Wil Wheaton

attore, scrittore e doppiatore statunitense

Wil Wheaton, all'anagrafe Richard William Wheaton III (Burbank, 29 luglio 1972), è un attore, scrittore e doppiatore statunitense, noto in particolare per aver interpretato Gordie LaChance nel film Stand by Me - Ricordo di un'estate, Wesley Crusher nel franchise di Star Trek e sé stesso in The Big Bang Theory.

Wil Wheaton al GalaxyCon nel 2020

Biografia

modifica
 
Wil Wheaton a San Diego nel 2010

Wil Wheaton è nato a Burbank dal medico Richard William Wheaton Jr. e dall'attrice Debbie O'Connor.[1] Attore fin da bambino, ha ricoperto i suoi primi ruoli prima dell'adolescenza. Oltre che attore, è anche autore di diversi libri e doppiatore (uno dei personaggi da lui doppiati è Menma in Naruto).

Nel 1987 entra a far parte del cast regolare di Star Trek: The Next Generation, seconda serie televisiva live-action del franchise di fantascienza Star Trek, in cui interpreta il personaggio di Wesley Crusher, figlio della dottoressa Beverly Crusher (Gates McFadden), medico capo della nave stellare USS Enterprise NCC-1701-D capitanata da Jean-Luc Picard (Patrick Stewart). Dopo la fine di TNG, Wheaton è tornato nella parte di Wesley Crusher solamente nel quarto film con protagonista l'equipaggio comandato da Jean-Luc Picard, Star Trek - La nemesi (Star Trek: Nemesis, 2002), nel cortometraggio Star Trek the Tour (2008) e nell'episodio Addio (2022) della seconda stagione della serie televisiva Star Trek: Picard.

Il personaggio di Wesley Crusher è particolarmente impopolare tra i fan di Star Trek, che lo considerano una Mary Sue e un alter ego di Gene Roddenberry, il cui secondo nome era appunto Wesley, trovando antipatica l'idea di un ragazzo che sembra costantemente salvare l'intera nave stellare, divenendo il deus ex machina di ogni storia.[2][3][4][5] Questa accoglienza da parte dei fan di Star Trek ha provocato un effetto negativo su Wil Wheaton, che a tale proposito ha scritto: «Quando ero giovane, la gente mi dava filo da torcere per il personaggio di Wesley Crusher, c'è stato un periodo tra la fine dell'adolescenza e l'inizio dei vent'anni in cui ce l'avevo con Star Trek. Pensavo fosse ingiusto che persone che non mi avevano mai incontrato fossero così crudeli e odiose nei miei confronti solo perché non gli piaceva un personaggio che interpretavo in una serie televisiva, volevo lasciarmi Star Trek alle spalle e dimenticare che era mai stato parte della mia vita.»[6]

Nel 1991 è uno dei cinque protagonisti del film Scuola di eroi. Tra il 2009 e il 2012, interpreta Colin Mason, un ruolo secondario in tre episodi della serie televisiva Leverage - Consulenze illegali (Leverage).

Tra il 2009 e il 2019 è tra i personaggi ricorrenti della popolare sitcom The Big Bang Theory, in cui interpreta sé stesso, quale attore protagonista di Star Trek, serie cult per i protagonisti della sitcom. Nella serie Wheaton è inizialmente una sorta di nemesi di Sheldon Cooper, che lo considera suo mortale nemico, per poi divenire parte del suo ristretto cerchio di amicizie.

Nel 2010 partecipa alla seconda stagione della web series The Guild nel ruolo di Fawkes, capo della gilda rivale. Tra il 2010 e il 2012 appare in dodici episodi della quarta e della quinta stagione della serie televisiva statunitense Eureka, nel ruolo del dottor Parrish.

Wil Wheaton pubblica settimanalmente TableTop, una webserie in cui ospita celebrità televisive e del web, giocando insieme a loro una partita ad un gioco da tavolo. La serie viene pubblicata sul canale YouTube Geek & Sundry.

Vita privata

modifica

Wheaton ha sposato l'acconciatrice Anne Prince nel 1999 ed ha adottato i due figli che lei ha avuto da un precedente matrimonio. La famiglia vive a Pasadena.[7]

Filmografia parziale

modifica

Televisione

modifica

Doppiatore

modifica

Televisione

modifica

Videogiochi

modifica

Discografia parziale

modifica

Audiolibri

modifica
  • 2007 - Hollywood Wiretapping
  • 2009 - The Criminal Minds Production Diary
  • 2011 - Ready Player One
  • 2012 - Masters of Doom: How Two Guys Created an Empire and Transformed Pop Culture
  • 2012 - Redshirts: A Novel with Three Codas
  • 2013 - Just a Geek
  • 2013 - Dancing Barefoot Wil Wheaton
  • 2013 - The Happiest Days of Our Lives
  • 2013 - Dead Pig Collector (con Warren Ellis)
  • 2014 - Homeland
  • 2014 - What If? Serious Scientific Answers to Absurd Hypothetical Questions
  • 2014 - Information Doesn't Want to Be Free: Laws for the Internet Age
  • 2015 - Prepare to Meet Thy Doom: And More True Gaming Stories
  • 2015 - Armada
  • 2020 - The Martian
  • 2020 - Ready Player Two

Doppiatori italiani

modifica

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Wil Wheaton è stato doppiato da:

Come doppiatore, viene sostituito da:

  1. ^ (EN) Wheaton, su Genealogy, Freepages (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2009).
  2. ^ (EN) Owen Duffy, From Star Trek to board games: meet Wil Wheaton, king of the nerds, in The Guardian, Guardian Media Group, 4 dicembre 2014. URL consultato il 3 giugno 2022.
  3. ^ (EN) Derek, Star Trek: 5 Reasons Wesley Crusher Doesn’t Deserve The Hate, su What Culture, whatculture.com, 19 ottobre 2013. URL consultato il 3 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2015).
  4. ^ (EN) Noah Shachtman, Wheaton's Trek to Respectability, in Wired, Condé Nast, 3 dicembre 2001. URL consultato il 3 giugno 2022.
  5. ^ (EN) Pat Pfliege, “Too Good To Be True”: 150 Years Of Mary Sue, su merrycoz.org, 31 marzo 1999. URL consultato il 3 giugno 2022.
  6. ^ (EN) Wil Wheaton, One small part of a pretty great life, su Wil Wheaton dot Net, wilwheaton.net., 16 dicembre 2013. URL consultato il 3 giugno 2022.
  7. ^ (EN) Seeking Sanctuary, su WWdN: In Exile, TypePad.
  8. ^ CSI: Scena del crimine, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net. URL consultato il 18 novembre 2023.

Bibliografia

modifica
  • (EN) Cutler Durkee, People. Child Stars, Then & Now, Time Inc Home Entertainment, 2008, p. 109, ISBN 1603200142.
  • (EN) John Holmstrom, The Moving Picture Boy. An International Encyclopaedia from 1895 to 1995, Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 390-391.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN85857737 · ISNI (EN0000 0001 1476 7411 · LCCN (ENno97071804 · GND (DE129365807 · BNF (FRcb140228344 (data) · J9U (ENHE987007428767605171 · CONOR.SI (SL111931491