Fonologia storica del nesso inglese /wh/

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La pronuncia del digramma WH si è modificata nel corso della storia della lingua inglese, e ancora ogi varia tra i diversi dialetti[1]. Infatti è spesso pronunciato come /w/, ma le varietà più conservatrici utilizzano /hw/. Inoltre, prima di vocali arrotondate, come in who e whole, è spesso pronunciato /h/. Quest'ultima pronuncia è dovuta a un fenomeno di semplificazione avvenuto anche nell'inglese antico e che avrebbe prodotto la parola how; avvenne più tardi nelle parole con who- poiché prima contenenti una vocale differente, che quindi impediva tale fenomeno.

Storicamente il digramma viene normalmente pronunciato /hw/, ma in molte varietà è passato a /w/, per il fenomeno della convergenza wine-whine. Laddove venga mantenuta l'opposizione si trascrive generalmente ʍ, equivalente a una consonante sorda [w̥] o [hw̥].

Origini del gruppo modifica

I linguisti ritengono che il gruppo "wh" si sia originato dalla consonante protoindoeuropea *. Per il fenomeno della legge di Grimm, le consonanti occlusive sorde si fricativizzarono quasi ovunque nel passaggio alle lingue germaniche. Dunque l'occlusiva labializzata velare * probabilmente passò prima nel protogermanico arcaico una fricativa velare labializzata, *, che si sarebbe poi evoluta in *[ʍ] nella fase principale della proto-lingua. Il suono appariva nella lingua gotica ed era scritto dal simbolo hwair; in inglese antico si preferì la scrittura HW. In medio inglese si passò a WH, senza mutazioni della pronuncia [ʍ], che in alcuni dialetti permane ancora.

Le parole interrogative proto-indoeuropee normalmente cominciavano con *, e questo si riflette in inglese (who, which, what, when, where) dove queste spesso iniziano per WH.

Labializzazione di /h/ e delabializzazione di /hw/ modifica

Nel XV secolo, /h/ si labializzò davanti a vocale arrotondata, per esempio /uː/ o /oː/, e passò alla scrittura con WH. Questo non avvenne in tutte le varietà. Più tardi in moltisime /hw/ retrocesse a /h/ negli stessi contesti (a prescindere dalla pronuncia delle epoche precedenti); in altre fu /h/ a cadere, lasciando /w/.

Nel Kent, 'home' è pronunciata /woʊm/, perché la /h/ fu labializzata in /hw/ davanti a /oʊ/, e più tardi la varietà è stata colpita dall'elisione di acca.

Labiodentalizzazione modifica

Il fenomeno causa la fusione di /hw/ con la fricativa labiodentale sorda /f/. Si ritrova in alcuni dialetti della lingua scots e in inglese irlandese influenzato da un sostrato di gaelico irlandese. Nei primi si ottengono dunque pronunce come:

Whine e fine sono dunque omofoni: /fain/.[2]

Convergenza wine-whine modifica

 
L'area in viola sulla mappa indica le zone degli Stati Uniti meridionali dove l'opposizione tra /hw/ e /w/ è più sentita. Nel resto del paese i fonemi sono solitamente fusi.[3][4]

La convergenza wine-whine è un fenomeno per cui il gruppo sordo /hw/ si semplifica in un sonoro /w/. È avvenuto nella stragrande maggioranza delle varietà inglesi; la consonante risultante è di norma [w], ma talvolta, per ipercorrettismo, [hw̥].

La cosa è sostanzialmente totale in Inghilterra, Galles, Indie occidentali, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, gran parte di Canada e Stati Uniti. Nei loro accenti le coppie wine/whine, wet/whet, weather/whether, wail/whale, Wales/whales, wear/where, witch/which ecc. sono omofone. Ciò non accade però in Scozia, Irlanda e in aree statunitensi e canadesi. Il fenomeno (o la sua assenza) non è normalmente stigmatizzato, eccezion fatta per coloro che parlano in modo altamente conscio, anche se il programma televisivo americano King of the Hill ridicolizza questa caratteristica facendo usare a un personaggio, Hank Hill, un ipercorretto [hw̥]. Simile cosa si riscontra in episodi dei Griffin, dove Brian si scoccia estremamente per l'enfasi che Stewie pone sui suoni /hw/ pronunciando Cool Whip e Wil Wheaton.

Secondo Labov, Ash, and Boberg (2006: 49),[4] nonostante ci siano regioni statunitensi, soprattutto a sud-est, dove i parlanti che non applichino la fusione sono numerosi quanto gli applicanti, non vi sono aree dove l'opposizione tenda a prevalere. Questa tendenza regionale è rappresentata in un'altra serie televisiva americana, House of Cards, dove il politico della Carolina del Sud Frank Underwood utilizza in modo appariscente la distinzione. Tra USA e Canada, in un sondaggio, l'83% dei parlanti afferma di fondere completamente, mentre il 17% mantenevano in diverse misure tracce del contrasto fonematico.

La convergenza wine-whine, sebbene presente nell'Inghilterra meridionale già nel XIII secolo,[5] venne considerata sbagliata nel linguaggio formale fino al tardo XVIII secolo. Laddove alcuni parlanti della Received Pronunciation fanno ancora uso di /hw/, quasi tutti gli accenti inglesi, gallesi, australiani e indiani occidentali hanno soltanto /w/.

Aspetti fonologici modifica

Negli accenti che conservino il contrasto, il digramma WH delle parole come "whine" (precisamente della serie di WHINE) a livello fonetico viene analizzato sia come un gruppo consonantico /hw/ che come un fonema singolo: /ʍ/, essendo talvolta realizzato effettivamente come un fono singolo [ʍ]. Lo si ritiene un fono singolo soprattutto perché /h/ non forma gruppi tranne che /hj/, come in 'hue' /hjuː/, ma questa si può analizzare come una /h/ e il dittongo /juː/ piuttosto che due consonanti. I fautori della teoria del gruppo consonantico si argomentano principalmente affermando che:

  • la prova del fono singolo non convince: solo /s/ e /r/ costruiscono molti gruppi diversi, mentre /ʃ/, ad esempio, forma soltanto /ʃr/, esclusi i prestiti dalla lingua Yiddish;
  • anticamente vi erano altri gruppi (/hn, hr, hl/), di cui rimarrebbe appunto solo /hw/;
  • i parlanti percepiscono la presenza di due consonanti.

Note modifica

  1. ^ Intesi come varietà regionali di lingua.
  2. ^ Questo fenomeno si riscontra anche in molte varietà della lingua māori.
  3. ^ Basato su www.ling.upenn.edu e sulla mappa in Labov, Ash, and Boberg (2006: 50).
  4. ^ a b (EN) William Labov, Sharon Ash, Charles Boberg, The Atlas of North American English, Mouton-de Gruyter, 2006, ISBN 3-11-016746-8.
  5. ^ (EN) Donka Minkova, Philology, linguistics, and the history of /hw/~/w/, in Studies in the History of the English language II: Unfolding Conversations, Mouton de Gruyter, 2004, pp. 7–46, ISBN 3-11-018097-9.