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E' corretto citare una tesi di laurea nella bibliografia? NAVIGAZIONE


La voce è questa. Non ho trovato indicazioni in Wikipedia:Cita le fonti, Wikipedia:Bibliografia o Wikipedia:Fonti librarie. --Moloch981 18:53, 24 ott 2006 (CEST)[rispondi]

per me si... di solito si usano sulle note però anche così potrebbe andare... ma siamo sicuri che la laureanda si chiami Niculina Voicu?--Enne 19:06, 24 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Boh, sarà Rumena.-- bs (talk) 19:24, 24 ott 2006 (CEST)[rispondi]
Una tesi è un libro come un altro, e non c'è nulla di strano a citarla in bibliografia (magari un po' meglio di come abbia fatto l'estensore della voce). --Vermondo 21:02, 24 ott 2006 (CEST)[rispondi]
Sì sì, Vermondo, lo so, nei miei lavori le cito anch'io spesso, ma non sapevo se qui su wiki era cosa buona e giusta. --Moloch981 21:03, 24 ott 2006 (CEST)[rispondi]
Io invece direi di no, in generale, almeno se deve costituire una (e a maggior ragione l'unica) fonte per una voce. Una tesi di laurea è per istituto una ricerca originale, oltretutto ben raramente pubblicata (anche se talvolta se ne traggono articoli soggetti a peer review) ma soprattutto quasi sempre di accessibilità pressoché nulla. Non mi pare quindi che abbia le caratteristiche di verificabilità diretta, oltre che di autorevolezza, che ci aspettiamo da una fonte (cfr. il paragrafo A che servono i riferimenti? in Wikipedia:Cita le fonti). --Lp 00:36, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]
quoto in toto Lp. PS si era già parlato di questa cosa in passato o sbaglio?--Nick1915 - all you want 00:40, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]
Una tesi si può senz'altro citare. Il buon Manuale di stile di Roberto Lesina (Zanichelli) suggerisce giustamente di non usare però il corsivo (d'obbligo per ogni saggio pubblicato invece da una casa editrice). È buona norma inoltre ricordare tra parentesi, al termine della citazione, e magari fra parentesi, che si tratta di tesi non pubblicata, indicando l'Ateneo in cui essa è stata discussa e l'Anno Accademico relativo. --Cloj 00:43, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Questo vale per "lavori" cartacei tradizionali: non per wiki... --Nick1915 - all you want 00:44, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Ma poi non bastarebbe citare le fonti a cui la tesi avrà attinto? Io propongo che invece della tesi sia indicata la bibliografia della stessa. --LBorgo 00:45, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Trovo quanto meno curioso che Wiki non intenda adeguarsi alla normativa ISO di Ginevra e alla UNI di Milano che se ne fa interprete in Italia. Che siamo "figli dell'oca bianca"? Oppure intendiamo fare a meno delle regole di stile, visto che Wiki pretende di essere in questo diversa dalla produzione cartacea. Quanto alle fonti l'autore dovrebbe essere lasciato di agire nelle sue citazioni come meglio crede. I lavori di tesi, ancorché non pubblicati, sono talora materiale non disprezzabile e non si dovrebbe eccepire circa l'originalità da evitare ad ogni costo. Capisco i timori sul copyright ma in questo caso non esiste copyright e varie voci, senza ipocrisia, hanno comunque parti più o meno contenute di originalità. Anche le mie, se non altro perché non mi va di scrivere cose sempre trite e ritrite ma ho l'ambizione di dire qualcosina in più di quello che si può trovare ovunque con una certa facilità. --Cloj 00:53, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Concordo nella sostanza con Cloj e io stesso in un paio di occasioni (1 2) ho inserito all'interno della bibliografia delle tesi di laurea (motivo: erano fatte bene e disponibili in rete a differenza del resto dei testi). Siccome però è corretto scoraggiare le ricerche originali, si potrebbe aggiungere nelle linee di aiuto sopra citate che una tesi di laurea non pubblicata non può costituire l'unica fonte (o non costituire la fonte principale) per una voce (oltre alle indicazioni stilistiche suggerite da Cloj qui sopra, che permettono di distinguere le tesi dagli altri testi). Questo può mettere tutti tranquilli? --MarcoK (msg) 01:00, 25 ott 2006 (CEST) integr. 01:04, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Io sono tranquillissimo. Ok per Markok (carino il calambour?) --Cloj 01:01, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Riassumendo (e forse - ma spero di no - distorcendo un po' il pensiero di MarcoK), direi che i due requisiti indispensabili per mettere tesi in bibliografia sono:
  1. devono veramente indispensabili/notevoli e a tema
  2. reperibili con sufficente facilità (ovvero diffuse a causa della loro celebrità e/o pubblicate online) (ci sarà una copia di quella tesi in una biblioteca di Venezia, ma neanche so quale!)
Penso che proprio al limite (in casi di voci con poche fonti, come questa), la tesi in bibliografia sarebbe accettabile anche solo con un link esterno al catalogo di una biblioteca che la possiede. Se non c'è nemmeno quello, è veramente inutile.
Solo un punto non lo capisco: perché la tesi non deve essere l'unico elemento in bibliografia?! A me verrebbe da dire, anzi, che è un po' un "gommone d'emergenza" quando mancano fonti "canoniche"... --Toobaz rispondi 01:48, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

--Toobaz rispondi 01:48, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Perché non siamo un testo specialistico, ma un'enciclopedia e non possiamo riportare "ricerche originali" come le tesi (dovrebbero) essere per definizione, né testi in bibliografia (che deve essere "essenziale") che non siano facilmente reperibili. Come "gommone d'emergenza" mi sembra quindi poco utile, e di conseguenza ritengo che, tranne eccezioni che abbiano qualche motivazione, le tesi non dovrebbero essere citate. --MM (msg) 08:04, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Dunque: se in genere concordo che citare una tesi di laurea non sia del tutto corretto per i motivi esposti da altri qui sopra, non vorrei che come spesso accade si tranciassero sentenze eccessivamente dogmatiche. Nel campo della ricerca scientifica capita ogni tanto che si affermino teorie/metodologie/tecnologie ecc. (e per "affermarsi" intendo diventare famose, utilizzate, e quindi enciclopediche) che sono state proposte per la prima volta in una tesi di laurea/dottorato. In questo caso, la tesi rappresenta spesso la fonte in cui tali teorie/metodologie/tecnologie sono spiegate nel modo più approfondito, e quindi rimane il riferimento bibliografico più valido. Sul fatto che siano scarsamente accessibili, non vorrei che si usasse un metro eccessivamente web-centrico; che io sappia, in Italia come all'estero, le tesi di laurea sono in linea di principio accessibili alla comunità scientifica (anche se ovviamente non le troviamo facilmente con Google). Moongateclimber 08:15, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Fermi tutti! Che le ricerche originali non abbiano cittadinanza su wikipedia va bene ma, per assurdo, anche un articolo pubblicato si Nature è una ricerca originale (altrimenti non lo avrebnbero pubblicato) così come gran parte dei trattati storici, sulla letteratura ecc. ecc. Non vorrei che, presi dal sacro fuoco purificatore, iniziassimo a vietare referenze validissime. --J B 09:45, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Io ho parlato solo dell'opportunità di evitare che una tesi di laurea non pubblicata sia l'unica fonte di una voce. Cito Jimbo a memoria: se un punto di vista è condiviso solo da un cerchio ristretto di persone, non fa parte di Wikipedia, indipendentemente che sia vero o no. Qualcuno ha una proposta migliore? --MarcoK (msg) 10:07, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]
In questi termini, grosso modo, sono d'accordo. Regola da applicare cum grano salis perché secondo me sono possibili eccezioni. Moongateclimber 11:11, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

ad ogni modo, non è affatto detto che una tesi di laurea sia ricerca originale. Nessuno ha mai sentito parlare di tesi compilative? -- .mau. ✉ 11:21, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]

I miei due centesimi. La qualità media delle tesi è infima. Certo ce ne sono di buone e di ottime ma sono veramente poche. E questo già riduce di molto il campo. Le tesi credo vengano usate su wikipedia per trarre informazioni su cose comunque già note e non su risultati originali della tesi stessa (peraltro ancora più rari delle già poche tesi di buon livello). In questo caso non vedo perché non citare le fonti originarie di cui le tesi sono già una fonte di seconda mano. Altra cosa sarebbe citare la tesi - sempre che sia una buona tesi - tra i collegamenti esterni (cosa su cui non vedo niente di male). Per quel che riguarda le teorie originali, ormai il "niente ricerche originali" è diventato uno slogan che tradisce il senso stesso del divieto. Come qualcuno faceva notare sopra, un articolo su Nature è una ricerca originale eppure nessuno si pone il problema. Dov'è la differenza tra un articolo di Natura, una tesi di laurea e il "pazzo" di turno che passa su wiki e crea una voce in cui espone una sua teoria? La differenza è nell'attendibilità della ricerca stessa: gli articoli di Nature prima di essere pubblicati subiscono varie verifiche da parte della comunità scientifica internazionale, cosa che ovviamente non accade con le tesi (che al massimo vengono lette dal relatore, che non necessariamente è un profondo conoscitore del tema) e a maggior ragione non accade con il pazzo di turno. Questo per le tesi di laurea. Il niente ricerche originali significa quindi niente ricerche che non abbiano il consenso della comunità scientifica.
Per le tesi di dottorato il discorso è diverso perché il livello medio è decisamente incomparabile con quello delle tesi di laurea (non che non vi siano tesi di dottorato raffazzonate, ma sono l'eccezione non la regola). Per le tesi di dottorato - che se fatte decentemente contengono elementi innovativi - il problema però non si pone perché di solito poi vengono comunque pubblicate o ne vengono tratti articoli pubblicati su riviste. Inoltre, la tesi di dottorato al contrario delle tesi di laurea è accessibile in quanto una copia va inviata alla biblioteca nazionale di Firenze ed una a quella di Roma. Le tesi di laurea invece vengono conservate dall'università e di solito dopo alcuni anni finiscono al macero.
Concludendo: sì alle tesi ben fatte come collegamenti esterni, no alle tesi di laurea in bibligrafia; sì alle tesi di dottorato in bibliografia ma solo se indispensabili --TierrayLibertad 11:53, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]
La tesi di cui si parla sembra essere di 3 volumi e contenere la descrizione di 190 opere dell'artista in questione. Non è dunque una tesi compilativa, ma deve essere una di quelle tesi quadriennali che avevano caratteristiche di ricerca originale e spesso sfociavano in una vera pubblicazione (oggigiorno le triennali sono delle miserabili ricerchine). Certo, le tesi soprattutto se non pubblicate, sono poco raggiungibili e fanno disperare quando le si incontra in bibliografia, ma quando mancano altri elementi bibliografici non se ne può fare a meno. Citare autore, docente e ateneo dovrebbe permettere a chi volesse saperne di più, di risalire poi concretamente almeno a un esemplare della tesi stessa. Ovviamente, ricordo che l'enciclopedia, in quanto fonte secondaria, non dovrebbe avere voci "di ricerca", ma DEVE fare riferimento a fonti primarie che siano, quelle sì, ricerche per quanto possibile originali. --Vermondo 12:20, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]
Ritorno alla carica (si fa per dire!) anch'io. Siamo d'accordo (e TierrayLibertad e Vermondo parlano sapendo quello che dicono) che esistono (e sono la gran massa) tesi compilative. Non solo quelle triennali ma anche quelle della cosiddetta "laurea magistrale". D'accordo che spesso è impossibile trovare traccia del'elaborato (ma da qualche parte in Germania invece si raccolgono le tesi migliori, da massimo dei voti... in Italia sarebbe impossibile perché in certi Atenei il relatore sembra dare il voto a se stesso anziché al laureando, abbondando con quella pietà che porta il famigerato medico a fare la piaga purulenta). Trovo però giusto che si possa citare - con le dovute cautele anche formali - una tesi, ancorché compilativa, se la si conosce per diretta esperienza e non si abbian invece avuto l'opportunità di controllare le fonti primarie e secondarie citate nella tesi. Per onestà intellettuale si deve infatti citare solo ciò di cui si abbia personale contezza. Sull'originalità sono d'accordo con tanti di voi. Il principio è giusto ma, ribadisco, alquanto ipocrita e poi per le tesi in quanto tali non c'è un copyright da preservare. --Cloj 12:33, 25 ott 2006 (CEST)[rispondi]