Zofiabaatar

genere di animali della famiglia Zofiabaataridae
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Zofiabaatar Bakker & Carpenter, 1990 è un genere di mammiferi estinti i cui resti fossili provengono dagli strati databili al Giurassico superiore del Nord America. Questi piccoli erbivori vissero durante l'era dei dinosauri. Gli Zofiabaatar sono membri dell'ordine dei multitubercolati e del sottordine 'plagiaulacida' (famiglia Zofiabaataridae). Sono quindi alcuni tra i più antichi rappresentanti dell'ordine.

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Zofiabaatar
Immagine di Zofiabaatar mancante
Stato di conservazione
Fossile
Periodo di fossilizzazione: Giurassico superiore
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
(clade) Mammaliaformes
Classe Mammalia
Superordine Allotheria
Ordine Multituberculata
Sottordine Plagiaulacida
Famiglia Zofiabaataridae
Genere 'Zofiabaatar'
Nomenclatura binomiale
Zofiabaatar
Bakker & Carpenter, 1990
Specie
  • Z. pulcher

Sistematica modifica

Il genere Zofiabaatar fu classificato da Bakker e Carpenter nel 1990 sulla base dei ritrovamenti fossili rinvenuti negli strati della Formazione Morrison nel Wyoming (USA) presenti nella zona stratigrafica 6 della Formazione Morrison.[1]

Descrizione modifica

La specie Zofiabaatar pulcher era lunga pressappoco 30 centimetri, e doveva essere un animale piuttosto specializzato giudicando dalla dentatura, che è l'unica parte anatomica pervenutaci. Si differenzia dagli Allodontidae avendo un P4 distintivamente più lungo del P3 e condivide questa caratteristica e la struttura complessiva dei premolari con i Plagiaulacidae. Differisce dagli Allodontidae e dai Plagiaulacidae per avere un m1 con un paio di cuspidi in due file, e dai Plagiaulacidae e dagli Eobaataridae nel possedere dei cuspidi del molare inferiore nettamente separati (non fusi). Zofiabaatar si discosta da tutti i “plagiaulacida” di cui si conosca la dentatura, per avere il condilo mandibolare rivolto in alto, piuttosto che posteriormente, caratteristica condivisa dai più evoluti Djadochtatherioidea e Taeniolabidoidea. Zofiabaatar si diversifica dagli altri generi di “plagiaulacidi”per la fossa pterigoidea fortemente allargata. Queste ultime caratteristiche potrebbero essere generiche, piuttosto che una prerogativa della famiglia[2].

Formula dentaria modifica

Formula dentaria
Arcata superiore
2 4 0 1 1 0 4 2
2 4 0 1 1 0 4 2
Arcata inferiore
Totale: 28

Tassonomia modifica

Sottoclasse †Allotheria Marsh, 1880

Note modifica

  1. ^ Foster, J. (2007). "Appendix." Jurassic West: The Dinosaurs of the Morrison Formation and Their World. Indiana University Press. pp. 327-329.
  2. ^ Le maiuscole indicano denti superiori, mentre le minuscole quelli inferiori:
    P= premolari
    M= molari
    C= canini
    I= incisivi

Bibliografia modifica

  • Simpson (1927), "Mesozoic Mammalia. VII. Taxonomy of Morrison multituberculates". Am. J. Sci. (5) xiv, p. 36-38.
  • Kielan-Jaworowska Z. and Hurum J.H. (2001), "Phylogeny and Systematics of multituberculate mammals". Paleontology 44, p. 389-429.
  • Zofia Kielan-Jaworowska, Richard L. Cifelli, Zhe-Xi Luo (2004). "Mammals from the age of dinosaurs : origins, evolution, and structure" p. 260-349. ISBN 0-231-11918-6

Collegamenti esterni modifica