Gli zeugiti (in greco antico: ζευγῖται?, zeugîtai) erano, nella costituzione di Solone (594-593 a.C.)[1], la terza delle quattro classi di censo dell'antica Atene[2].

Gli zeugiti venivano chiamati così perché erano piccoli proprietari terrieri che, per arare i loro campi, dovevano possedere almeno una coppia di buoi (in greco antico: ζεῦγος?, zèugos). Il censo dei cittadini della terza classe, che seguiva quella dei cavalieri, doveva essere superiore a 200 medimni di frumento o 200 metrete di olio o di vino. Gli zeugiti, che servivano nell'esercito come opliti, avevano poco peso politico: secondo la costituzione di Solone, potevano ricoprire solo le magistrature minori. Con Clistene (seconda metà del VI secolo a.C.) fu loro aperta la possibilità di essere nominati strateghi, mentre dal 457 a.C., grazie alla politica riformatrice di Pericle, poterono accedere anche all'arcontato.

  1. ^ Il riordino delle classi sociali operato da Solone adottò un criterio basato sul reddito e non più sulla nobiltà di sangue.
  2. ^ Secondo la riforma di Solone a ogni classe di censo corrispondevano diversi obblighi militari, diverse tasse e diversi diritti civili. Le quattro classi erano: i pentacosiomedimni (coloro che avevano un reddito annuale di circa 500 staia di cereali), i cavalieri (coloro che possedevano circa 300 staia), gli zeugiti (dovevano disporre di un reddito minimo fra i 200 ed i 150 staia) e i teti (erano al di sotto del reddito minimo degli zeugiti).

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