What Is This Thing Called Love?

What Is This Thing Called Love? è un famoso brano jazz scritto da Cole Porter nel 1929 per il musical Wake Up and Dream. È stato cantato per la prima volta nel marzo 1929 da Elsie Carlisle. Il brano, in seguito, è divenuto un jazz standard e una delle composizioni tra le più eseguite di Porter.[1]

What Is This Thing Called Love?
Artista
Autore/iCole Porter
GenereJazz
Pubblicazione originale
IncisioneGeorge Metaxa (1929), Billie Holiday (1945), Frank Sinatra (1954), Ella Fitzgerald (1956), Clifford Brown (1956), Bill Evans (1959), Coleman Hawkins (1964), The Pasadena Roof Orchestra (1973), Wynton Marsalis (1991), Jazz Orchestra of The Delta (2003), Lemar (2004), Gywneth Paltrow (2005)
Data1929

Wake Up and Dream è stato messo in scena a Londra ben 263 volte.[1] Ha avuto successo anche a New York con Jack Buchanan, dove i critici hanno apprezzato molto l'esecuzione di Tilly Losch arrivando a 136 recite[2]. La prima statunitense dello spettacolo è stata a dicembre 1929 al Broadway theatre; nell'interpretazione americana, il brano è stato cantato da Frances Shelley. Ginny Simms ha cantato il brano nel 1946 in Night and Day, film biografico su Porter.

I musicisti jazz hanno subito inserito il brano nel loro repertorio. Le registrazioni di Ben Bernie e Fred Rich lo portano velocemente nella hit-parade del 1930. Il brano è stato registrato anche dal pianista stride James P. Johnson, il clarinettista Artie Shaw e il chitarrista Les Paul[1] Viene eseguito con un tempo abbastanza veloce; infatti, la registrazione di Clifford Brown e Max Roach del 1956 è la più conosciuta tra quelle uptempo. Nel 1941, il sassofonista Sidney Bechet ne ha interpretato una versione più lenta con Charlie Shavers[1].

La progressione armonica del brano è alla base di parecchie composizioni jazz, tra le quali spiccano:

Registrazioni famose modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) What Is This Thing Called Love?, su jazzstandards.com. URL consultato l'8 luglio 2009.
  2. ^ (EN) Arnold Shaw, The Jazz Age: Popular Music in the 1920s, Oxford University Press US, 1989, p. 248, ISBN 0-19-506082-2.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN182063478 · LCCN (ENno97034666 · GND (DE1117736245
  Portale Jazz: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Jazz