Via de' Magalotti è una strada del centro storico di Firenze, posta tra piazza San Remigio, all'altezza di via Vinegia, e Borgo dei Greci. Da non confondere con questa strada è via Lorenzo Magalotti, nella zona del Poggio Imperiale/Gelsomino.

Via de' Magalotti
Nomi precedentiVia Nuova da San Remigio, via Nuova da San Romeo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàFirenze
QuartiereQuartiere 1
Codice postale50122
Informazioni generali
Tipovia
Pavimentazionelastrico
Intitolazionefamiglia Magalotti
Collegamenti
Iniziopiazza San Remigio/via Vinegia
FineBorgo dei Greci
Mappa
Map

Storia modifica

Il tracciato fu aperto nel 1325 e, fino agli ultimi decenni dell'Ottocento, fu detto via Nuova da San Remiglio (o da San Romeo) con riferimento alla vicina chiesa dal quale partiva.

La denominazione attuale, conferita nel 1870 circa, ricorda la famiglia Magalotti, che possedeva case, torri e loggia nei pressi di San Firenze e che, tra l'altro, assieme al casato dei Mancini, donò parte dei propri possessi per permettere lo sviluppo del grande complesso dei padri Filippini (lo ricorda una lapide posta in borgo de' Greci sul lato del complesso). La titolazione ha quindi il senso di ricordare una famiglia che tuttavia non abitò in questa strada ma nei suoi pressi.

Descrizione modifica

La via, con la carreggiata pavimentata a lastrico, ha carattere residenziale e, nell'ambito della rete viaria cittadina, ruolo del tutto secondario.

Edifici modifica

Immagine Nome Descrizione
  2 Casa della Compagnia della Croce al Tempio L'edificio, con quello attiguo, mostra elementi medievali come le mostre in pietraforte di due garndi aperture a tutto sesto, in origine probabilmente dei fondaci commerciali. Al primo piano della casa si trova inoltre un pietrino che, per quanto abraso, è riconoscibile con l'emblema della Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio, composto da un croce con sotto le lettere gotiche S M.
  3 rosso Casa con lapide dei Signori Otto Un portale antico, da fondaco, come in altre case medievali della zona, è in parte tamponato da rimesso in luce in questa casa. Poco sopra si trova una lapide dei Signori Otto datata 1603, che vieta i giochi rumorosi nella strada, come quello della palla.
  5 Casa La casa, a due assi e tre piani, non mostra elementi di interesse, se non per una targa dell'alluvione di Firenze del 1966, che mostra il livello raggiunto dalle acque fino al primo piano.
  1 casa delle monache del Chiarito La casa si presenta sulla via con una facciata di disegno oltremodo semplice, organizzata su cinque piani per tre assi, con al terreno il portoncino decentrato a sinistra e arricchito da una incorniciatura in pietra di modi settecenteschi, periodo nel quale fu probabilmente ridisegnato il fronte e soprelevato l'edificio. La segnalazione vale comunque per la presenza di un pietrino (uniformemente abraso ma ancora ben leggibile) con un calice, l'ostia, l'uva e le spighe, propri dell'insegna del monastero di Santa Maria Regina Coeli detto il Chiarito, posto in via San Gallo, a documentare uno dei possessi presenti in città dell'istituto religioso[1].
  8 Palazzo Peruzzi-Martini Edificio di antica costruzione, si determinò per ristrutturazione e unificazione di due case corti mercantili medievali di proprietà dei Peruzzi, quindi significativamente trasformato nel corso del Settecento. Ne è documentato il restauro negli anni settanta del Novecento. Su via de Magalotti persistono una serie d'archi trecenteschi, alcuni dei quali corrispondenti al muro del cortile di questo edificio.
  14 rosso Casa In borgo dei Greci 15 si trova un edificio con un semplice prospetto su tre piani e cinque assi. Gli elementi più interessanti si trovano su via de' Magalotti, dove è stato rimessa in luce, probabilmente all'inizio del XX secolo, la cantonata medievale in pietraforte, e si trovano una mensolina in pietra dall'aspetto trecentesco, che sorregge un aggetto, e una buchetta del vino con cornice in pietra.

Lapidi modifica

Sul numero 3 si trova una lapide dei Signori Otto, che vieta il gioco della palla e altri giochi per preservare la quiete, anche in ragione della vicina chiesa di San Remigio:

DA SS · OTTO ESTATO
PROIBITO IN QVESTA VIA
IL GIVOCO DELLA
PALLA ET OGNI AL
TRO GIVOCO 1603

 

Note modifica

  1. ^ [1]

Bibliografia modifica

  • Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, Tipografia Barbèra, 1913, p. 79, n.558;
  • Comune di Firenze, Stradario storico e amministrativo della città e del Comune di Firenze, Firenze, 1929, p. 68, n.626;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, II, 1977, p. 180.

Voci correlate modifica

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