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26 ottobre


Assemblea di WMI 2015 Roma, qualche nota


Credo opportuno un cenno a complemento di quanto ottimamente Nemo ha iniziato a riferire nell'altra discussione.
Intanto gli eventi della mattina (vedi programma) sono stati davvero interessanti ed è difficile sintetizzare tutti quanti gli aspetti di potenziale interesse anche per il lavoro su WP. Il più teoricamente lontano poteva prima facie apparire quello di Libera, ma almeno io l'ho ascoltato con vivo interesse pensando che quella stessa apertura dei dati che l'Associazione di Don Ciotti giudica essenziale per contrastare la corruzione, è stretta parente dell'apertura dei dati che, si licet parva, qui ci consente di preservare l'onestà dei contenuti delle voci. Ma, molto più praticamente, enti sinora in poca relazione con il wikimondo, ove pure ce n'era, hanno celebrato il valore dell'apertura del dato, di quello stesso open che qui conosciamo bene da qualche anno prima. La tavola rotonda ha introdotto elementi anche pragmatici di ostacolo alla diffusione e soprattutto all'utilizzabilità dei dati già liberati. Abbiamo perciò udito esempi, o forse brani di aneddotica, di come certe ottusità burocratiche "remano contro". Abbiamo invece potuto sentire da Anna Maria Marras della concreta positività delle nuove mentalità applicate all'esercizio dei musei, in particolare quello di Cagliari, e dei programmi di "Museo Liquido" per nuove strutture in Sardegna (e non solo). E si è fatto il punto delle situazioni normative, in particolare per quanto riguarda le questioni importanti per Wiki Loves Monuments Italia, e dei "lavori in corso" per risolverle.
L'assemblea vera e propria, nel pomeriggio, è entrata nel merito di alcuni punti che qualcuno di voi già conosceva, ma che vale riassumere per chi non ne sapesse. Tralascio gli argomenti più "interni" dell'Associazione, per i quali ci sono i canali informativi di WMI.

  • E' stato esposto il progetto di "SMS solidale" (campagna per chiamare un numero speciale del tipo 45*** e donare un euro in automatico attraverso le compagnie telefoniche) che ha ovviamente fini di finanziamento; ci sono difficoltà, non è detto che sia concesso, intanto ci si prova. In caso di successo, il nome inizia a circolare su media di mainstream, sui quali si dovrebbe altrimenti sgomitare per apparire e peraltro non è detto che quell'eventuale sgomitare sia prossimo alle mentalità dell'utente medio. Si saprà più avanti, per ora si inizia a provarci.
  • Su Wikimania 2016 a Esino Lario, sono stati sintetizzati alcuni punti dell'innovatività del progetto, poi è stato proposto di inserire anche momenti di teatro e musica da cui produrre materiale video. Dato che è notissimo in web, ma è anche un nostro stimatissimo utente, oltre che socio WMI quasi da sempre, (sperando che non me ne voglia :-) mi permetto di linkare direttamente la talk di Marco Calvo per saperne di più o avanzare proposte riguardanti l'idea che ha avanzato (per il resto ci sono i riferimenti di Wikimania 2016).
  • Sono stati presentati i nuovi coordinatori regionali e tematici di WMI. Con queste figure l'Associazione intende offrire punti di riferimento decentrati. I coordinatori non hanno rappresentanza, almeno per ora, ma sono pur sempre avamposti dell'Associazione, luogotenenti per conto del Chapter, e possono supportare gli utenti e i soci per quanto possibile localmente. Si tratta di:
Referenti regionali
Regione Nominativo
Lombardia Dario Crespi
Trentino-Alto Adige/Südtirol Cristian Cenci
Veneto Marco Chemello
Emilia-Romagna Giuseppe Profiti
Lazio Virginia Cirilli
Campania Saverio G. Malatesta
Basilicata Luigi Catalani
Referenti tematici
Area Regione Nominativo
Biblioteche Trentino-Alto Adige/Südtirol Eusebia Parrotto
Toscana Susanna Giaccai
Campania Claudio Forziati
Musei e archivi Sardegna Anna Maria Marras
Scuole Lombardia Veronica Cavicchi
Veneto Corrado Petrucco
Lazio Camelia Boban

Fin qui più o meno siamo sull'ufficiale. Aggiungo qualche nota personale partendo proprio dal punto dei coordinatori regionali, perché è da tempo che sostengo che la vita "fisica" dell'Associazione debba considerare anche aspetti geografici non materiali, non "economici", e non basarsi soltanto sull'algoritmo del commesso viaggiatore, ragione sostanziale per cui oggi tutto quanto o quasi succede al Nord perché questo consente trasferte più brevi al maggior numero di persone. Credo che la presenza fisica dell'Associazione - che di fatto è sempre fisicamente rappresentativa del nome noto, "Wikipedia" - sia criticamente necessaria per stabilire il contatto con potenziali nuovi soci e nuovi utenti, oltre che con potenziali interlocutori esterni locali; i nuovi soci e i nuovi utenti non vengono solo per fascinazione mistica dinanzi a a una schermata, vuoi mettere il fascino personale dei Wikipediani/Wikimediani dal vivo? :-) Ieri, e gente ce n'era ma non era un evento affollatissimo, già due "passanti" chiedevano e si facevano chiarire come funziona WP, dopodiché dicevano di volersi iscrivere; chissà se l'hanno fatto, poi, ma intanto adesso funziona così, perché le schermate le abbiamo in vetrina da tempo e quel che potevan produrre l'han prodotto. Parlando negli intervalli con diversi soci/utenti, mi è parso peraltro di riscontrare un sostanziale generale consenso sull'aprire a una maggiore presenza nel Sud, tutti concordando sul fatto che al Sud intanto abbiamo alcuni preziosissimi capisaldi del Progetto, e poi ci sono tante realtà interessanti desiderose di maggior sbocco, tanta inclinazione (o costrizione, ma questa è politica :-) allo spontaneismo, tanto materiale potenzialmente di nostro interesse al quale non ci avviciniamo neanche per sbaglio. C'è da fare, al Sud, e c'è chi vorrebbe fare. Andiamoci.
Per ragioni di provenienza, inoltre, personalmente conosco e ho molto a cuore anche la questione sarda, perché gli utenti dell'Isola si trovano davanti a un'oggettiva incresciosa difficoltà nel considerare l'idea di partecipare alla vita dell'Associazione quando già solo per i trasporti volano via (letteralmente) parecchie centinaia di euro e non meno di un giorno in più per recarsi il dato giorno a, un posto a caso, Milano per un'assemblea o un qualsiasi altro evento. E non è che venire - per dire - a Roma costi molto meno. Naturalmente questo è un limite insostenibile e finisce con l'escludere una porzione importante della nostra Comunità di utenti. Dò sempre un dato oggettivo che credo immediato per dimostrare l'adeguatezza del termine "importante": quando gli admin di WP erano 100 tondi, di sardi ce n'erano 6. Ma ci sono anche altri indicatori, e credo li conosciate tutti. La designazione di Anna Maria Marras a coordinatrice musei per la Sardegna è, spero, un primo passo per un avvicinamento e una prima pietra per costruire qualcosa di solido nell'Isola, dove ci sono tesori culturali di scarsa conoscibilità (non solo archeo) a proporzioni sorprendenti. E dove c'è tanta tanta gente, paese dopo paese, che darebbe l'anima per poterli condividere e aggiungerebbe l'anima vostra per farne strumento di crescita sociale collettiva, che è uno dei principali schemi dell'ethos arcaico che sopravvive in questo Popolo.
Quindi mi sento di sollecitare i Colleghi del Sud e delle Isole (la Sardegna è un caso limite, ma in Sicilia mi rendo conto che non è molto diverso) a prendere in considerazione l'ipotesi di seguire questa strada appena aperta. Un piccolo museo che vuol farsi conoscere donando, una comunità locale che vuol condividere, potenziali utenti che non sanno come valorizzare bagagli personali di conoscenza avviati verso sterile solipsismo e invece potrebbero giovarsi di giovarci contribuendo, si raggiungono tutti con la capillarità della presenza e con la presentazione de visu. Pensateci su. Proponetevi.
Il fatto è anche che questa Community resta intrinsecamente molto ricca di umanità e si presenta con umanità, avendo successo nei rapporti esterni anche per questo. L'evento di ieri è stato incontro di persone, peraltro generalmente molto simpatiche, e non di meri ruoli, cariche o funzioni. Quindi, persone di riferimento e subito dopo eventi. In tutta Italia, Isole comprese. Proponetevi.
Ultima nota... intima, in risposta a una domanda che non si farebbe. C'erano molti che non c'erano, ieri. C'era anche chi non c'era e c'era lo stesso. Pochi giorni fa, penso lo sappiamo tutti, cadeva un anniversario e credo che tutti siamo andati a riunirci sapendo che era appena caduto. Non ne abbiamo parlato ufficialmente, pubblicamente. Abbiamo resistito anche quando fra le delibere ci son passate davanti le borse a suo nome, giusto una impercettibile incrinatura nella voce di chi leggeva. Ci siamo scambiati, qua e là, smozzicate parole fra amici. E' stato meglio così, secondo me, perché le vuote forme che si potevano temere, sai mai pure retoriche, non c'entrano con noi e non c'entrano con lui. Ieri c'erano fatti, e solidi, niente formalismi, niente di "doveroso". In fondo è "fare Comunità" ciò che possiamo opporre all'ineluttabilità degli eventi, e questo l'ho visto. Con positivo piacere. E' una fase di crescita e di enormi prospettive, e per fortuna pare che sia proprio positivo, anche perché comunitario, lo spirito con cui ci vi si approccia. E' la miglior risposta. Non sana tutti i mali del cuore, certo, e se fumare fa sempre male, fumare all'Assemblea senza Alessio fa anche peggio. Ma, che sia destino o altro che non so, ieri mentre un po' commosso pensavo alla mancanza, per la ragione di una sigaretta sul portone e di una conoscenza d'accendino così venuta abbiamo - credo proprio - acquisito un altro utente, verosimilmente molto valido e simpatico. Appunto, non so se esistano i segni del destino, non credo che vedendoli li capirei o saprei intendere cosa significano, ma so di certo che intanto è meglio coglierli. C'era lo stesso, e questo mi fa bene, come spero a Voi...
Buon lavoro :-) -- g · ℵ (msg) 01:50, 26 ott 2015 (CET)[rispondi]

proporsi, Gianfranco, tu non sai che tasto dolente tocchi :)!! Io ci ho provato più volte, la gente preferisce avere una voce "insufficiente" piuttosto che rischiare di avere a che fare con una persona che (non è il nostro caso) potrebbe chiedere soldi. Si potrebbe studiare qualcosa, solo che con le utenze contate che abbiamo prenotare (per dire) il "wikipediano a domicilio" non è per niente facile.. --95.231.113.215 (msg) 15:16, 26 ott 2015 (CET)[rispondi]
la cosa più "economicamente" semplice sarebbe quella di usare il site notice per un periodo sperimentale per comunicare ad enti o persone di un certo "spessore" (politici, intellettuali eccetera) dove contattare wikipediani perché spieghino le cose salienti: lascio però immaginare gli effetti collaterali.. --95.231.113.215 (msg) 15:29, 26 ott 2015 (CET)[rispondi]
beh, ma non è che abbiamo per primario obiettivo quello di andare a fare le voci agli altri, eh, altrimenti dopo finisce pure che ci infanghiamo noi in WP:COMMISSIONE :-) Quello che ci interessa, per come la vedo io, è avere qualcuno che quando una scuola chiede un evento, quando un museo ha materiali che potremmo acquisire, quando una manifestazione locale potrebbe consentirci di presentare in pubblico WP e quindi invitare a editare e a iscriversi, e comunque a donare, ecco, in tutti questi casi c'è sul posto qualcuno formato per farlo al meglio: qualcuno che i sacri nomi li può usare, che i sacri loghi li può esporre, che delle domande sa la maggior parte delle risposte, che dei problemi sa qualcuna delle soluzioni. Se un utente ha necessità di essere supportato localmente per eventi, materiali, etc, va supportato perché un utente di WP ha sempre tutto il diritto di muoversi anche autonomamente per seminare ciò che pensa possa risultare produttivo, finché non impegna i nomi sacri. Poi c'è il momento che i nomi bisogna usarli e impegnarli, e allora per l'ufficialità serve il coordinatore: con i riferimenti locali non deve attraversare l'Italia uno dei soliti, c'è già qualcuno sul posto (che coltiverà in seguito anche le relazioni che si allesticono, per renderle durevoli). Siamo pochi perché ci sono secondo me un po' di cose da fare in WP per ritornare così attraenti da richiamare nuovi utenti, e ancora non ne stiamo discutendo; al momento invece è la presenza fisica sul territorio quella che può chiamare gente a contribuire, per questo lo ritengo un interesse di Progetto. In soldoni, l'ottica è quella di andarci a prendere ciò che ci serve, non di offrire qualcosa a chi non ci sta cercando (cosa che si può comunque fare accessoriamente perché il Progetto "offre" per definizione, ma adesso concentriamoci sulla necessità). E fra ciò che ci serve ci sono anche i nuovi utenti.
So bene che quando si va su impegni del mondo reale i problemi personali sono tanti e decimano i potenziali interessati, lo so in prima persona; ma non bisogna immaginare che si parta per la naia, è solo che chi può dedica un po' di tempo ad attività che potrebbero essere anche divertenti e che ad ogni modo, richiedendo un po' di esperienza e di maturità, dati i problemi affrontati, possono essere molto gratificanti. Non c'è da spaventarsi: organizzandosi bene e coinvolgendo anche altri Colleghi di zona, possono essere impegni non particolarmente onerosi. Ma se ci state pensando e avete dei dubbi, potete tranquillamente domandare a chi lo fa già. Il tasto non è così dolente, secondo me, spingete il bottone ;-) -- g · ℵ (msg) 19:29, 26 ott 2015 (CET)[rispondi]
Parlando negli intervalli con diversi soci/utenti, mi è parso peraltro di riscontrare un sostanziale generale consenso sull'aprire a una maggiore presenza nel Sud, tutti concordando sul fatto che al Sud intanto abbiamo alcuni preziosissimi capisaldi del Progetto, e poi ci sono tante realtà interessanti desiderose di maggior sbocco, tanta inclinazione (o costrizione, ma questa è politica :-) allo spontaneismo, tanto materiale potenzialmente di nostro interesse al quale non ci avviciniamo neanche per sbaglio. C'è da fare, al Sud, e c'è chi vorrebbe fare. Andiamoci. A fare che? Ma non ci sono i capisaldi? E che gli serve per far da soli? Qualcuno magari con calma mi spiega la questione. Giù chi voleva fare ha sempre fatto (con grandi sbattimenti, per carità, come da tutte le parti, ma grazie per esservene dimenticati). Se qualcuno non si ritiene abbastanza supportato e vuole avanzare una questione meridionale dopo 10 anni di chapter, per favore ci metta il nick, che a me sti discorsi "colonialisti" non fanno nemmeno sorridere. --Elitre 20:29, 26 ott 2015 (CET)[rispondi]
Ho premesso che avrei tralasciato argomenti "interni" dell'Associazione, e infatti - come sempre - non sono andato oltre ciò che può riguardare il Progetto Wikipedia, anche quando la relazione è solo indiretta. E oltre non intendo andarci manco adesso. L'idea dei coordinatori la trovo buona anche per WP, anzi tanto la trovo buona che ho suggerito di dare una mano, se possibile, a darle anche maggior applicazione con mutuo vantaggio. Confido infatti che una più capillare presenza... "istituzionale" (e sul senso ci capiamo, oso sperare) aiuti a portare qui nuovi utenti e maggiori contenuti. Per i prossimi 10 anni di chapter e anche oltre, nessuno vuol mettere limiti. Non mi dispiacerà certo se una crescita territoriale porterà anche nuovi soci, sono convinto di sì, ma qui ci occupiamo di utenti e contenuti e quindi guardo appunto positivamente, sia alla territorialità che alla tematicità, in ottica di Progetto. Molto utilitaristicamente, e mica devo nascondere che ci guardo con senso pragmatico, se ben gestita (e perché dovrei temere che non lo sarà?) può essere una mossa molto vantaggiosa per WP. Di nick c'è il mio e non credo proprio che associato a questo nick si trovi in giro qualche sortita a disprezzo del lavoro degli altri. Col mio nick puoi trovare invece osservazioni sull'ovvio, essendo l'ovvio il più delle volte alla mia portata, e quando dal virtuale si passa al reale osservo che ovviamente l'aspetto geografico prende corpo con ovvia serietà, visto che abbiamo Wikipediani dappertutto e allo stesso tempo qualche sbilanciamento di cui comunque non sono ignote le ragioni e di cui comunque non si discute la legittimità. Ciò posto, però, guardo a questa fase di Progetto e Associazione sperando in una sempre più solida armonia, il mio post aveva questo sottinteso e questa prospettiva. Se ho male espresso un concetto condiviso, chi lo può dir meglio lo dica meglio, grazie. Se il concetto non è condiviso, discutiamone normalmente, grazie -- g · ℵ (msg) 23:24, 26 ott 2015 (CET)[rispondi]
Non lo vedo come un argomento interno - io non faccio parte di WMI, e penso che non sia necessario farne parte per far qualcosa di buono nei/coi progetti WMF. Ma l'individuazione dei referenti regionali, il survey dei soci, il cambio di CRM, l'evento per formare i formatori (se si vuole parlare di cose interne) dovranno aver portato dei frutti anche sul fronte meridionale, e altri dovrebbero portarne, no? Il mio messaggio è di non fasciarsi la testa senza essersela mai rotta. Non c'è e non c'è mai stata una volontà di esclusione, e ribadisco che di cose se ne sono fatte quando si è potuto, c'è stata l'occasione ecc. L'approccio "armiamoci e partite" non funziona, per questo invitavo chi avesse mai avuto dei problemi a farsi sentire ad alzare un ditino se c'è davvero qualcosa di cui ha bisogno per iniziare una qualsivoglia attività. --Elitre 10:32, 27 ott 2015 (CET)[rispondi]
Sì, io sono all'armiamoci e partite perché per il Lazio, dove risiedo, il coordinatore c'è (e la persona scelta, che ho conosciuto l'altro giorno, mi ispira davvero molto molto ottimismo :-), sono "servito" si direbbe a carte, quindi ho poco da partire, io; ma penso alla parte di me che - sia pure solo idealmente - resta nell'Isola e faccio delle riflessioni. Che non sono poi così diverse per le altre regioni. E non si tratta di avere o meno dei problemi, un problema oggettivo c'è se la maggior parte degli eventi (se posso usare questo termine come un meme per racchiudere la percezione di presenza, l'interfacciamento con il mondo esterno, e tutto il resto che sappiamo) sono al Nord, e sono lì perché ci sono dei motivi e non ne sto facendo un punto di scontro: succede così, punto, domando solo se potrebbe essere diversamente da così. Non serve che chi sta male si lamenti per vedere una malattia, possiamo anche guardare da fuori se ciò che ci sta a cuore è davvero che stiano tutti bene. E io credo che ci interessi, sia in WP che in WMI, verificare che tutti stiano al meglio. Io non sottovaluto affatto, e mai ho pensato di farlo, ciò che è stato fatto, ne avverto i caratteri talora epici e già che ne parliamo mi piacerebbe approfittare adesso per renderne il debito merito a chi ha saputo fare in condizioni che - diciamo così - non agevolavano il fare. Ma crescere vuol dire fare di più, e di più non vuol dire disprezzare il già fatto, vuol dire più di quello, che non è poco. Sopra scrivevi "E che gli serve per far da soli?" Ecco, forse può essere utile essere meno soli, avere una presenza locale può imho essere di aiuto, per organizzare un evento o anche solo... un aperitivo :-) Può aiutare per esempio a fare "più comunità" come la nostra piccola storia insegna sia stato un meccanismo di successo là dove la presenza c'è stata. Se ha funzionato là dove è successo, facciamolo succedere in più posti. Anche perché il mero aspetto materiale della vil pecunia, conta, e me ne frego che sia tema populista, demagogico o direttamente becero: escludendo di pernottare, Roma-Milano e ritorno ben che vada sono 200 euro e 6 ore di viaggio, quant'è Bari-Milano? Quant'è Palermo-Milano? E Nuoro-Milano te lo lascio calcolare online. Potevamo nascere tutti in Liechtenstein, è vero, in un posto che si gira in mezz'ora, e adesso scontiamo il fio di non averlo fatto. Ma siamo nati in un Paese un po' più lungo e ora dobbiamo tradurre il virtuale che non ha distanze nel reale che ha distanze, costi e tempi per poter condividere ciò che online condividiamo gratis e in tempo reale. In più questo non è un club di industriali, dobbiamo sempre tener presente chi sono davvero i nostri utenti. Quindi portare WP là dove non sono in tanti che possano andare a "prendersela" così lontano, credo sia almeno in parte lo spirito dell'operazione coordinatori e se è questo lo sottoscrivo e invito a collaborare per il successo dell'iniziativa. Te lo alzo io il ditino (l'indice, eh :-P): aiutiamoci ad iniziare l'attività di capillarizzazione della presenza :-) Se ancora si fa un po' di teatro, oggi, in Italia, è per le vituperate filodrammatiche locali, che pian piano portano spettatori anche a Eleonora Duse come a Carmelo Bene; ma senza i carri di Tespi molte filodrammatiche non le avrebbero mai create. Signori in carrozza, i prossimi nuovi utenti ci aspettano senza saperlo e dobbiamo raggiungerli, esibirci, farci applaudire e reclutarli per ingrandire la compagnia... :-) -- g · ℵ (msg) 13:18, 27 ott 2015 (CET)[rispondi]
Eh ! come non darti ragione ! soprattutto per quanto riguarda la Sardegna e i sardi. Io - per esempio - di cose da scrivere con supporto di fonti buone ne avrei parecchie ! Ma con questi chiari di luna non ci metterei molto a beccarmi l'epiteto di indipendentista, campanilista, autonomista, regionalista, ecc, ecc, e magari solo per aver scritto che i sardi una volta navigavano al pari di altri popoli mediterranei; e visto che le cosette da scrivere sull'Isola sono abbondantissime, in breve diverrei monoscopo. Per il resto, i sardi ancor prima di uscire dall'Isola per partecipare agli wiki-incontri, dovrebbero essere preventivamente riconosciuti da it-wiki come sardi, altrimenti sono dei semplici e comuni italiani, provenienti da una semplice e comunissima regione... e, al pari degli altri, ciascuno si tiene le distanze chilometriche che ha. ...Stai per caso incitando alla rivolta, [@ Gianfranco]! o la tua è una semplice provocazione? :-) --Ulfetha (msg) 00:26, 1 nov 2015 (CET)[rispondi]
Premesso che rivolte e provocazioni sono segni di vitalità, ma che non erano nelle mie intenzioni (mi manca solo questa... :-), se può aiutarti a comprendere la mia prospettiva ti dirò che non considero gli altri utenti e soci come "italiani", non me ne potrebbe importare di meno e non mi fa nessuna differenza trattare con loro rispetto al trattare con - che so - svizzeri di lingua italiana, o altri di altre parti del mondo con cui comunico in altre lingue. E non me ne ha mai fatto. Quanto alla sarditas, può contare per me sotto alcuni aspetti anche profondi nella vita reale, ma qui dentro non mi significa nulla. E' vero, sentire qualcuno parlare con cadenza logudorese a un evento wiki (la Marras) mi ha fatto una speciale impressione e una calda emozione, e non mi sogno di negarlo, ma io lo guardo come un'altra barriera che cade e un altro ponte che si stende. Poter parlare anche solo per un attimo di ossidiana a un evento wiki (sempre con lei), visto che parlavi proprio del navigare sardo, è un barlume nel buio dell'attesa. Ma non è per sostenere qualche causa, qualsiasi causa, qualunque essa sia, che mi piacerebbe una presenza sarda nella fabbrica del sapere neutrale. In it.wiki i Sardi saranno riconosciuti come utenti corretti, non ho il minimo dubbio su questo e non è per campanile o per forma retorica, e lungi da me cadere in generalizzazioni; è solo che nella cultura sarda i principi della gift economy su cui ci reggiamo, e che son fatti de sa zorronada per il bene comune (che non viene dalla roadia, viene dal dover pascolare tutti sul granito), de sa preoressìa de sa 'esta (che non è solo farsi invitare casa per casa in tutto il paese, è lavorare perché la festa funzioni) sono così forti e così saldi che sardi e non sardi avrebbero potenti vantaggi dal contatto. In più, ne abbiamo prova provata, gli utenti di quella provenienza sono per l'appunto nella pressoché totalità eccellenti utenti, e fuori di qui ce ne potremmo fare satollo l'orgoglio. Dopodiché non ci sono utenti più uguali degli altri e non ce ne sono meno. Se sei un utente, sei un utente e basta: se editi bene ti riconosco come utente, se editi male ti segno a dito come utente scorretto, senza alcuna differenza. Per parafrasare le tue parole, sono dei semplici e comuni utenti, provenienti da una semplice e comunissima provenienza che non fa alcuna differenza. Il sistema consente che al valore dei contributi sia sempre reso il dovuto merito, ma le etichette, per prestigiose che siano, qui non le indossa nessuno.
Il fatto che vi sia una situazione oggettivamente di grave ostacolo alla libera partecipazione, non dipende dai Sardi e non dipende da WMI. La mia è una richiesta di idee per iniziare a studiare come dare una soluzione accettabile al problema. Cominciamo a fare subito brainstorming, allora: tu che proponi? :-) -- g · ℵ (msg) 01:03, 1 nov 2015 (CET)[rispondi]
Se tu prendi per esempio sa 'esta, priores e priorissas non hanno nessuna remora a perdere sa zorronada, e a rimetterci pure parizzos francos semplicemente perchè sa'esta permette alla comunità tutta di continuare ad esistere. E tutti gli sforzi per perpetuare le tradizioni, e riuscirci bene anno dopo anno, sono la miglior gratificazione sociale che uno possa avere in quel contesto. Ma quella forza viene da dentro, si ha nel sangue, si tramanda da padre in figlio, ci si cresce dentro quell'ambiente, è un orgoglio tra fedales, quando è organizzata tra fedales. Fatta su base regionale, credo che su it.wiki sia fattibile solo tra sardi, stabilendo una rotazione dei priores e priorissas. Non credo che funzionerà ailleurs. Io tra sardi lo farei e sarebbe pure divertente. :-). Histami hene g, a cras mentzus--Ulfetha (msg) 01:54, 1 nov 2015 (CET)[rispondi]
come vedi, lo spirito della faccenda non è molto lontano da questo, potrei parlare per giorni su questa particolarissima analogia (peccato non si possa), ma stiamo cominciando a sintonizzarci :-) Si potrebbe organizzare qualcosa intanto nell'Isola, dunque, mi fa piacere sentirlo ;-) E sarebbe un primo passo. Ma resta il problema del "fuori", pensiamo anche a quello.
Ajò, movidebos, non mi lassezzas a ghirare po' interros ebbia, chi mi che soe iffadande... :-P -- g · ℵ (msg) 02:07, 1 nov 2015 (CET)[rispondi]