Virginia Andreescu Haret

architetta rumena

Virginia Andreescu Haret, nata Virginia Andreescu (Bucarest, 21 giugno 1894Bucarest, 6 maggio 1962) è stata un'architetta rumena conosciuta per essere stata la prima donna a laurearsi in architettura in Romania.

Ritratto fotografico di Virginia Andreescu Haret

Biografia modifica

Maria Virginia Andreescu era la nipote del pittore Ion Andreescu.[1] Sua madre morì quando Andreescu aveva nove anni, e lei si fece carico di crescere i suoi tre fratelli più piccoli. Nel 1912 si diplomò al liceo presso il Liceul Mihai Viteazul.[2] Si iscrisse alla Scuola Superiore di Architettura e fu la prima donna a laurearsi in architettura nel 1919, peraltro con il massimo riconoscimento: "molto buono". Contemporaneamente ai suoi studi per la laurea in architettura, Andreescu ha frequentato l'Accademia di Belle Arti. Tra i suoi professori c'era il pittore Ipolit Strâmbu. Nel 1920, Strâmbu organizzò una mostra di 66 opere di Andreescu tra cui disegni, schizzi e acquerelli. Furono ben accolti e la Commissione per i monumenti storici ne acquistò 28 per un'esposizione permanente.[2]

Nel 1922 intraprese un viaggio di studio sull'architettura del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (successivamente chiamato Jugoslavia) sulla quale scrisse una relazione, inclusa nella pubblicazione Fine Arts. Utilizzando il denaro ricavato dalla vendita delle sue opere alla Commissione per i Monumenti, Andreescu si recò poi in Italia per proseguire gli studi a Roma. Ha studiato per un anno e mezzo con il Professor Gr. Bargelini,[2] collaborando anche con archeologi per comprendere i metodi di costruzione tradizionali. Il movimento artistico Novecento, popolare a quel tempo, ha probabilmente influenzato le sue opere successive. Dopo aver completato gli studi a Roma, Andreescu tornò in Romania nella seconda metà del 1923 e iniziò a lavorare presso il Ministero dell'Istruzione Tecnica, dove lavorò fino al suo pensionamento nel 1947. Nel 1928 sposò Spiru I. Haret,[2] nipote dell'ingegnere e matematico Spiru C. Haret. La coppia ebbe un figlio, Radu, che divenne ingegnere.[3]

Virginia Andreescu Haret morì il 6 maggio 1962 a Bucarest.[4]

Architettura e stile modifica

Il suo periodo più prolifico di costruzione fu quello tra le due guerre mondiali. Realizzò molti progetti, tra cui il Liceo Gheorghe Şincai, un'ala del College Nazionale Cantemir Vodă,[2] il Casinò Govora e il centro di ricerca antropologica dell'Università di medicina e farmacia Carol Davila, così come molte case private, ville, monumenti e edifici pubblici e privati.[5] Il suo stile era variablie, comprendendo tutti gli stili architettonici rumeni in voga all'inizio del XX secolo, dal classico al moderno. La sua casa era costruita in stile Art Déco, per il quale sembrava avere una preferenza personale. Dopo aver costruito circa 40 edifici, ha ricevuto la designazione di ispettore generale dell'architettura rumena, la prima donna ad aver ricoperto questo incarico.[5] Ha rappresentato il suo Paese in numerose conferenze e congressi, tra cui i congressi internazionali di architettura a Bruxelles, Mosca, Parigi e Roma, e ha ricevuto numerosi premi per i suoi progetti.[5] Scrisse con l'architetto Nicolae Ghica-Budești una storia dell'architettura in quattro volumi, completa di acquerelli.

Note modifica

  1. ^ (RO) Virginia Haret-Andreescu, su enciclopediaromaniei.ro. URL consultato il 12 aprile 2024.
  2. ^ a b c d e (RO) Emanuel Badescu, Virginia Andreescu Haret, prima femeie arhitect din România (I)/ de Emanuel Bădescu., su Ziarul Financiar, 18 luglio 2013. URL consultato il 12 aprile 2024.
  3. ^ (RO) Virginia Haret, in arhitectura-1906.ro. URL consultato il 12 aprile 2024.
  4. ^ (RO) Virginia Haret-Andreescu, su Enciclopedia României. URL consultato il 12 aprile 2024.
  5. ^ a b c (ROEN) The casino in Govora, an unfinished architectural monument, su casinoinside.ro. URL consultato il 12 aprile 2024.

Bibliografia modifica

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