Voci d'oro

film del 2019 diretto da Evgeny Ruman

Voci d'oro (קולות רקע) è un film del 2019 diretto da Evgeny Ruman.

Voci d'oro
Titolo originaleקולות רקע
Lingua originaleebraico, russo
Paese di produzioneIsraele
Anno2019
Durata88 min
Generedrammatico
RegiaEvgeny Ruman
SceneggiaturaEvgeny Ruman, Ziv Berkovich
ProduttoreLeon Edery, Moshe Edery, Eitan Evan, Tami Leon, Chilik Michaeli, Avraham Pirchi
Casa di produzioneUnited Channel Movies
FotografiaZiv Berkovich
MontaggioEvgeny Ruman
MusicheAsher Goldschmidt
ScenografiaSandra Gutman
CostumiRona Doron
Interpreti e personaggi

Caduta la cortina di ferro, un gran numero di ebrei dell'Unione Sovietica lascia il paese per raggiungere Israele. Fra questi ci sono Victor e Raya, una vita passata a fare i doppiatori, e ora costretti a ricostruirsi una nuova vita.

Trama modifica

Victor e Raya, coppia di russi ebrei ultrasessantenni che ha lavorato per decenni in Unione Sovietica come doppiatori, nel 1990 si trasferiscono a Gerusalemme.

La comunità di lingua russa è molto numerosa e ben integrata, ma sostenersi in un nuovo paese è difficile, soprattutto avendo una certa età e competenze poco spendibili. Raya trova un ingaggio come telefonista di una linea sexy, dunque in effetti ha la possibilità di lavorare grazie alla propria voce. Superata la vergogna, capendo di non avere molte alternative, accetta questo strano lavoro, dicendo però al marito che è impiegata in un servizio di vendite a distanza.

Lui trova solo un impiego molto modesto e stancante, così quando scopre che una videoteca noleggia copie di film piratati ad immigrati russi con doppiaggi sovrimpressi alla buona, vede una possibilità di riemergere nella sua professione, sia pure in una forma molto particolare. L'attività illegale viene però scoperta e i responsabili arrestati, con Victor che è graziato perché l'esercente che ha denunciato, in realtà, lo vuole coinvolgere in un altro progetto. Si tratterebbe di doppiare direttamente in sala, film di prima visione per i tanti spettatori russi.

Quando Victor scopre la vera attività di Raya, è indispettito al punto da rompere. Ma è lei ad avere ancora più ragioni per separarsi, avendo sopportato sin troppo l'egocentrismo del marito, e così lascia il loro appartamento e va a vivere dalla titolare della linea sexy di cui è diventata amica.

Grazie al successo nella sua attività, Raya fa innamorare di sé, Gera, un uomo con il proprio matrimonio in crisi. Questi le dà un appuntamento per conoscerla e lei, per curiosità, va per vederlo dandogli però buca. I due poi si incrociano e lei lo approccia passando un bellissimo pomeriggio al termine del quale lui crede che lei sia un'amica della donna della cui voce si è innamorato. Lei allora rompe gli indugi e si svela forzando i tempi di un sogno romantico che così muore sul nascere.

Quando un allarme missilistico getta nel panico la popolazione israeliana, Victor ha il solo pensiero di portare la maschera antigas alla sua Raya che non l'aveva presa con sé nel trasloco. Dopo aver girovagato la trova ad assistere al film che, con un esperimento fallimentare, viene proiettato proprio nella sala in cui Victor ha avviato l'esperimento con l'esercente che vuole riempire i cinema di russi immigrati.

I due, ritrovatisi, capiscono quanto l'uno valga per l'altra, e si ripropongono di cambiare lavoro e lasciare l'appartamento, per ricominciare di nuovo da zero, insieme.

Accoglienza modifica

Critica modifica

Facendo leva sull'esperienza delle proprie famiglie, Ruman e Berkovich hanno descritto una storia di immigrazione che pur descrivendo una particolare situazione, quella degli ebrei russi in Israele che è stata oggetto di molte altre opere televisive e cinematografiche per lo più in forma di commedia[1], ha la capacità di raccontare una storia universale di immigrazione che può descrivere benissimo quanto avviene a chiunque si trovi in un nuovo paese in cui si parli un'altra lingua e ci si trovi inevitabilmente ad affrontare difficoltà oggettive che portano a fare domande su se stessi. [2]

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Douglas Davidson, Dramedy “Golden Voices” is a sweet tale of love lost and restored amid incredible change., su elementsofmadness.com, 21-2-2022. URL consultato il 1-2-2024.
  2. ^ Sara Ferrari, joimag.it, 18-11-2021, https://www.joimag.it/golden-voices/. URL consultato il 1-2-2024.

Collegamenti esterni modifica

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema