Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Francobollo/3

Francobollo (inserimento)

Motivazione: mi sembra una voce completa, è stata già inserita in vetrina e poi rimossa per assenza di note e parti da sistemare, secondo me ora va bene.--Suetonius (EPISTVLAE) 14:46, 17 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Pareri
  Fatto inserito template--Suetonius (EPISTVLAE) 10:49, 20 mag 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Favorevole Gran bella voce, --Vignaccia76 17:55, 20 mag 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Favorevole Ho partecipato alla revisione della voce, senza fretta e reperendo un bel poco di fonti, e sono convinto anch'io della completezza ed organicità (parti sostanziali sono state spostate in Filatelia, ma la voce è ingrassata lo stesso). Un grande aiuto è arrivato anche da Antonio Nurra e altri, e mi fa molto piacere che qualcuno l'abbia trovata vetrinabile. Se servisse aiuto, ci sarò comunque. Grazie di cuore, Suetonius! --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 20:53, 20 mag 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Commento Mi sembra una voce assai ben fatta, non penso che la leggerò tutta anche se l'argomento mi interessa. Comunque a Francobollo#Gli errori nella storia, c'è una frase che mi lascia perplesso... "Questi sono oggi tra i più rari francobolli del mondo, in quanto furono subito ritirati: ne rimangono rispettivamente 14 (dei quali 2 nuovi) per lo One Penny e 12 esemplari (di cui 4 nuovi) per il Two Pence." E la fonte? Inoltre, altri passi successivi mi convincono poco, sempre per la mancanza di fonti citate nel paragrafo, ad esempio tutto il capitolo Francobollo#Francobolli per la Posta Aerea manca quasi completamente di fonti, anche su argomenti "importanti" quali i primi viaggi di posta aerea. Per il resto, ripeto, è una voce ben fatta (nonostante l'abbia soltanto guardata "di sfuggita") --BrocScrivimi! 19:31, 23 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Per quanto riguarda i francobolli di Mauritius andava solo corretto il link, visto che la nota già c'era. --Andrea Cioffi (Scrivimi qui!) 09:32, 24 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Del Two Pence, stando a ciò che dice la nota, ce ne sono 6 nuovi e non 4, ora ho corretto. Resta il problema di mancanza di fonti sull'altro paragrafo, punto ben più importante IMHO. --BrocScrivimi! 13:19, 24 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Ma non ci sono problemi. Ho il Manuale della Filatelia Fabbri (400 pagine), dal quale ho preso 12 note in 15 minuti. Poi avrei anche i cataloghi Sassone e Bolaffi, anche se di qualche anno fa, ma i collezionisti sanno che la prefazione e molte pagine ad inizio di ogni sezione sono riservate a note introduttive ed annotazioni tecniche. Poi tre libri di storia filatelica, e un po' di riviste de "Il collezionista - Italia Filatelica" con perizie e varie altre chicche. Anzi, approfitto per invitare gli altri appassionati ad organizzarci per mettere in cantiere altre belle voci di filatelia. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 22:19, 24 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Purtroppo nonostante sia un appassionato e collezionista non ho nessun libro a cui appellarmi. Se, Pigr8, ne hai la possibilità potresti mettere delle note e fonti dai libri che hai citato in modo tale da superare anche questo problema? --Suetonius (EPISTVLAE) 16:17, 25 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Sto sistemando varie note puntuali (almeno altre 6), che hanno coperto la maggior parte delle sezioni in oggetto, comprese alcune citazioni di leggi e dpr. Premesso che la verificabilità delle leggi in linea è facilissima (anche sui siti istituzionali), non ho problemi ad aggiungere altre note se vengono segnalate puntualmente le necessità. A quel punto le motivazioni del parere contrario decadono automaticamente. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 20:37, 25 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Sicuramente il lavoro non è ancora finito^^ Nell'incipit: "Raramente sono stati anche prodotti francobolli non di carta, come i francobolli della Svizzera fatti parzialmente di pizzo o della DDR composti soltanto di materiali sintetici. Sono stati inoltre emessi francobolli su lamine metalliche." Direi che una citazione è d'obbligo anche lì. E poi: Francobollo#La forma "Il primo francobollo a non rispettare questo standard fu il triangolare emesso nel 1853 dal Capo di Buona Speranza.". Questo invece non c'entra con le fonti: Francobollo#La filigrana lettere; si sta parlando in generale degli elementi del francobollo e poi si passa allo specifico di alcuni francobolli del Regno. E' esistita solo in Italia la filigrana lettere, oppure c'è stata anche all'estero? Segnalare in entrambi i casi, così mi sembra un evidente localismo. --BrocScrivimi! 20:53, 25 mag 2010 (CEST)[rispondi]
E anche lì sono state messe puntuali note. Per la filigrana, ho rivisto l'incipit che non era il massimo dell'enciclopedicità, ma il localismo è un falso problema. Se è vero che il francobollo non è stato inventato in Italia, è altrettanto vero che l'area italiana, dagli Antichi Stati Italiani ad Italia Repubblica, Vaticano e San Marino, passando per Regno e Colonie, è un riferimento per i collezionisti di tutto il mondo come dimostrato dalle quotazioni raggiunte dagli esemplari di pregio nelle aste filateliche, e di conseguenza sono ampiamente oggetto di studio per periti e collezionisti. Parlare di localismo quindi è secondo me riduttivo, anche se capisco come un non cultore della materia possa farsi esattamente questa idea senza alcuna malizia. Comunque, questi rilievi sono ben accetti perchè il fine ultimo della voce non è quello di rivolgerla a degli specialisti ma di darle un taglio divulgativo. Grazie. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 23:08, 25 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Probabilmente non mi sono espresso bene. Il fatto è che in quella sezione si accennava alla filigrana lettere che "appassiona i collezionisti", parlando poi solo dei francobolli dell'area italiana. Sarebbe doveroso, IMHO, specificare se tale filigrana lettere è esistente solo in Italia, oppure se esiste anche all'estero. E' localismo in quel senso, dato che si parla della "filigrana lettere" solo in Italia, senza però specificare se questa esiste anche in francobolli non dell'area italiana oppure no. --BrocScrivimi! 17:29, 26 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Direi anche che è doveroso citare una fonte per "Inizialmente - con vere e proprie operazioni di spionaggio - si ricorse alla falsificazione di francobolli esteri e alla loro diffusione in territorio nemico a scopo propagandistico" in Francobollo#Francobolli di propaganda; nel paragrafo sopra "In Italia i francobolli pubblicitari furono autorizzati dal ministero delle Poste in data 20 settembre 1923 il quale stabiliva che le appendici pubblicitarie avrebbero dovuto essere separabili dai francobolli mediante perforazione. " Sul web non ho trovato quel decreto, purtroppo (ma forse non son capace io), sarebbe meglio indicare la fonte (credo cartacea) anche lì. Anche nel paragrafo Francobollo#I primi falsi non vi sono fonti. Infine, Francobollo#La genesi del francobollo: "uttavia, anche grazie alle pressioni della classe mercantile e creditizia, il 26 dicembre del 1839 il parlamento britannico approvò la riforma e rese necessaria la realizzazione dei francobolli.". Poi, per me, è perfetta. --BrocScrivimi! 17:42, 26 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Sembra che la citazione sui francobolli pubblicitari (pezzo che non ricordo in quale fase della voce sia stato inserito, ma non a mia cura) sia non solo doverosa ma utlie a scoprire un punto debole: qui dice che "Nel 1924, a seguito del R.D. num. 356 del 08/02/1923, vengono stampati dei francobolli ordinari con l’aggiunta di una appendice con vignetta pubblicitaria." Questo non significa che quanto scritto sia falso, in quanto la voce cita una disposizione ministeriale, mentre la fonte che ho trovato invece si rifà al Regio Decreto che istituisce i francobolli pubblicitari; comunque ritengo più qualificante il R.D. e lo inserirò domani insieme alle altre citazioni che, effettivamente, appaiono necessarie anche a me. Purtroppo un vaglio può non bastare a portare una voce al suo optimum, quindi un "bravo" a Broc per la revisione. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 23:20, 26 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Mi sono perso qualcosa, alla voce manca ancora qualcosa oppure è riparabile con l'aggiunta di note?--Suetonius (EPISTVLAE) 22:31, 28 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Per me la voce è da vetrina, ma bisogna solo aggiungere le note di cui sopra e per quanto riguarda la filigrana lettere, riformulare il paragrafo ambiguo. Se qualcuno vuol fare il paragrafo, io penso alle note. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 09:20, 29 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Ho aggiunto note su tutti i passi sopra indicati da Broc, e riformulato il paragrafo della "filigrana lettere" in modo da rendere chiaro che si tratta di un esempio documentato. Prego, signori... --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 00:59, 30 mag 2010 (CEST)[rispondi]
Ora dovrebbe essere a posto! Scusami Pigr8 se non ti ho potuto aiutare, cercherò al più presto di procurarmi qualche libro di filatelia --Suetonius (EPISTVLAE) 11:49, 30 mag 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Favorevole Mi sembra che i presupposti per la vetrina ci siano tutti. L'unico appunto che faccio (oltre che promemoria per me stesso) è quello di cercare in futuro di espandere i contenuti della voce verso un'esposizione più generale e meno italo-centrica. Anche limando alcuni contenuti (esclusivi della produzione italiana) per evitare una eccessiva lunghezza. Ad esempio la tanto dibattuta "filigrana lettere", insieme a tutta la trattazione sulla filigrana, potrebbe essere qui semplificata al massimo e andare ad arricchire l'apposita pagina che non è poi così completa. Il discorso potrebbe valere per altri argomenti, ovviamente. Detto questo confermo il mio voto favorevole. --Andrea Cioffi (Scrivimi qui!) 13:11, 30 mag 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Favorevole La voce ora è a posto, favorevole anch'io alla vetrina. --BrocScrivimi! 23:20, 30 mag 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Contrario Voce sostanzialmente localistica: oltre alle sezioni I primi francobolli italiani ed Emissione nella Repubblica Italiana, praticamente tutte le sezioni relative alle tipologie presentano poche righe di introduzione seguite dalla storia del tipo in Italia, riportando anche gli estremi delle leggi con cui sono stati istituiti e quando sono stati ritirati dalla circolazione, ma senza accennare a cosa è successo a questi tipi di francobolli nel resto del mondo. Inoltre, la sezione Le trasvolate di Italo Balbo mi sembra dia un peso eccessivo, nell'economia della voce, a questo singolo episodio.
  • Ancora: la sezione storia si ferma poco dopo la metà del XIX secolo; almeno un accenno a cosa è successo nel XX mi sembra doveroso (anche se non è successo niente, sarebbe una cosa significativa: 150 anni senza cambiamenti significativi). IMHO sarebbe anche necessaria una sezione maggiormente riassuntiva e generale sulla filatelia, le cui informazioni sono adesso disperse tra le sezioni La nascita della filatelia e Tipi di Collezioni di Francobolli e alcuni accenni qui e là alla rarità di particolari pezzi--Dr Zimbu (msg) 11:40, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Molte informazioni sono state scorporate dalla voce per essere trasferite in Filatelia, voce più specifica, come da discussione durante il secondo vaglio. Adesso si dovrebbero riaccorpare? Per i localismi, forse è il caso di guardare tutti i francobolli esteri citati, dal Triangolare del Capo al Guglielmo Tell tête-bêche, al Penny Black e al One Penny arancio, agli Occhio di Bue brasialiani, alla filigrana dell'India britannica, ai pacchi statunitensi, e potrei continuare, ma sono certo che chi ha letto davvero la voce non ne abbia bisogno. Per le Trasvolate, il rilievo è motivato dal fatto che furono la testimonianza, al loro tempo, di una impresa epica, tanto che gli aviatori italiani sfilarono in parata per le strade di Chicago, e le quotazioni che tutt'oggi spuntano alle aste filateliche sono di assoluto rilievo. Per il XX Secolo, l'evoluzione è trattata in varie sezioni, come Francobollo#Gli_errori_nella_storia, Francobollo#La_vignetta, o le altre sezioni specialistiche sulle tipologie (Pacchi, Segnatasse, Posta Pneumatica) invece che come un organico secondo me difficile da gestire. Poteva esserci un altro modo di scrivere, ma i redattori hanno scelto questa impostazione; i prossimi magari ne sceglieranno un'altra. Certo, il parere direttamente negativo significa che quanto scritto è una certezza e non un dubbio, per cui immagino che la mia risposta sia del tutto superflua al proponente, ma forse chi legge vorrà farsi una convinzione più completa nel giudicare la voce, ovviamente sempre migliorabile. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 12:41, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
P.S. Un altro dubbio: una voce sulla Formula 1 che tratti troppo diffusamente della Ferrari sarebbe da considerare localistica?
Scusate, ho scelto un esempio poco calzante: nella voce Formula 1 la Ferrari è citata SOLO 49 volte. Vedrò di cercarne uno più aderente... --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 12:48, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Non contesto (ci mancherebbe) l'esistenza di Filatelia, quanto il fatto che manchi nella voce una sezione organica sul collezionismo: come ho detto, le informazioni sono disperse tra varie parti della voce, mentre sarebbe interessante avere concentrate la nascita del collezionismo, i tipi di collezione, le rarità e tutta questa specie di cose.
Che siano citati molti francobolli esteri non toglie nulla al fatto che ci sono due intere sezioni e molti paragrafi destinati unicamente all'Italia, mentre mancano informazioni su quello che è successo all'estero: sono citate tutte le date in cui i vari tipi di francobolli sono stati ritirati dal mercato italiano, mentre non è neppure detto se siano ancora in commercio da qualche altra parte oppure siano stati tutti ritirati! L'esempio della Formula 1 IMHO non calza: essendo la Ferrari una delle scuderie presenti fin dall'inizio del campionato, mi sembra abbastanza normale che sia citata molte volte; né la Ferrari è "protagonista" di intere sezioni (a parte forse la parte su Schumacher, che mi sembra abbastanza comprensibile).
Il mio parere contrario è dato dal fatto che non ritengo che la voce, ad ora, rispetti gli standard per la vetrina, e di conseguenza per me non può entrare in vetrina. Se i problemi verranno risolti sarà lieto di cambiare parere.--Dr Zimbu (msg) 13:39, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Secondo me andando avanti così la voce non ci entrerà mai in vetrina, è impossibile che la voce "francobollo" possa parlare di tutti i francobolli esistenti al mondo e di tutte le emissioni di tutti gli stati. Io credo che se nella voce ci sono molti riferimenti all'Italia va anche bene, i francobolli italiani possono essere presi come esempio principale dato che siamo in italia. Poi se si vuole essere precisi si farà una voce solo su i francobolli inglesi, una su quelli russi ecc... --Suetonius (EPISTVLAE) 14:43, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
(fuori crono) Non deve parlare di tutte le emissioni di tutti gli stati, ma deve avere una prospettiva equilibrata tra tutti i paesi del mondo. Posso capire gli esempi presi tra i francobolli italiani, ma questa è "la wikipedia in italiano, non la wikipedia dell'Italia" (cit.) e quindi non dovrebbe trattare l'argomento in una prospettiva italocentrica.--Dr Zimbu (msg) 17:16, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Il mio parere contrario è dato dal fatto che non ritengo che la voce, ad ora, rispetti gli standard per la vetrina, e di conseguenza per me non può entrare in vetrina. Se i problemi verranno risolti sarà lieto di cambiare parere.--Dr Zimbu (msg) 13:39, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Perdonami, ma il tuo penultimo commento dimostra come tu sia digiuno di informazioni sull'argomento. Questo non è un male perchè la voce é posta in una enciclopedia generalista e non su una trattazione tematica, e quindi è d'obbligo per chi scrive fare ogni sforzo per rendere chiara la trattazione ai lettori. Quindi, ben vengano tutti i tuoi dubbi. L'esempio della F1 calza per un motivo ben preciso. La storia della filatelia è iniziata in Inghilterra, ma è stata ampiamente permeata da innovazioni e utilizzi particolari avvenuti nella penisola italiana. Una collezione di Antichi Stati Italiani è di norma tanto prestigiosa quanto costosa, e tutt'oggi molti collezionisti investono in Vaticano, San Marino, Regno d'Italia e Colonie, nonchè su annate o pezzi selezionati di Italia Repubblica (fino a che la nostra amministrazione postale non ha iniziato a fare emissioni a raffica). Quindi i francobolli italiani stanno al francobollo come la Ferrari sta alla F1, ne più e ne meno, come pregio, innovazioni e stima nel mercato collezionistico. Anche nella filatelia, le aziende più qualificate sono italiane, a cominciare dalla Giulio Bolaffi Editore, ma passando per la Marini (due leader mondiali nei raccoglitori e negli album), ed hanno dietro (la GBE) esperti di fama internazionale come Alberto e Giulio Bolaffi. Infine anche la storia del nostro Istituto Poligrafico e Zecca è tale che molte altre amministrazioni postali si sono fornite in Italia, e anche questo non è espressione di localismo ma di riconoscimento della professionalità di grafici ed incisori. Per i ritiri, quando si parla di ritiro si intende il fatto che l'amministrazione postale emittente "ritira" i valori dalla circolazione ai fini dell'affrancatura, ma questo non impedisce in alcun modo che gli esemplari sul mercato siano oggetto di contrattazione, esattamente come succede in numismatica per monete e banconote ed erinnofilia per chiudilettera. Semmai questa osservazione che solo un non addetto ai lavori poteva fare mi "impone" l'aggiunta di una parte esplicativa, che solo per colpa degli "esperti" (tra virgolette perché in realtà io certo non mi ritengo tale) che hanno scritto la voce non è stata inserita, così come la poca enfasi sul punto precedente del Poligrafico. Per l'aspetto organizzativo, ripeto, é stata una scelta che di fatto io stesso ho compiuto quando ho ristrutturato la voce nell'ultimo vaglio, e non pretendo che trovi unanimi consensi. Andava fatta una scelta redazionale e l'ho fatta, punto, il che non vuol dire la perfezione, ma semplicemente la risposta ad una esigenza improcrastinabile; certo, una volta fatta, la voce viene impostata di conseguenza. Certamente la voce poteva essere impostata diversamente, ma in questo caso per me ha pesato l'esperienza di 20 anni di collezionismo e lettura di riviste, cataloghi e manuali. Per la vetrinazione della voce, poco me ne importa, ma non posso non rispondere alle obiezioni difendendo le scelte fatte in modo puntuale e secondo quanto la mia esperienza (ho iniziato a collezionare francobolli da quando avevo 8 anni) mi permette e mi impone. Scusate la lunghezza della risposta, ma credo che comunque questa sia una occasione per confrontare le idee sul settore filatelico di appassionati e lettori occasionali, e deve servire come riflessione, mai come scontro. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 15:40, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Puntualmente aggiunte le precisazioni sul corso di validità e un paragrafo su stampa e tipografie private e di stato. Possiamo espandere la voce fino a 2 mega, ma vorrei capire a cosa servirebbe e soprattutto, a che servono le voci ancillari o affini? --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 16:15, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Innanzitutto ti ringrazio di avermi chiarito un po' le idee sull'argomento (come hai ben rilevato, sull'argomento sono un profano). Credo però di non aver messo in evidenza il punto del mio ragionamento: il problema non cosa sia esattamente il ritiro dalla circolazione, ma il fatto che dei vari tipi di francobollo (posta aerea, recapito espresso, pacchi postali) ci sia un'informazione molto completa riguardo alla situazione italiana (è stato stampato dall'X all'Y, definito dal decreto legge Z, ecc.) a fronte di un'informazione carente su quello che accade nel resto del mondo: ad esempio non è detto se qualche paese al mondo stampa ancora francobolli per posta aerea, oppure se tale tipo di valori è stato completamente soppiantato; oppure quale fu il primo paese ad emettere francobolli con propaganda pubblicitaria, e se (e perché) questo tipo di emissione è durata poco anche nel resto del mondo.
Quanto al fatto che l'Italia sia "un grande paese" (non mi viene espressione migliore, spero comunque si capisca il mio pensiero) nel campo dei francobolli e della filatelia, dovrebbe essere scritto nella voce: il fatto che molti stati si siano "appoggiati" alla Zecca mi pare ad esempio un fatto significativo, che dalla voce non si rileva, molto più appropriato delle singole normative italiane sui vari tipi di francobolli--Dr Zimbu (msg) 17:16, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Bene, adesso mi é chiaro il problema. Ho aggiunto vari contenuti esplicativi con alcune fonti in tutti i paragrafi sulle tipologie di francobollo, in modo da internazionalizzarli, ma non so con che profondità. Graditi pareri in merito. Per qualche riga sul Poligrafico provvederò più tardi dopo la partita di calcetto :) .--Pigr8 ...libertà é partecipazione! 20:54, 1 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Guardando [Francobollo#Il_sistema_di_stampa questa sezione] si trovano altre informazioni sul Poligrafico, ma penso che ulteriori approfondimenti dovrbbero andare appunto in Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Onestamente non saprei cosa altro ritoccare. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 18:06, 3 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Apprezzo le tue modifiche, ma peronalmente penso che la voce sia ancora italocentrica e, quindi, localistica. Confermo il mio parere contrario all'ingresso in vetrina--Dr Zimbu (msg) 18:35, 3 giu 2010 (CEST)[rispondi]

(rientro) Il problema che Dr Zimbu fa emergere è importante, ed entrambi vi state confrontando in maniera costruttiva.. però credo che stiate ora arrivando incontro ad uno stallo. Per il bene della segnalazione su una voce così interessante, chiederei a Dr Zimbu di avere la pazienza di vagliare esattamente le frasi ed i paragrafi sui quali ritiene sia opportuno mettere mano, con precisione; e a Pigr8 di seguirlo in quest'azione, per raggiungere un compromesso soddisfacente. Il compromesso non è la cosa più bella probabilmente, però ripeto, nonostante la costruttività del dialogo credo stiate andando verso un vicolo cieco :). Torne (msg) 22:51, 3 giu 2010 (CEST)[rispondi]
(rientro)No, non farò più alcuna modifica in merito. Ho appena riletto con attenzione la voce e non ritengo che sia italocentrica; interi paragrafi non riportano alcun riferimento all'Italia, e quando ci sono paragrafi specifici é perchè parlano di peculiarità della nostra storia filatelica. Come tutte le cose è migliorabile, ma credo che sia una panoramica corretta ed esaustiva della storia del francobollo nel mondo, dai precursori all'attuale situazione, e non ho visto a tutt'ora alcuna obiezione su altri aspetti fondamentali come la prosa o la strutturazione. Se vi sono altre obiezioni da chiunque, sarò felice di dare una risposta, ma vorrei anche sentire il parere di altri che stanno seguendo la procedura. Mi interessa molto capire se l'opinione, rispettabilissima, di Dr Zimbu è condivisa da altri utenti, per avere un quadro complessivo che comunque è utile per chi come me ha l'intenzione di scrivere voci che possano aspirare ad un alto livello qualitativo; in ogni caso, di fronte ad un giudizio negativo che è difficile quantificare per l'aleatorietà (non in senso negativo, ma perché realmente é difficile, credo, esprimere più approfonditamente) della motivazione, credo che solo dei terzi possano dare un responso attendibile. Prego, a voi la parola. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 23:34, 3 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Allora ti do anche la mia opinione :).. in casi come questi, penso che una voce, per essere perfetta, può azzeccare una sola combinazione.. le varie wiki sono solo traduzioni, il fulcro è la voce, che è l'insieme delle conoscenze su un oggetto (il francobollo in questo caso). Mi segui fin qui? Incrociando ciò che scriverebbero un giapponese, una tedesca ed un cileno, metterebbero un paragrafo sull'emissione nella Repubblica Italiana? Io onestamente non lo so.. è particolare rispetto alle emissioni negli altri stati del mondo? Se lo è, ha piena rilevanza, se non lo è bisognerebbe inserire l'emissione per tutti gli altri stati (improbabile) o non inserirla affatto. Sempre per rimanere nella prospettiva del francobollo nel mondo. Torne (msg) 13:41, 4 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Perdonate se mi ripeto. La storia della filatelia è passata molto più spesso per la penisola italiana che per Germania, Giappone e Cile. Altri stati notevoli, come la Gran Bretagna, sono anche pesantemente citati. E visto che mi si fa l'esempio delle voci di altri paesi, andate a vedere la voce tedesca corrispondente de:Briefmarke, che invece evidentemente merita la vetrina... Il 60% delle immagini è di francobolli tedeschi, compresa roba della DDR che non serve neanche a decorare, buona al massimo per quanche raccolta tematica, e le citazioni di storia filatelica austro-tedesca si sprecano (nel vero senso della parola, visto il valore degi esemplari). Comunque, insisto, non è un problema; la voce può esistere anche fuori dalla vetrina. Prima ero d'accordo con le valutazioni e i rilievi fatti, e sono intervenuto di conseguenza. Ora non sono d'accordo per motivi che, a maggior ragione rileggendo la voce, ritengo solidi. Se per il senso comune del lettore medio questo non è soddisfacente, pazienza. Tanto chi poi giudica è la massa di lettori (anche specialistici) che trovano le pagine nei motori di ricerca. Io mi sono divertito comunque e grazie ancora a chi ha fatto lievitare la voce con delle preziose osservazioni, gli sono debitore. Noi utenti passiamo, wiki (si spera) resta. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 22:57, 4 giu 2010 (CEST)[rispondi]
P.S. Ovviamente spero di sentire più di UN parere terzo; coraggio! --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 22:59, 4 giu 2010 (CEST)[rispondi]
Non mi sono comunque spiegato. Non sto reputando come più importanti quegli stati nel campo del francobollo, ho preso tre stati a caso e li ho nominati pensando alle traduzioni della voce nella loro lingua. Consiglio inoltre di non portare come esempio per un'argomentazione le voci di altre wiki, su de.wiki usano gli standard come decidono loro, noi qui usiamo quelli che ci siamo posti; e sai bene come comunque il processo della Vetrina sia sempre in essere, nel caso opposto un tedesco si potrebbe sorprendere nel vedere il leone nella Vetrina italiana, allo stato attuale. Senza comunque giudicare l'operato su de.wiki, noi occupiamoci di una buona voce qui su it.wiki :). Riguardo il lavoro che hai fatto, rimane fuori dubbio l'apporto che hai dato alla voce :). Torne (msg) 16:23, 6 giu 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Commento Ammetto di non essere un grande esperto sull'argomento, ma da una prima lettura alcune sezioni mi sembrano piuttosto italocentriche, come già rilevato da Dr Zimbu. In particolare segnalo questi:
    • La sezione "Storia" IMHO è fatta molto bene, ma ho alcune perplessità sul paragrafo "I primi francobolli italiani". A parte l'Inghilterra, citata già in precedenza, sugli altri stati è detto poco o nulla. Nel paragrafo precedente vedo due righe su Svizzera, Brasile e Stati Uniti e la frase dal 1849 in poi tutti gli stati europei adottarono uno dopo l'altro il francobollo per quanto riguarda l'Europa. IMHO la storia del francobollo all'estero meriterebbe un maggior approfondimento.
    • Il paragrafo "La filigrana" tratta in larga parte di francobolli italiani, con un accenno a San Marino; non si potrebbe scrivere qualcosa anche sulla filigrana in altri stati?
    • Il paragrafo "La filigrana lettere" si occupa di questo argomento solo nell'ambito italiano, se esiste anche all'estero sarebbe bene approfondirlo.
    • Infine mi pare che alcuni paragrafi della sezione "Tipologie del francobollo in base all'uso" inizino sempre con un'introduzione generale per poi soffermarsi estesamente sull'Italia ("Francobolli per la posta pneumatica").
Per il resto la voce è molto bella e piacevole da leggere, con qualche piccola imperfezione nelle note (ad esempio la 63 non mi pare formattata splendidamente, come anche altre). Da profano rilevo però questa tendenza all'italocentrismo; il fatto che in Italia il francobollo ha conosciuto un grande sviluppo e la nostra filatelia è tra le più importanti al mondo non significa che la voce debba trattare prevalentemente del francobollo in Italia, con pochi accenni al resto. FRANZ LISZT 20:13, 6 giu 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Favorevole voce ben fatta interessante ed esaustiva, credo abbia tutte le qualità necessarie.--Flocky (msg) 18:31, 9 giu 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Astenuto Così come esprimono le linee guida su quali sono i casi in cui una persona si dovrebbe considerare astenuto, coerentemente con la mia opinione mostrata sopra. Torne (msg) 13:20, 10 giu 2010 (CEST)[rispondi]
  •   Commento Non mi esprimo, in quanto piuttosto indeciso, sulla questione dell'"italocentricità" sollevata da Dr Zimbu, se da una parte ci sono "pochi accenni al resto", come li chiama Franz, dall'altra è difficile dire, almeno per me, dove sia il punto di equilibrio da raggiungere per considerare superata la questione (diciamo che non mi scandalizzo, visto che siamo it.wiki, se ci sono degli approfondimenti che riguardano più direttamente il nostro paese). Per questo su questo punto mi astengo.
Sono invece più convinto nel dire che nelle sezioni Note e Bibliografia c'è da lavorarci: Sempre perché siamo it.wiki, non vedo perché ci sono delle note (la 8, la 15, la 27, la 44 e la 56) che riportano il testo in inglese e non in italiano; altre note hanno parte o tutto il testo maiuscolo (non vedo il motivo), ci sono note non unificate (32 e 33 oppure 38 e 42, oppure 45, 46 e 47 o ancora 51, 59, 60 e 61), il parametro data è spesso usato in modo sbagliato, venendo impiegato per scriverci per esteso: "URL consultato il gg mese anno", quando per tale scopo andrebbe usato il parametro accesso, il parametro lingua non è mai usato. Le note 16 e 28 hanno qualche errore di sintassi , la 41 (direi anche la 48) ha solo il link senza nemmeno un titolo (anche nella 35, che presumo si volesse intitolare "Come si valuta un francobollo", è saltato qualcosa). Non viene usato {{cita news}} quando si dovrebbe (note 16, 21 e 22), non tutte le note sono chiuse dal punto.
Riguardo la Biblio, non esiste alcun ordine, alfabetico o cronologico, mancano, ove esistenti, gli ISBN, del testo Poste dal cavallo a internet manca perfino l'autore.
L'ultima frase: "In particolare, la filatelia è molto consigliata nei bambini nella fascia di età tra i 6 e i 14 anni come motore fondamentale della conoscenza che viene presentata semplicemente come un gioco interessante." andrebbe riferita più precisamente ad una fonte. --Er Cicero 07:26, 12 giu 2010 (CEST)[rispondi]
La discussione non ha evidenziato un chiaro consenso all'inserimento in vetrina.

Scusate il ritardo, ma è un periodo dove vado a corrente alternata. Ho riletto tutta la discussione in questi giorni e mi sembra che la questione del localismo, sollevata da due utenti, debba essere quanto meno approfondita sia per la voce sia come contesto più generale. Inoltre mi sembra, ma vista l'ora non do la certezza, che i suggerimenti di Er Cicero non siano stati seguiti. Per tutte queste circostanze ritengo che non ci sia un consenso chiaro e lampante sull'inserimento della voce in vetrina. Ovviamente ogni critica costruttiva è ben accetta. Restu20 02:42, 19 giu 2010 (CEST)[rispondi]