 partecipa all'attività antifascista della locale cellula comunista, come conseguenza è diffidato in più occasioni dall'autorità fascista, subisce le aggressioni violente delle squadracce, perde il lavoro, ma non rinucia all'attività clandestina. In seguito a delazione nel febbraio 1942 è arrestato e condannato ad un anno di esilio. Immediatamente dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si impegna attivamente nelle fila della Resistenza insieme agli amici Antonio Meocci e Giuseppe Scopetani. È componente del CLN provinciale fino allo smantellamento dell'organizzazione ad opera dei militi della GNR con l'arresto, a Paganico di Albo e compagni il 26 novembre 1943. Dal carcere di Siena, a quello di Parma prima della deportazione, inizio 1944, nel Reich con destinazione Mauthausen. Muore nel sottocampo di Gusen il 22 aprile 1945. [10][11][12][13]
Albo Bellucci ( | |
A GROSSETO ABITAVA
ITALO RAGNI NATO 1900 ARRESTATO 1939 DEPORTATO GUSEN ASSASSINATO 6.5.1941 MAUTHAUSEN |
Campagnatico, 4 giugno 1900 - Mauthausen, 6 maggio 1941), anarchico, a 19 anni la prima denuncia come sovversivo. Nell'aprile del 1924 si rifugia in Francia, nel 1927 è arrestato a Lione e processato, ma assolto per insufficienza di prove. Espulso nel 1928, si trasferisce in Belgio, da dove viene egualmente espulso ed accompagnato alla frontiera tedesca. Rientra in Francia, dove è sottoposto a varie misure di sorveglianza anche su richiesta dell' OVRA, polizia politica italiana. Nel 1937 è volontario in Spagna a combattere per la repubblica. Nel 1939 è internato a Gurs con migliaia di altri volontari delle Brigate Internazionali. Prelevato dai nazisti dopo l'occupazione della Francia, è deportato a Mauthausen, dove muore il 6 maggio 1941.[14][9]
Italo Ragni ( | |||
A GROSSETO ABITAVA
GIUSEPPE SCOPETANI NATO 1904 ARRESTATO 1943 DEPORTATO 1944 GUSEN ASSASSINATO 18.2.1945 |
Grosseto, 20 novembre 1904 - Gusen, 18 febbraio 1945), tipografo, figlio di Italo e Isola Pomarani, coniugato, un figlio. Di idee repubblicane entra nel PCd'I, frequenta Raffaello Bellucci, presso il quale si impiega come assicuratore. Attivo nella propaganda antifascista, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 prende parte ll'attività del CLN provinciale insieme a Raffaello e Albo Bellucci, Tullio Mazzoncini, Antonio Meocci. Sfollato con la famiglia a Scansano presso i suoceri, è convocato dall'autorità in caserma, onde evitare rappresaglie ai familiari, non fugge, si consegna ed è arrestato. Come e con i compagni è incarcerato prima a Siena, poi Parma infine deportato nel Reich con destinazione Mauthausen dove arriva tra il 24 e il 27 giugno 1944. Matricola 76572, muore nel sottocampo di Gusen il 18 febbraio 1945.[9]
Giuseppe Scopetani (A Grosseto, una via porta il suo nome. |
Limbadi
modificaPietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
31 gennaio 2024 | Via Antonio Gramsci, 2 presso scuola media "Corrado Alvaro" 38°33′22.36″N 15°57′45.82″E |
QUI ABITAVA
PANTALEONE SESTO NATO 1924 ARRESTATO 18.2.1944 DEPORTATO DACHAU ASSASSINATO 13.1.1945 DACHAU |
Limbadi, 10 maggio 1924 (anche 13 febbraio 1924) - Dachau, 13 gennaio 1945 (anche 15 giugno 1944)), allievo della Regia Guardia di Finanza è catturato dai tedeschi nel febbraio 1944 e deportato nel Reich con destinazione Dachau con lo stato di IMI, matricola 70859. Muore al campo il 13 gennaio 1945 (secondo altre fonti 15 giugno 1944).[15][16]
Pantaleone Sesto ( |
Girifalco
modificaPietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
27 gennaio 2024 | Piazza Umberto I° interno al Municipio 38°49′18.83″N 16°25′29.58″E |
QUI ABITAVA
ALFREDO ROCCO STRANIERI NATO 1918 deportato 1943 DEPORTATO FORBACH ASSASSINATO 24.1.1945 |
Girifalco, 27 luglio 1918 - Forbach (anche Reuth), 24 gennaio 1945), catturato dai tedeschi sul fronte francese è internato nello Stalag XII-F con lo stato di IMI. Certa la data di morte, il 24 gennaio 1945, meno il luogo: secondo alcune fonti assassinato nello Stalag, in altri documenti risulterebbe deceduto nei pressi di Reuth vittima di un bombardamento alleato, altre fonti lo indicano assassinato nel corso di una marcia della morte.[17][18][19][20]
Arturo Rocco Stranieri ( |
Rolo
modificaPietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
2 febbraio 2024 | Via Roma, 60 44°53′06.7″N 10°51′39.2″E |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE CORRADI NATO 1922 DEPORTATO 1943 PINEROLO INTERNATO 1943 STALAG III A LUCKENWALDE STALA IX C BAD SULZA MITTELBAU-DORA ASSASSINATO 26.4.1944 |
Rolo, 14 aprile 1922 - Mittelbau-Dora, 26 aprile 1944)
Giuseppe Corradi ( | |
Via Campogrande, 56 44°52′59.96″N 10°51′11.36″E |
QUI ABITAVA
NICOLA NEGRI NATO 1921 CATTURATO 9.9.1943 PATRASSO INTERNATO 1943 BERLINO MORTO 22.11.1945 OSPEDALE MILTARE MODENA |
Nicola Negri |
Laigueglia
modificaA Laigueglia è presente una pietra d'inciampo, collocata l'8 giugno 2022.[21]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
8 giugno 2022 | Piazza Garibaldi, 1 43°58′46.9″N 8°09′31.7″E |
QUI LAVORAVA
EGIDIO PAVIA NATO 1879 ARRESTATO 13.4.1944 DEPORTATO AUSCHWITZ 1943 ASSASSINATO 2.8.1944 |
Gorizia, 24 aprile 1879 - Auschwitz, 6 agosto 1944), ebreo, figlio di Abramo - ed Emilia Rocca, farmacista a Laigueglia, coniugato con Santa Maria Holyar. Arrestato il 15 aprile 1944, dal carcere di Genova è trasferito a Fossoli, da dove il 2 agosto è deportato nel Reich con destinazione Auschwitz. Assassinato al suo arrivo al campo, 6 agosto 1944.[22]
Egidio Pavia ( |
Quattro Castella
modificaPietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
22 gennaio 2024 | Via Cristoforo Colombo, 7 località Roncolo 44°38′32.98″N 10°30′18.94″E |
QUI ABITAVA
RENATO LANZI NATO 1923 CATTURATO 9.9.1943 BRENNERO INTERNATO 1943 STALAG I B HOHENSTEIN MORTO 21.9.1945 |
Toano, 4 novembre 1923 - ???, 21 settembre 1945), soldato degli alpini catturato all'indomani della proclamzione dell'armistizio dell'8 settembre 1943; per il suo rifiuto di aderire alla RSI è deportato nel Reich, internato nello Stalag I-B[23] nei pressi di Hohenstein. Liberato muore durante il viaggio di rimpatrio nel settembre 1945.[24]
Renato Lanzi ( |
Sagrado
modificaA Sagrado sono presenti 6 pietre d'inciampo, posate tra 2022 e il 2023.[25][26]
Pietra d'inciampo | Cenni biografici | |||
---|---|---|---|---|
Data di posa | Luogo di posa | Stolpersteine | Incisione | |
27 gennaio 2022 | Via Dante Alighieri, 19 davanti al Muicipio 45°52′34.9″N 13°29′07.23″E |
QUI ABITAVA
GIUSEPPE AZZAN NATO 1908 ARRESTATO 1944 DEPORTATO MAUTHAUSEN ASSASSINATO 3.11.1944 |
Mauthausen, 3 novembre 1944)
Giuseppe Azzan (???, 1908 - | |
QUI ABITAVA
MARIO BOZZI NATO 1923 ARRESTATO 1944 DEPORTATO DACHAU ASSASSINATO 3.4.1945 |
Dachau, 3 aprile 1945)
Mario Bozzi (???, 1923 - | |||
QUI ABITAVA
UBALDA MOCCHIUT NATA 1909 ARRESTATA 1944 DEPORTATA BERGEN-BELSEN ASSASSINATA |
Bergen-Belsen, ???)
Ubalda Mocchiut (???, 8 novembre 1909 - | |||
QUI ABITAVA
VITTORIO POLENTARUTTI NATO 1920 ARRESTATO 1944 DEPORTATO FLOSSENBÜRG ASSASSINATO 12.4.1945 |
Flossenbürg, 12 aprile 1945)
Vittorio Polentarutti (???, 1920 - | |||
28 gennaio 2023 | Via Dante Alighieri, 64 45°52′30.46″N 13°29′04.81″E |
QUI ABITAVA
DAVIDE ROSSIN NATO 1890 ARRESTATO 15.6.1944 DEPORTATO DACHAU ASSASSINATO 30.1.1945 |
Dachau, 30 gennaio 1945)
Davide Rossin (???, 1890 - | |
Via Bersaglieri, 49 45°51′49.86″N 13°28′45.8″E |
QUI ABITAVA
Giovanni Visintin NATO 1909 ARRESTATO 13.1.1945 DEPORTATO FLOSSENBÜRG ASSASSINATO 16.3.1944 |
Flossenbürg, 16 marzo 1944)
Giovanni Visintin (???, 1909 - |
|data7=unito
|luogo7=Viale Marconi
|coordinate7=42°57′16.12″N 12°41′53.51″E
|immagine7=
|scritta7=QUI STUDIAVA
FRANCO SANTOCCHIA
NATO 1921
CATTURATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINANTO 30.4.1945
GUSEN
|cennibiografici7= Franco Santocchia (Foligno, 27 novembre 1924 - Gusen, 30 aprile 1945), figlio di Domenico e Bigi Anna, partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, elettricista, È arrestato il 3 febbraio 1944 insieme a Franco Pizzoni e Augusto Bizzarri. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli e Bolzano prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen. Trasferito a Gusen, muore il 30 aprile 1945.
|data8=unito
|luogo8=Piazza Giacomini
|coordinate8=42°57′26.5″N 12°42′26.3″E
|immagine8=
|scritta8=A FOLIGNO ABITAVA
LINO SPUNTARELLI
NATO 1922
ARRESTATO 3.2.1944
DEPORTATO
MAUTHAUSEN
ASSASSINANTO 30.3.1945
GUSEN
|cennibiografici8= Lino Spuntarelli (Foligno, 17 luglio 1922 - Gusen, 30 marzo 1945), partigiano della 4ª Brigata Garibaldi “Foligno”, operaio meccanico presso il campo d'aviazione di Foligno, residente in frazione "Maceratola". È catturato il 3 febbraio 1944 in frazione "Rasiglia", dove era
giunto con la famiglia per sfollamento il giorno precedente, sistemandosi presso gli Olivieri, loro parenti stretti: Spuntarelli è nipote di Luigi Olivieri. Recluso nel carcere di Perugia, quindi Fossoli prima della deportazione nel Reich con destinazione Mauthausen. Trasferito a Gusen, muore al campo il 30 marzo 1945.
}}
Note
modifica- ^ Shoah, a Carpaneto una “Pietra d’inciampo” in ricordo di Marcus Nichtberger, in piacenzasera.it, 31 gennaio 2020. URL consultato il 14 luglio 2024.
- ^ a b c d e “Inciampare nella memoria”: a Carpaneto inaugurate le pietre per i Nichtberger, in liberta.it, 27 gennaio 2024. URL consultato il 14 luglio 2024.
- ^ Giorno della memoria 2020: quando le celebrazioni oscurano la storia, su ISREC PC, 5 febbraio 2020. URL consultato il 10 marzo 2020.
- ^ a b L’internamento italiano degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, su giustiemiliaromagna.it. URL consultato il 16 giugno 2023.
- ^ Nichtberger, Markus, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 14 luglio 2024.
- ^ Susanna Woemann, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 14 luglio 2024.
- ^ Dina Nichtberger, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 14 luglio 2024.
- ^ Bobi Nichtberger, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 14 luglio 2024.
- ^ a b c A Grosseto le pietre d’inciampo di Deming: la Maremma nella mappa della memoria europea, in il giunco.it, 13 gennaio 2017. URL consultato il 15 luglio 2024.
- ^ Albo Bellucci: la morte di un antifascista grossetano nel lager di Mauthausen, su grossetocontemporanea.it. URL consultato il 10 novembre 2018.
- ^ Toscana Novecento: Arte “Inciampare” nel passato per capire il presente, consultato il 10 novembre 2018
- ^ SIUSA Archivi di personalità: Meocci Antonio, consultato il 10 novembre 2018
- ^ Maremma Touring, Il racconto di un territorio : liberazione di Grossetto, consultato il 10 novembre 2018
- ^ Italo Ragni, su bfscollezionidigitali.org. URL consultato il 15 luglio 2024.
- ^ Posata a Limbadi una "pietra d'inciampo" in memoria del finanziere Pantaleone Sesto, deportato a Dachau, in lanuovacalabria.it, 1º febbraio 2024. URL consultato il 30 giugno 2024.
- ^ Pantaleone Sesto, su lessicobiograficoimi.it. URL consultato il 30 giugno 2024.
- ^ Posa della pietra d’inciampo a Girifalco in memoria di Alfredo Rocco Stranieri, in lametino.it, 24 gennaio 2024. URL consultato il 30 giugno 2024.
- ^ Girifalco, una pietra speciale per celebrare il Giorno della Memoria, in ntacalabria.it, 29 gennaio 2023. URL consultato il 30 giugno 2024.
- ^ PIETRE DI MEMORIA. ALFREDO ROCCO STRANIERI, su reteparri.it. URL consultato il 30 giugno 2024.
- ^ Alfredo Stranieri, su lessicobiograficoimi.it. URL consultato il 30 giugno 2024.
- ^ Giò Barbera, Laigueglia, una pietra d’inciampo in ricordo dello storico farmacista Egidio Pavia, in La Stampa, 7 giugno 2022.
- ^ Egidio Pavia, su digital-library.cdec.it. URL consultato il 10 giugno 2024.
- ^ Stalag I-B, su deportatibrescia.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ POSATA LA “PIETRA D’INCIAMPO” PER RENATO LANZI, su comune.quattro-castella.re.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ Ivan Bianchi, Sagrado ricorda quattro deportati, «non esiste gomma per cancellare la Storia», in Il Goriziano, 27 gennaio 2022.
- ^ Nove pietre d'inciampo per non dimenticare, in iMagazine, 20 gennaio 2023.